NON C’È STATO NESSUN ALLARME PER GLI UCCELLI IN VOLO PRIMA DELL'INCIDENTE DELLA FRECCIA TRICOLORE – LA PROCURA D’IVREA, CHE INDAGA SULLO SCHIANTO COSTATO LA VITA A UNA BAMBINA DI 5 ANNI ALL'EROPORTO DI CASELLE, HANNO ESCLUSO SEGNALAZIONI SULLA PRESENZA DI VOLATILI PRIMA DEL DECOLLO DEI CACCIA DELL'AERONAUTICA – SOTTO ESAME IL PIANO SICUREZZA – INDAGATO IL PILOTA OSCAR DEL DO’: “UN ATTO DOVUTO” – VIDEO
Estratto dell'articolo di Simona Lorenzetti e Massimo Massenzio per https://torino.corriere.it/
incidente frecce tricolori a torino 1
Nelle ore precedenti il decollo delle Frecce Tricolori non sarebbero state registrate segnalazioni relative alla presenza di volatili nell’area circostante l’aeroporto di Caselle. È questo uno degli elementi al vaglio della Procura d’Ivrea, che sta cercando di ricostruire cause ed eventuali responsabilità dell’incidente aereo costato la vita a una bambina di 5 anni, Laura.
Il procuratore capo Gabrielle Viglione e l’aggiunto Valentina Bossi procedono per disastro e omicidio colposi e da poche ore hanno notificato l’avviso di garanzia a Oscar Del Dò, il pilota della Freccia che si è schiantata a San Francesco al Campo. «Un atto dovuto», spiegano i magistrati, che trova giustificazione nella necessità di eseguire alcuni accertamenti tecnici.
Oltre al capitano Del Dò (Pony4), verranno ascoltati tutti i piloti della pattuglia acrobatica. Prima di perdere quota, Del Dò avrebbe avvisato «di avere un problema al motore» e di dover uscire dalla formazione.
Sotto la lente degli investigatori ci sono ora le misure di sicurezza adottate dall’Aeronautica e quelle programmate da Sagat, la società che gestisce l’aeroporto di Caselle e ha messo a disposizione la pista per il decollo. Da qui la lunga serie di acquisizioni documentali nella sede di Rivolto (Friuli) delle Frecce Tricolori e negli uffici dello scalo torinese.
Gli esperti dovranno anche analizzare le comunicazioni audio intercorse tra i piloti e quelle tra il capo formazione e la torre di controllo. Altri indizi potrebbero arrivare dall’analisi delle «scatole nere», iniziato nel pomeriggio di martedì, coordinata dalla procura di Ivrea ma di pertinenza dell'amministrazione militare, che dispone dei software in grado di decrittare i contenuti. […]
PAOLO ORIGLIASSO CON LA FIGLIA LAURA LA MOGLIE E L ALTRO FIGLIO
La Freccia Pony 4 aveva dovuto sganciarsi dai compagni della squadra subito dopo il decollo dall'aeroporto di Torino-Caselle. L'ufficiale alla cloche, il maggiore Oscar Del Dò, aveva detto ai colleghi di avere un problema al motore. Ha fatto a tempo ad orientare l'apparecchio in modo da evitare che cadesse sul centro abitato e quindi si è lanciato con il paracadute, salvandosi.
Per ora l’ipotesi è che il motore possa essere andato in avaria a causa di un «bird strike», ma la conferma arriverà solo dall’analisi dei rottami sui quali dovrebbero esserci tracce degli uccelli.
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incidente frecce tricolori a torino 3
Sull’altro fronte delle indagini i carabinieri del nucleo investigativo di Torino e della compagnia di Venaria stanno cercando di ricostruire l’esatta dinamica dell’impatto fra l’Aermacchi-339 e la Ford Fiesta sulla quale viaggiava la piccola Laura Origliasso con la famiglia.
Il racconto di papà Paolo, che domenica ha lasciato l’ospedale Cto, aiuta a chiarire la dinamica della tragedia: «Ho sentito un forte sibilo e subito dopo ho visto l’esplosione nell’aeroporto». Paolo Origliasso, istruttore di guida di 49 anni, ha ricostruito nei dettagli i drammatici attimi prima dell’impatto dell’aereo con l’automobile.
incidente frecce tricolori a torino 2
Uno schianto terribile che ha portato alla morte di Laura, rimasta intrappolata all’interno dell’abitacolo in fiamme. La mamma Veronica e il fratello 12enne sono rimasti ustionati e sono ancora ricoverati in ospedale, ma per fortuna le loro condizioni sono in fase di miglioramento. […]