daniele mondello viviana parisi

“NON SI È SUICIDATA E NON CREDO A UN DELITTO…” - PARLA DANIELE MONDELLO, MARITO DI VIVIANA PARISI E PADRE DEL PICCOLO GIOELE: “AVEVA AVUTO UNA FORMA DI DEPRESSIONE CHE SI ERA ACUTIZZATA DURANTE IL LOCKDOWN. LEGGEVA LA BIBBIA, A VOLTE ANCHE AD ALTA VOCE” - L’INCOGNITA DEI 20 MINUTI A SANT’AGATA DI MILITELLO: COSA HA FATTO? HA INCONTRATO QUALCUNO A CUI HA AFFIDATO IL BAMBINO? - LA MISTERIOSA COPPIA DI AUTOMOBILISTI CHE SI SAREBBE FERMATA DOPO L'INCIDENTE A PRESTARE SOCCORSO…

1 - IL DOLORE DEL PAPÀ DI GIOELE «NON CE LA FACCIO A CERCARLO VIVIANA? UN INCIDENTE»

Andrea Pasqualetto per il “Corriere della Sera”

 

DANIELE MONDELLO

«Quella mattina li avevo visti tranquilli, nessuna inquietudine, nessun litigio...». Un saluto veloce a Viviana e Gioele e giù al lavoro, in sala di registrazione, considerato che lui, Daniele Mondello, è un creatore di musica elettronica, un dj dell'hardstyle. Era il 3 agosto scorso, il giorno più lungo della sua vita. Quello più brutto porta invece la data dell'8, quando hanno trovato il corpo senza vita di sua moglie Viviana nella boscaglia di Caronia, ai piedi di un traliccio dell'alta tensione: «Non credo sia stata uccisa, ma il suicidio non lo voglio nemmeno immaginare».

 

Vuole immaginare un incidente, lei che sale, che perde l'equilibrio, che cade. O un malore. Non di quelli che di tanto in tanto le turbavano la mente. «Aveva avuto una forma di depressione che si era acutizzata durante il lockdown. Ma non era un malessere quotidiano e non è mai stata aggressiva, anzi». Un'ossessione, Viviana, ce l'aveva. «Temeva il virus per la sua famiglia... Aveva iniziato a leggere la Bibbia, anche ad alta voce».

 

DANIELE MONDELLO VIVIANA PARISI

Infine Gioele, il suo bambino: «Oggi (ieri per chi legge, ndr ) i miei fratelli sono partiti con alcuni amici per andare a cercarlo in modo autonomo, io non ho la forza». Così, il papà di Gioele e marito di Viviana, in questa sua prima intervista che nasce da domande scritte alle quali ieri sera ha voluto rispondere. «Ricordiamo solo che lui è parte lesa - hanno sottolineato gli avvocati che lo assistono, Pietro Venuti e Claudio Mondello - e che lo scopo delle risposte è quello di lanciare un appello a tutti coloro che abbiano elementi utili ad aiutare le indagini».

Daniele Mondello Viviana Parisi e il figlio Gioele

 

Signor Mondello, ci può raccontare com' è andata quella mattina?

«È andata che ci siamo svegliati come tutte le mattine e non c'era nulla di strano in casa. Viviana era tranquilla, Gioele anche, nessuna inquietudine, nessun litigio. Erano circa le nove e io sono uscito per andare allo studio di registrazione. Lei mi ha detto "guarda che vado al centro commerciale di Milazzo a prendere un paio di scarpe per lui". Li ho salutati e non li ho più rivisti né sentiti, visto che lei aveva lasciato il cellulare a casa».

 

Quando non li ha visti rientrare cos'ha pensato?

 «Non sapevo cosa pensare, non era mai successo prima. All'inizio mi dicevo: "Avrà avuto qualche contrattempo". Col passare delle ore ho iniziato a preoccuparmi seriamente. "Avrà deciso di prendersi un po' di tempo per sé" anche se non riuscivo a vederci una logica, visto che c'era Gioele con lei. Quando ho saputo dell'incidente e del fatto che se n'era andata via, ho invece pensato a un momento di smarrimento; che si fosse un po' persa, spaventata».

 

DANIELE MONDELLO VIVIANA PARISI

Viviana non stava bene, giusto?

«Aveva avuto problemi di salute per una forma di depressione che si è acutizzata durante il periodo del lockdown, periodo in cui si è affidata molto alla religione. Praticava e leggeva la Bibbia, a volte anche ad alta voce. Temeva il virus, per la sua famiglia. I malesseri invece non erano quotidiani. Le succedeva di tanto in tanto e non in forma preoccupante. Una volta l'ho accompagnata a seguire una terapia e anche un breve ricovero. Ma, ripeto, non ho visto rischi, erano malesseri passeggeri. Non aveva atteggiamenti aggressivi, soprattutto con Gioele. Anzi, con lui è sempre stata molto protettiva. Non lo avrebbe dato da tenere neppure a mia madre».

 

daniele mondello viviana parisi

Cosa pensa sia successo?

«Non saprei proprio, è successo qualcosa di così lontano dal nostro mondo che non riesco a immaginare nulla. L'avevo vista tranquilla e sapevo che doveva andare a prendere le scarpe per il bambino, non c'erano motivi di particolare allarme».

 

Ferite alle gambe, al bacino, alle vertebre. Rispetto all'autopsia i suoi legali parlano di lesioni compatibili con una caduta dall'alto, cosa ne pensa?

«Penso che potrebbe aver perso l'equilibrio da un'altezza importante o che si sia sentita male. Non credo l'abbiano uccisa».

 

DANIELE MONDELLO E VIVIANA PARISI

Il suicidio?

«Non lo voglio nemmeno immaginare».

 

Dove immagina invece Gioele?

«Il fatto che non sia stato trovato accanto al corpo della mamma mi fa pensare che potrebbe essere stato lasciato in un'altra zona, che non è ancora stata battuta dai gruppi di ricerca. Anche per questa ragione mia sorella e mio fratello oggi sono andati con altri amici a cercarlo in modo autonomo. Io non li ho seguiti, non ho la forza».

 

Cosa sarà andata a fare Viviana a Sant' Agata, in quei 22 minuti in cui è uscita dall'autostrada?

«È un mistero anche per me. Forse è andata a fare rifornimento o forse ha sbagliato strada».

DANIELE MONDELLO E VIVIANA PARISI

 

Viviana si trovava bene a Messina?

«Sì, si era ambientata molto bene e aveva ottimi rapporti anche con i miei parenti, con mia madre e mio padre, i miei fratelli... Lei e Gioele sono la gioia di casa, sono la mia vita. Ho dentro ora un vuoto terribile. Un vuoto che mi divora. Per favore, se qualcuno ha visto qualcosa, se sa qualcosa, lo imploro, parli».

 

2 - DJ VIVIANA, C'È L'IPOTESI DEL SUICIDIO «PUÒ AVER AMMAZZATO IL PICCOLO GIOELE»

Lara Sirignano per “il Messaggero”

 

L'autopsia non è stata risolutiva, ma alcuni punti fermi li ha messi: il cadavere di Viviana Parisi, la dj trovata morta nei boschi di Caronia sabato scorso, non presenta ferite da arma da fuoco né da taglio. Le fratture scoperte dall'equipe di consulenti nominati dalla Procura di Patti sarebbero compatibili con una caduta da un'altezza elevata. Una conclusione che allontana l'ipotesi dell'omicidio e della caduta accidentale e rende sempre più probabile che la donna, da mesi depressa, si sia gettata dal traliccio dell'alta tensione vicino al quale è stata ritrovata, dopo aver ucciso Gioele, il figlio di quattro anni che sembra sparito nel nulla ormai da 10 giorni.

 

VIVIANA PARISI E IL MARITO DANIELE MONDELLO

LA SPERANZA

Col passare delle ore le speranze di trovar vivo il bambino si vanno affievolendo. Oltre 70 tra vigili del fuoco, poliziotti e volontari, continuano a battere la zona. Il raggio delle ricerche si va allargando: dall'area del ritrovamento del corpo della madre, all'ultimo centro abitato in cui Viviana si è fermata: Sant' Agata di Militello. In paese Viviana ha trascorso circa 20 minuti. Una tappa imprevista - sarebbe dovuta andare a Milazzo in un centro commerciale in cui non è mai arrivata su cui si stanno concentrando ora le indagini.

 

I MISTERI

Perché la dj ha preso l'autostrada per Palermo per poi uscire al casello di Sant' Agata? Cosa ha fatto e, soprattutto, ha incontrato qualcuno a cui ha affidato il bambino? Le videocamere del casello autostradale hanno ripreso l'Opel corsa della donna tornare sulla Messina-Palermo dopo la misteriosa sosta, ma le immagini non sono nitide e non è chiaro se fosse sola in auto o se con lei ci fosse ancora il figlio. La presenza di Gioele è il mistero nel mistero.

 

DANIELE MONDELLO E VIVIANA PARISI

La dj dunque riprende l'A-20 e, all'altezza della galleria di Pizzo Turda, vicino Caronia, urta contro un furgoncino. Gli operai a bordo del mezzo si preoccupano di deviare il traffico ed evitare altri incidenti e non prestano attenzione a Viviana, che accosta. Racconteranno di averla vista di spalle scavalcare il guardarail e sparire. Verrà ritrovata dopo 5 giorni a meno di due chilometri di distanza dalla piazzola dove era l'auto. Il cadavere riverso a terra sotto il pilone. Facilmente visibile, dicono i familiari che non hanno risparmiato critiche alle modalità con cui sono state condotte le ricerche.

LE RICERCHE DI VIVIANA PARISI

 

LA COPPIA

 Il bambino era con lei prima che sparisse tra i boschi? Gli operai non sanno rispondere. Spunta però una misteriosa coppia di automobilisti che si sarebbe fermata dopo l'incidente a prestare soccorso e che potrebbe aver visto Viviana e il figlio allontanarsi. Ma dei due testimoni non c'è più traccia. Tanto che il procuratore di Patti, Angelo Cavallo, che ha aperto un'inchiesta per omicidio e sequestro di persona, martedì ha rivolto un appello alla cittadinanza. «Chi sa parli», ha detto. Invito ripetuto ieri dall'avvocato Pietro Venuti, che difende la famiglia del marito di Viviana, Daniele Mondello.

VIVIANA PARISI

 

LA DEPRESSIONE

«Secondo quanto è emerso dopo l'autopsia- spiega Venuti - e visto che le ricerche proseguono a Caronia e Sant' Agata di Militello negli stessi punti degli altri giorni riteniamo che l'ipotesi che si sta perseguendo sia quella del suicidio. La priorità, però, ora è trovare Gioele». Suicidio dunque. La prima pista seguita dagli inquirenti, a cui danno forza i racconti dei familiari della donna che la descrivono come una persona fragile, depressa. Durante il lockdown aveva molto sofferto, racconta il suocero Letterio Mondello.

 

ricerche dopo la scomparsa di viviana parisi e gioele

«Era cambiata, aveva preso a leggere la Bibbia, era preoccupata per sé e il bambino», ricorda. Un mal di vivere che ha spinto Viviana a rivolgersi alle cure dei medici a Barcellona Pozzo di Gotto. Era stata in terapia, aveva assunto psicofarmaci. «Alternava momenti di buio a giorni di serenità, ma non era mai stata violenta, tantomeno con Gioele che adorava, non gli avrebbe mai fatto del male», dice il legale dei Mondello. E allora Gioele dove è? E' possibile che la donna l'abbia portato con sé, lo abbia ucciso e lo abbia fatto sparire prima di buttarsi dal traliccio dell'alta tensione? E come è possibile che il corpo del bambino non sia stato trovato?

ricerche dopo la scomparsa di viviana parisi e gioele 1

 

3 - DJ VIVIANA, ORA S' INDAGA SUL TRALICCIO DELL'ENEL

Laura Anello per “la Stampa”

 

Quel traliccio dell'energia elettrica sotto cui hanno trovato il corpo di Viviana - in posizione prona, le braccia allungate dietro la testa, una scarpa saltata fuori dal piede - è oggi di nuovo l'unico vero indiziato di un'inchiesta per omicidio colposo e sequestro. Messo sotto accusa al momento del ritrovamento della dj torinese scomparsa e poi subito dopo scagionato («Non ci sono tracce di arrampicamento») al punto da indurre gli inquirenti a smentire di averlo sequestrato, adesso torna di nuovo al centro dell'inchiesta. Ieri tecnici dell'Enel si sono arrampicati per decine di metri e hanno effettuato tutti i rilievi possibili, anche delle impronte digitali.

 

VIVIANA PARISI

Un ripensamento dovuto ai risultati dell'autopsia, per quanto provvisori. Il corpo di Viviana racconta di avere subito forti traumi alle vertebre, al torace, all'anca, nessun segno di ferite da armi da taglio o da fuoco. «Traumi compatibili con una caduta dall'alto», hanno detto ieri i legali del marito, Daniele Mondello, appena fuori dall'obitorio di Messina. E alcuni dettagli della posizione, in particolare la postura della mano, dicono che è morta lì dove è stata ritrovata. Abbastanza per escludere un malore, un morso di vipera, una lieve caduta che le avesse impedito di camminare.

VIVIANA PARISI

 

In quella zona l'unico luogo da cui si può cadere è quel traliccio di media tensione dell'Enel: non c'è altro. Quindi, per esclusione, si torna lì, mentre proseguono incessanti le ricerche del piccolo Gioele e la disperazione dei familiari diventa sempre più rassegnazione. Come fa un bambino di quattro anni a sopravvivere senza aiuti, acqua e cibo per nove lunghi giorni e notti? Se si accertasse che Viviana è morta cadendo dal traliccio, si rivolverebbe almeno un tassello di questa storia piena di false piste e di ipotesi finite nel nulla.

 

Resterebbe irrisolta la domanda sul perché è morta così: ha voluto suicidarsi? È stata spinta da qualcuno (ipotesi che appare la più improbabile)? Oppure, presa dai suoi fantasmi, dalle sue paure, dalle manie di persecuzione che la ossessionavano dai mesi del lockdown è salita lì come per nascondersi, per sfuggire a un nemico immaginario, per cercare un rifugio sicuro e poi è caduta?

 

VIVIANA PARISI

In questo scenario, il distinguo tra suicidio e caduta accidentale è labile e forse neanche troppo importante. Quel che grida ancora, dentro questo bosco setacciato palmo a palmo, è il corpo di Gioele che non si trova. Ieri le squadre di ricerca hanno ispezionato un pozzo, anche questa volta senza successo. Oggi ci sarà un vertice alla prefettura di Messina (competente per le persone scomparse) per fare il punto della situazione, mentre il padre del bambino attraverso i suoi avvocati lancia un appello a chiunque abbia visto qualcosa o qualcuno.

 

VIVIANA PARISI

Le ricerche di Gioele infatti tornano a concentrarsi - oltre che nel terreno dove è morta la madre - anche lungo tutto il percorso che ha fatto Viviana, dal paese di Venetico fino al posto della scomparsa, avvenuta all'uscita del viadotto Pizzo Turba dell'autostrada Messina-Palermo, nel territorio di Caronia. Non si può escludere che la donna, preda di uno stato di alterazione psichica forse sottovalutato dai familiari, possa avere lasciato o ucciso Gioele in un altro luogo, lungo la strada. La speranza per questo bambino è, a questo punto, che abbia sofferto il meno possibile.

VIVIANA PARISIViviana ParisiViviana Parisi

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