franco gianni nozze gay

NON E’ MAI TROPPO TARDI (PER LE NOZZE GAIE) - A TORINO SABATO LA PRIMA UNIONE CIVILE: DOPO MEZZO SECOLO INSIEME FRANCO (83) E GIANNI (79): “TORNIAMO CITTADINI DI SERIE A. ANCHE SE NOI CI SIAMO SEMPRE CONSIDERATI TALI. I NOSTRI AMICI ERANO TUTTI COPPIE GAY. MA SONO MORTI. SE SOLO LA LEGGE FOSSE ARRIVATA PRIMA...”

FRANCO GIANNI SPOSI 1FRANCO GIANNI SPOSI 1

Gabriele Guccione per “la Repubblica”

 

Marito e marito? «Continueremo a dirci compagni. Come abbiamo sempre fatto». Franco e Gianni, 83 e 79 anni, stanno assieme da mezzo secolo. «Penso che siamo la coppia gay più vecchia», ipotizza Gianni. Guardano insieme il lago di Avigliana. Qui, alle porte della Valsusa, sul terrazzo del ristorante “Lago Grande”, sabato verranno a festeggiare con 16 parenti e amici la loro unione civile: la prima celebrata a Torino.

 

Avete scritto due anni fa al premier Matteo Renzi per chiedere di accelerare sulle unioni civili. Che bisogno c’è di “sposarvi” alla vostra età?

«Ci farà ridiventare cittadini di serie A, anche se noi ci siamo sempre considerati tali. E se anche il Vaticano o l’arcivescovo di Torino dicono che la famiglia è una sola, noi ci siamo sempre sentiti famiglia. Il nostro rapporto a due diventerà tale di fronte al mondo. Il primo motivo dunque è l’affetto.

 

Il secondo è l’aspetto patrimoniale, la reversibilità della pensione, la successione. Uno di noi, Franco, soffre di salute e ha subito sette interventi chirurgici: tutte le volte abbiamo dovuto dichiarare che eravamo insieme per non essere sbattuti fuori dall’ospedale. I giovani hanno la vita davanti, noi quel poco di vecchiaia che ci resta».

 

Siete credenti?

FRANCO GIANNIFRANCO GIANNI

«Sì, ma non siamo molto praticanti, anche se qualche affidamento dell’anima al cielo, alla nostra età, lo facciamo. A settembre non potremo essere all’unione civile di Stefano (il ragazzo che li ha aiutati nel disbrigo delle pratiche con l’anagrafe, ndr) perché saremo a Lourdes».

 

Vi è mai mancato un figlio?

«No, sinceramente no».

Siete favorevoli alle adozioni per le coppie gay?

«Abbiamo qualche dubbio. Va fatto con molta intelligenza e attenzione nei confronti dei ragazzini. Che, va detto, si fanno molti meno problemi degli adulti».

 

Come vi siete conosciuti?

«Era il 1964, un 14 luglio, giorno della presa della Bastiglia. Era un lunedì. Una festa a casa di amici in collina. Avevamo 26 e 31 anni».

Mezzo secolo fa. Era complicato allora riconoscersi per dei giovani omosessuali?

«Non c’erano ancora i locali. Nell’ambito gay ci si trovava nelle case. C’erano giri di amici, ci si conosceva e ci si incontrava ».

 

Quando siete andati a vivere assieme?

«Due anni dopo. Ed è stata una tragedia».

Perché?

«Trovare casa è stata un’impresa. Quando l’agenzia o i proprietari vedevano arrivare due uomini ci mandavano a stendere. Non lo dicevano mai chiaramente, ma accampavano scuse. Alla fine ci siamo riusciti. Ed è iniziata la nostra convivenza. Con gli anni abbiamo anche comprato casa con il mutuo. Come una coppia qualsiasi».

 

Con i vicini avete mai avuto problemi?

«Mai storie, reazioni scomposte o negative».

E sul lavoro?

UNIONI CIVILI 2UNIONI CIVILI 2

«Nel modo più assoluto. Io — annota Franco — ero impiegato tecnico Fiat. Gianni direttore di un negozio in piazza Statuto. Alle spalle poteva capitare la battuta, ma mai oltre. Non abbiamo mai attaccato i manifesti, né siamo stati gay politicamente impegnati, ma non abbiamo mai negato la nostra identità a chi chiedeva. Mai fatto “finta di”».

 

Come si vive 50 anni assieme?

«Non c’è nulla di diverso dalle coppie che arrivano a vivere molto tempo assieme. E si accetta di non dare sberle a tutte le mosche. Ruoli ben precisi però non ce ne sono. Uno ha il compito della lavastoviglie, l’altro della lavatrice ».

Quando vi è venuto in mente di “sposarvi”?

UNIONI CIVILI 1UNIONI CIVILI 1

«Quando si è cominciato a parlare dei Pacs. Ma dopo anni non pensavamo più di farcela. Avevamo già fatto testamento. Lo Stato è stato lento, carente. Con rabbia vedevamo l’Europa andare avanti e l’Italia restare ferma. I nostri amici erano tutti coppie gay, come Giorgio e Armando. Sono morti tutti: se solo la legge fosse arrivata prima…».

 

Come arriverete alla cerimonia di sabato?

«Felici, anche se un po’ stanchi. È un’emozione molto forte. Quelle piccole cose che un novello sposo fa quasi senza accorgersene, come comprare gli anelli, provare gli abiti, decidere gli invitati alla cerimonia o il ristorante, sono state tutte nuove ed emozionanti».

FRANCO GIANNI NOZZE GAYFRANCO GIANNI NOZZE GAY

E l’indomani?

«Dormiremo tutto il giorno. E lunedì ricomincia la nostra vita di sempre, ma con un qualcosa in più: non avremo più bisogno di dimostrare al mondo chi siamo ».

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – QUANTO DURERA' LA STRATEGIA DEL SILENZIO DI GIORGIA MELONI? SI PRESENTERÀ IN AULA PER LA MOZIONE DI SFIDUCIA A CARLO NORDIO O DISERTERÀ COME HA FATTO CON LA SANTANCHÈ? MENTRE LA PREMIER SI ECLISSA, SALVINI È IPERATTIVO: VOLA PRIMA A MADRID PER INTERVENIRE ALL’INTERNAZIONALE DEI NAZI-SOVRANISTI E POI A TEL AVIV PER UNA FOTO CON NETANYAHU – GLI OTOLITI DELLA SORA GIORGIA BALLANO LA RUMBA PER LE MOLTE BEGHE GIUDIZIARIE: DA SANTANCHÈ A DELMASTRO PASSANDO PER NORDIO E ALMASRI…

volodymyr zelensky vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – TRUMP HA FRETTA DI CHIUDERE LA GUERRA IN UCRAINA: OGGI HA CHIAMATO PUTIN - IL PIANO USA PER LA PACE: ZELENSKY DEVE CEDERE ALLA RUSSIA LA ZONA DI KURSK. PUTIN MANTERRÀ IL CONTROLLO DELLA CRIMEA MA SOLO UNA PARTE DEL DONBASS. LA RESTANTE ZONA ORIENTALE, ORA OCCUPATA DAI RUSSI, DIVENTERÀ UN’AREA CUSCINETTO PRESIDIATA DA FORZE DI INTERPOSIZIONE. L'INGRESSO DI KIEV NELLA NATO? NELL'IMMEDIATO E' IRREALIZZABILE. E IN FUTURO? SI VEDRA' - TRUMP INGORDO: GLI USA HANNO DATO 340 MILIARDI A KIEV MA VUOLE 500 MILIARDI IN TERRE RARE DALL'UCRAINA (DIMENTICA CHE ANCHE L'UE HA SGANCIATO 170 MILIARDI. E INFATTI ANCHE GLI EUROPEI SARANNO AL TAVOLO DELLE TRATTATIVE...) 

francesco milleri andrea orcel goldman sachs

"DELFIN” CURIOSO – DA DOVE ARRIVA LA NOTIZIA CHE LA HOLDING DEI DEL VECCHIO POTREBBERO LIQUIDARE IL LORO 2,7% DI UNICREDIT? I BENINFORMATI PUNTANO IL DITO SU GOLDMAN SACHS: LA BANCA AMERICANA E' ADVISOR DI COMMERZBANK, CHE TRA DUE GIORNI TERRÀ IL SUO “INVESTOR DAY”, E HA TUTTO L’INTERESSE A VEDER SVALUTARE IL TITOLO DELLA BANCA ITALIANA, CHE VUOLE PAPPARSELA – ORCEL TIRA DRITTO E ANNUNCIA CHE UNICREDIT "HA SUPERATO LA SOGLIA DEL 5% IN GENERALI”. E NON ESCLUDE UN RILANCIO SU BPM"