diabolik eva kant

NON C’E’ PIU’ RELIGIONE: DIVORZIO IN VISTA FRA DIABOLIK ED EVA KANT! – STANNO INSIEME DA 54 ANNI. NEL PROSSIMO NUMERO, TITOLO 'PUNTO DI ROTTURA', ARIA DI CRISI – LUI L’ACCUSA DI ESSERE COCCIUTA. LEI: 'NON VOGLIO PRENDERE ORDINI DA TE'… 

 

Francesca Amé per Io Donna

 

DIABOLIK EVA KANTDIABOLIK EVA KANT

Se nemmeno nei fumetti esiste l’amore eterno, dove possiamo rifugiarci, disorientati come siamo dopo la rottura dei Brangelina? La notizia, come sempre accade per le coppie glamour di lungo corso e di ampia affinità, è di quelle che non ti aspetti: Diabolik ed Eva Kant sono in crisi. Anzi, sono al Punto di rottura, come recita il titolo dell’attesissimo (o sarebbe meglio dire temutissimo?) Speciale Grande Diabolik che Astorina porterà in edicola a luglio (dal 15 del mese, pp. 196, 4.90 euro).

 

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Abbiamo letto in anteprima alcune tavole di questo albo estivo (guardatele nella gallery che vi proponiamo) e va detto che i battibecchi tra i due non mancano. Battute che divengono alterchi e poi arrivano le porte sbattute, le facce tirate, i silenzi, le incomprensioni. Lei, per la prima volta, parla di “priorità diverse” e non si dichiara più disposta a “prendere ordini” da lui. Possibile che finisca così, in una manciata di pagine, una delle storie d’amore in salsa noir meglio scritte nel fumetto italiano?

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Mario Gomboli, direttore di Diabolik e storico sceneggiatore della serie, conosce la coppia da tanto, tanto tempo. Ne capta da sempre le particolari dinamiche: lui, scuro e pragmatico, lei, bionda, algida ma più romantica e intuitiva, e un legame professionale davvero sui generis. «Sono due personaggi complementari, una vera coppia alla pari, molto moderna. Cosa rara nella storia del fumetto», ci dice.

 

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Ha ragione: quando Angela e Luciana Giussani decisero – era il numero di marzo del lontano 1963 – che una donna sarebbe comparsa al fianco del loro ladro prediletto, non hanno voluto una sciacquetta come tante. Se Diabolik doveva rinunciare allo status del ladro charmant, bello, solo e maledetto, la sua compagna avrebbe dovuto tenergli testa.

 

Ve la ricordate la storia di Eva? Ripassiamo. Abbiamo imparato a conoscerla pian piano. È la figlia illegittima di una povera ma bellissima donna di nome Caterina e di Lord Rodolfo Kant, ha una giovinezza difficile e turbolenta (fa mille lavori, compreso quello di una cantante di nightclub: del resto sa come usare il suo corpo flessuoso…) e arriva a sposare il cugino del padre – che poi muore in circostanze non molto chiare – e diventare la “Eva Kant” che conosciamo. Sofisticata, ammaliante, intelligente.

 

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Diabolik non sa resistere al fascino di questa ragazza così misteriosa e trova quasi subito in lei la compagna ideale. Va detto che la bionda fanciulla dai felini occhi verdi sa dimostrare ben presto che la bellezza non è l’unico dei suoi talenti: salva più di una volta il compagno dalla prigione o dall’arresto, lo affianca nei crimini, anche in quelli più efferati, e numero dopo numero diventa co-protagonista della serie edita da Astorina (se siete appassionati del genere, la casa editrice per quest’estate propone oltre al numero speciale sul “divorzio” tra Eva e Diabolik, anche la Serie Swiisss, un numero di 16 pagine con giochi ed enigmistica e, soprattutto, con gli Oscar Ink Mondadori, il mitico numero 1 della serie, dal titolo “l re del Terrore: il Remake).

 

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Priva di superpoteri – Eva non è mica Wonderwoman! – riesce comunque a sfruttare il suo intuito e anche una civettuola componente di femminilità che spesso la aiuta nelle situazioni più dure. «Diabolik ed Eva hanno una vita di coppia quasi normale, ogni tanto affiora in qualche tavola: una cena con amici, una partita a tennis, momenti di passione, anche se non espliciti. Hanno interessi in comune, per il crimine ovvio, ma sono complementari nell’approccio alla vita. Non sono però dei bravi ragazzi e capita che ogni sette o otto anni la loro relazione sia messa in discussione. Non è così che succede nella vita reale?», continua Gombolo.

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Sì, vero, è così che succede, ma nei fumetti vorremmo che tutto filasse liscio, come nelle favole. Perché tra Diabolik ed Eva Kant le cose cominciano a scricchiolare? «Stanno vivendo un momento di crisi. Era già accaduto nel numero 100, quello sulla presunta morte di Eva Kant, in cui per la prima volta Diabolik si era sentito quasi impotente e qua e là c’erano state altre scaramucce: Eva lamenta la scarsa sensibilità del compagno, non vuole essere trattata come una ragazzina da accudire, ma come una donna che è compagna di vita e di affari nel crimine», dice Gombolo.

 

Siamo abituati a vederli sfrecciare, belli & complici, sulla loro Jaguar d’epoca: che cosa interrompe il loro sodalizio? «Possiamo dire che ci sono delle incomprensioni notevoli: come accade alle coppie di tutti i giorni, un piccolo litigio degenera in uno più grande. La storia personale rimane sullo sfondo e quando si aggroviglia con la trama noir, diventa per loro impossibile, o meglio troppo pericoloso, fare pace», continua Gombolo.

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Tiriamo almeno un sospiro di sollievo: Eva non è stata rimpiazzata (e del resto, dove trovi il rimpiazzo per una così, dopo crimini e misfatti per oltre cinquant’anni?) nel cuore di Diabolik. Si è “solo” incrinata la complicità tra i due.

 

Arriveranno al tribunale? Arriveranno al divorzio? Coma divideranno il patrimonio comune accumulato in anni di furti? Senza spoilerare troppo, possiamo dire che l’avventura – noir e di cuore – si risolve (in un modo o nell’altro) nelle ultime 4 pagine.

 

 

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