medici vaccinati

NON CI SI PUÒ RILASSARE UN ATTIMO - PURE I VACCINATI DEVONO FARE LA QUARANTENA IN CASO DI CONTATTO CON UN POSITIVO - NEL LAZIO TRE MEDICI SONO RISULTATI INFETTI ANCHE SE AVEVANO GIÀ RICEVUTO LA SECONDA DOSE - GLI ESPERTI: "NON È DETTO CHE SIANO CONTAGIOSI, SERVE CAUTELA MA NIENTE ALLARMISMI. IL VACCINO SICURAMENTE PROTEGGE DALLA MALATTIA, SI SAPEVA, NON PER FORZA DALL'INFEZIONE"

Lorenzo De Cicco per "Il Messaggero"

 

vaccino inoculato

Non si sfugge alla quarantena nemmeno con il vaccino anti-Covid in corpo. Almeno per ora. Chi ha già ricevuto il siero al completo, cioè dopo la prima e la seconda puntura, dovrà comunque rimanere confinato in caso di contatti con un positivo.

 

Quindi dieci giorni di isolamento, poi un tampone molecolare di controllo. E, in caso di positività, ancora quarantena fino al test negativo. La linea è stata indicata dal Ministero della Salute alle Regioni in video-conferenza: «Al momento, al vaccinato si applicano gli stessi provvedimenti di un non vaccinato», è stato annunciato ai governatori.

 

vaccino covid

Che hanno appena iniziato a mettere in pratica il nuovo approccio. A fare da apripista, il Lazio, dove in un ospedale fuori Roma 3 medici immunizzati sono risultati positivi, a sorpresa, al tampone per il Covid-19. Scoperti per caso, dopo i controlli per un focolaio in corsia.

 

SCOPERTI PER CASO

Data la delicatezza della questione, si è attivata la Società italiana di malattie infettive. Spiega il direttore scientifico Massimo Andreoni, virologo del Policlinico Tor Vergata: «Si tratta di tre sanitari vaccinati e contagiati, ma non necessariamente contagiosi. Erano asintomatici, li abbiamo trovati positivi casualmente, durante i controlli per il cluster in un reparto. Questo dimostrerebbe il fatto che anche i vaccinati potrebbero essere portatori del virus, ma occhio agli allarmismi: il vaccino sicuramente protegge dalla malattia, si sapeva, non per forza dall'infezione».

 

vaccino over 80

E appunto essere positivi da vaccinati non significa essere «infettivi», è un tema spinoso, che gli esperti stanno approfondendo in queste settimane. «Sono fiducioso - riprende Andreoni - che i vaccini sin qui autorizzati siano in grado di bloccare anche la diffusione del virus e che presto questo dato sarà accertato. Ma per il momento è fondamentale mantenersi cauti». Evitare imprudenze. Quindi quarantena anche per chi ha ricevuto la doppia iniezione intramuscolo di Pfizer o Moderna, se poi ha avuto contatti a rischio con un infetto.

 

La linea della cautela è quella sposata dal Ministero della Salute. E la sta già applicando la Regione Lazio, dove dal vaccine-day del 27 dicembre hanno ricevuto almeno una dose del siero anti-virus in 250 mila (soprattutto medici e infermieri, più 27 mila ultra-ottantenni). In 112 mila hanno ottenuto il richiamo, in tutta Italia sono 1.178.838 persone. Qualcuno ha incrociato situazioni rischiose, dopo.

 

vaccino covid a un anziano

«L'opportunità di mettere o meno in quarantena i vaccinati è un tema chiave dei prossimi mesi, quando la platea dei richiamati si allargherà», evidenzia Pier Luigi Bartoletti, il responsabile delle Uscar (unità speciali di assistenza) del Lazio. «A volte purtroppo chi ha appena avuto il vaccino commette qualche disattenzione». La famosa guardia che si abbassa. E infatti: mentre parla, Bartoletti riceve la chiamata di un collega dei Castelli romani. «La segretaria dell'ambulatorio, vaccinata - gli racconta - è stata a contatto con un positivo. Che fare?». «Quarantena, poi tampone fra dieci giorni», prescrive il capo dell'Uscar. «Per ora l'indirizzo è questo, aspettando che dagli studi scientifici emergano elementi certi».

 

vaccinazioni in italia

Che ancora non ci sono, come conferma Roberto Cauda, ordinario di Malattie infettive all'Università Cattolica del Sacro Cuore e direttore dell'Unità operativa di Malattie infettive al policlinico Gemelli. «In linea teorica - dice il professor Cauda - i vaccini proteggono sia dall'infezione che dalla malattia. Ma gli organismi internazionali, Fda ed Ema, hanno approvato i dossier presentati dalle industrie farmaceutiche concentrandosi sulla protezione dalla malattia. Quando diciamo che un preparato è efficace al 95%, parliamo della malattia, non della prevenzione dell'infezione». Ecco perché la quarantena anche da immunizzati è la scelta «più prudente da seguire in questa fase».

 

vaccinazione

I CEPPI MUTATI

Il punto, sottolinea il docente di Malattie infettive della Cattolica, «è che finora non abbiamo evidenze scientifiche importanti sull'argomento, anche se qualche studio c'è, per esempio in Israele, su migliaia di persone vaccinate con Pfizer: lì si è visto che non andavano incontro a infezioni. Ma sono ancora osservazioni spot».

 

Poco per derogare alle regole basilari anti-pandemia. «Anch'io sono vaccinato - conclude Cauda - ma uso la mascherina, per la protezione individuale certo, ma anche per le varianti, un lato oscuro su cui speriamo si faccia luce presto». I tamponi positivi dei vaccinati, nel Lazio, saranno «sequenziati», a caccia dei ceppi mutati del virus.

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE ARRIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…