viaggi migranti

E' SUI SOCIAL CHE VENGONO PIANIFICATI I "VIAGGI FANTASMA" DEI MIGRANTI -  IL TOUR OPERATOR PER GLI SBARCHI CLANDESTINI DEFINISCE SU FACEBOOK TRAGITTI, COSTI (DA 2MILA A 4MILA €) E APPUNTAMENTI - BUONA PARTE DEI FLUSSI SFUGGONO AI CONTROLLI PERCHE’ I VIAGGI SONO EFFETTUATI PRIMA CON LE NAVI-MADRE, POI CON IL TRASFERIMENTO SU PICCOLE IMBARCAZIONI…

CRISTIANA MANGANI per il Messaggero

viaggi migranti

 

Piattaforme Telegram o Digital, ma soprattutto pagine Facebook: non bisogna guardare solo il mare per monitorare gli sbarchi fantasma. Perché buona parte dei flussi migratori spontanei, ovvero effettuati su piccole imbarcazioni che sfuggono a radar e controlli, passa per i circuiti social.

 

L'ultima nell'ordine è una pagina che sembra dare indicazioni turistiche e culturali sul nostro Paese, ma che invece viene tenuta sotto stretto controllo dalla forze dell'ordine, in considerazione del fatto che parecchi viaggi vengono gestiti attraverso le indicazioni offerte da quel canale: Italy immigration news, un gruppo che ha meno di settemila membri, perché ci entri per prendere accordi, ma esci non appena la trattativa è andata in porto.

 

viaggi migranti

LE INDICAZIONI Ci sono numeri di telefono, luoghi di partenza, tragitti, costi e, in alcuni casi, anche dove effettuare i bonifici: da 2000 a 4000 euro, a seconda delle distanze da percorrere. Scorrendo i post ci si accorge che chi frequenta queste pagine usa soltanto l'arabo e il russo, a seconda della tratta, e se si arriva passando per la Grecia, la Turchia, oppure dai paesi africani.

 

È stata la stessa ministra dell'Interno Luciana Lamorgese a lanciare l'allarme per questa migrazione fantasma che, in epoca di Covid preoccupa quasi più del terrorismo. E in effetti, a giudicare dai dati, su 9.372 migranti sbarcati in totale dall'inizio dell'anno, solo 2.372 sono stati soccorsi dalle Ong.

migranti controlli coronavirus 4

 

Quindi, quasi l'80 per cento è arrivato per proprio conto, in alcuni casi passando del tutto inosservato. Bloccare partenze di questo tipo non è facile, visto che spesso i flussi seguono dinamiche diverse: spesso sono piccoli gruppi che acquistano un barchino e arrivano sulle nostre coste senza essere individuati. Il 10 luglio, a Lampedusa è approdato in pieno giorno un piccolissimo tender: a bordo un uomo di circa 50 anni e un giovane. Il più anziano parlava perfettamente italiano, perché è stato nel nostro paese per venti anni. Poi ha perso il lavoro ed è stato rimandato in Tunisia.

 

migranti

Ora, davanti alla crisi economica che sta vivendo il suo paese, così come tantissimi altri suoi connazionali, ha riprovato a tornare in Italia, sperando di farla franca. Altro sistema è quello della cosiddetta nave madre. Qualche anno fa un sottomarino della Marina italiana ha individuato un grosso peschereccio che trasbordava i migranti su piccoli barchini e poi tornava indietro.

 

luciana lamorgese

E nel secondo report consegnato ieri dall'Organismo permanente di monitoraggio e analisi sul rischio di infiltrazione nell'economia da parte della criminalità organizzata di tipo mafioso, presieduto dal vice capo della Polizia, Vittorio Rizzi, viene sottolineato proprio che «si potrebbe riaffermare il metodo della cd. nave madre o barca di appoggio, che permette di avvicinare alle coste un grosso numero di migranti senza essere scoperti e, soprattutto, senza essere sottoposti a controlli o alla prevista quarantena sanitaria».

 

IL BUSINESS La maggior parte dei migranti parte dalla Tunisia, ma comprende anche gruppi di libici, il cui confine, in questo momento, è difficile da monitorare. Ma non è tutto, perché - viene ancora considerato dagli esperti - «la notevole capacità di adattamento delle organizzazioni criminali transnazionali attive in nord Africa, Grecia e Turchia, riesce a calibrare il business:

 

dalle dimensioni dei natanti al quantitativo di generi alimentari imbarcati, in base all'arretramento o all'avanzamento dei dispositivi di intervento in mare italiani o comunitari». Inoltre, nei mesi di marzo-aprile-maggio si è verificato un aumento dell'utilizzo delle rotte terrestri piuttosto che di quelle marittime. Infatti, le reti di trafficanti hanno ripreso a utilizzare automezzi pesanti e treni merci per muovere migranti attraverso le frontiere, approfittando della libera circolazione delle merci.

migranti controlli coronavirus 3migranti controlli coronavirus 2

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…