NON SOLO JOHN: ANCHE GINEVRA E LAPO ELKANN SONO INDAGATI DALLA PROCURA DI TORINO NELL’INCHIESTA SULL’EREDITÀ DELLA NONNA, MARELLA CARACCIOLO. L’ACCUSA SI ALLARGA CON LA CONTESTAZIONE DI TRUFFA AI DANNI DELLO STATO, E AUEMNTA IL PERIMETRO TEMPORALE DELLA PRESUNTA FRODE FISCALE, FINORA CONTESTATA SOLTANTO PER IL BIENNIO 2018 E 2019, E ORA ESTESA ANCHE AL 2016 E AL 2017 – TUTTO RUOTA SEMPRE INTORNO ALL’ESPOSTO DI MARGHERITA AGNELLI SULL’EREDITÀ DELLA MADRE MARELLA: SE FOSSE PROVATO CHE VIVEVA IN ITALIA, E NON IN SVIZZERA LA SUCCESSIONE È DA ANNULLARE E LE QUOTE DELLA CASSAFORTE DICEMBRE DA RIDISCUTERE…
1. EREDITÀ AGNELLI. NON SOLO JOHN, TORINO ORA INDAGA PER TRUFFA ALLO STATO LAPO E GINEVRA
Estratto dell’articolo di Ettore Boffano e Marco Grasso per “il Fatto quotidiano”
Indagati anche Ginevra e Lapo Elkann. L’inchiesta della Procura di Torino, che finora vedeva iscritti per frode fiscale, in merito all’eredità di Marella Caracciolo Agnelli, John Elkann con Gianluca Ferrero (attuale presidente della Juventus) e il notaio Urs Von Gruenigen, si allarga con nuove ipotesi di reato e la contestazione di truffa ai danni dello Stato in merito alla successione avvenuta dopo la morte di Marella Agnelli nel 2019.
MARGHERITA AGNELLI E MARELLA CARACCIOLO
In base alle nuove imputazioni il periodo della frode fiscale, finora contestato soltanto per il biennio 2018 e 2019, viene ora esteso a quello precedente, ovvero agli anni 2016 e 2017. Il motivo della contestazione è sempre legato alla residenza, falsa secondo la Procura di Torino, di Marella Agnelli in Svizzera. Se fosse confermata questa ipotesi, inoltre, i tre nipoti oggi indagati avrebbero dovuto aprire la pratica della successione in Italia, e non in Svizzera, in particolare per la proprietà di due trust siti in Lichtenstein con circa 900 milioni suddivisi tra i tre fratelli. Con la conseguenza di dover pagare le relative tasse al fisco italiano. […]
2. AGNELLI, L’IPOTESI DI TRUFFA ALLO STATO INDAGATI ANCHE LAPO E GINEVRA
Estratto dell’articolo di Simona Lorenzetti e Massimiliano Nerozzi per il “Corriere della Sera”
È ormai una saga giudiziaria (penale), mica solo famigliare, quella attorno alle presunte «dichiarazioni fraudolente» di Marella Caracciolo e all’eredità Agnelli: ieri infatti la Procura di Torino e la guardia di finanza, con una mano hanno restituito (parte) dei documenti sequestrati con il blitz dell’8 febbraio — come deciso dal tribunale del Riesame sabato scorso — e con l’altra se li sono ripresi, notificando un nuovo decreto di sequestro. Che allarga ulteriormente l’orizzonte investigativo, a partire dall’iscrizione sul registro degli indagati anche di Ginevra e Lapo Elkann.
Oltre al fratello John, presidente di Exor (estranea all’indagine), a Gianluca Ferrero, storico commercialista della famiglia, e a Urs Robert von Gruenigen, il notaio svizzero che curò l’eredità della vedova dell’Avvocato.
Aumenta pure il perimetro delle ipotesi di reato […]: oltre agli anni 2018 e 2019, le «dichiarazioni fraudolente» sono contestata anche per gli anni 2016 e 2017. Arrivando a un presunta evasione complessiva sui 30 milioni di euro. Spunta anche l’accusa di truffa ai danni dello Stato, per il presunto mancato versamento della tassa di successione, in relazione a oltre 700 milioni di euro. Ovvero, le somme transitate dalla Bundeena Consulting Inc. Bvp, di cui «era risultata titolare effettiva Marella Caracciolo», alle società riconducibili ai nipoti, con domicilio o sede alla Tremaco, family office in Liechtenstein.
L’inchiesta ruota intorno alla presunta residenza «fittizia» in Svizzera di Donna Marella, motivo che porta alla contestazione dei reati. Un sospetto sollevato nell’esposto depositato da Margherita Agnelli nel dicembre 2022: l’innesco per gli accertamenti dei militari del nucleo di polizia economico finanziaria di Torino delle Fiamme gialle. In particolare […] Ferrero avrebbe curato le denunce dei redditi, l’amministratore elvetico le avrebbe sottoscritte. E John Elkann avrebbe «rafforzato gli intenti criminosi» assumendo personale «alle proprie dipendenze» o attraverso «Fca Security» e «Stellantis Europa», che in realtà avrebbero lavorato nelle abitazioni della nonna.
[…] Con il ricorso al Riesame, i difensori di Elkann e Ferrero — rispettivamente, gli avvocati Federico Cecconi, Paolo Siniscalchi, Carlo Re; e Marco Ferrero e Paolo Davico Bonino — avevano contestato la pertinenza del sequestro con l’ipotesi di reato contestata, ottenuto dai giudici la restituzione di una notevole mole di documenti: tranne faldoni e cartelline riconducibili a Marella Agnelli, tra cui il testamento del 12 agosto 2011 e le successive aggiunte. Tutti gli altri atti erano da restituire: da ieri, sono di nuovo nelle mani degli investigatori.
ginevra john lapo elkannJOHN ELKANN E MARELLA CARACCIOLO Contessa Marella Caracciolo Agnelli con un abito da sera di Federico Forquet , 1946 - foto ghergo I DOCUMENTI CONTESTATI DA MARGHERITA AGNELLI SULLA CESSIONE DELLE QUOTE DELLA DICEMBRE A JOHN ELKANNMarella Caracciolo Agnelli GIANNI AGNELLI E MARELLA CARACCIOLO AI FUNERALI DI EDOARDO AGNELLI JOHN ELKANN E MARGHERITA AGNELLI JOHN ELKANN CON LA MADRE MARGHERITA AGNELLI AL SUO MATRIMONIO CON LAVINIA BORROMEO GIANNI AGNELLIMARGHERITA AGNELLI JOHN ELKANN - ILLUSTRAZIONE DEL FATTO QUOTIDIANOI VERBALI DELLA PROCURA DI MILANO SUL TESORO SVIZZERO DEGLI AGNELLI