alberto stasi alle iene 3

“IN ITALIA GLI ASSASSINI SI RIFANNO IL TRUCCO AFFIDANDOSI ALLA PANCIA DEL PAESE, SPERANDO DI SUSCITARE QUALCHE DUBBIO, QUALCHE VENTICELLO INNOCENTISTA” - GIANLUIGI NUZZI: “FA EFFETTO VEDERE ALBERTO STASI PARLARE PER LA PRIMA VOLTA A SETTE ANNI DALL'ARRESTO PER OMICIDIO E PONTIFICARE SULLA CONGRUITÀ DEGLI ESAMI COMPIUTI DAI RIS DI PARMA CHE L'HANNO INCHIODATO ALLE SUE RESPONSABILITÀ MA CHE, A SUO DIRE, NON “DISTINGUEVANO IL SANGUE DA UNA BARBABIETOLA”. L'ELENCO È DAVVERO STERMINATO DI QUANTI GRIDANO AL COMPLOTTO O ALL'ERRORE. I PIÙ LO FANNO PER TRATTENERE A SÉ ALMENO I PARENTI, DOPO AVER PERSO DIGNITÀ E, SOPRATTUTTO, LIBERTÀ”

Gianluigi Nuzzi per “La Stampa”

 

gianluigi nuzzi foto di bacco (5)

Cesare Lombroso finirebbe disoccupato e additato al ludibrio in questa Italia dove tutti gli assassini sono innocenti, soprattutto dopo condanna definitiva, e in particolar modo se il caso è stato clamoroso e ha scosso timori e coscienze collettive.

 

Gli assassini stanno al passo con i tempi, si rifanno il trucco, predicano la loro candida illibatezza mostrandosi suadenti, in un crescendo di narciso autocompatimento per togliere loro da braciere della verità e portare all'agonia la nostra già malconcia giustizia. E così dopo aver provato ogni grado di giudizio, perso ogni ricorso e aver visto respinta ogni istanza di revisione, si affidano alla pancia del Paese, sperando di suscitare qualche dubbio, qualche venticello innocentista, che renda meno insopportabile la noia della detenzione.

alberto stasi parla alle iene 9

 

Fa effetto sì, vedere Alberto Stasi, l'assassino Alberto Stasi, parlare per la prima volta a sette anni dall'arresto per omicidio e pontificare sulla congruità degli esami compiuti dai Ris di Parma, genetisti, biologi in uniforme che l'hanno inchiodato alle sue responsabilità ma che, a suo dire, non «distinguevano il sangue da una barbabietola».

 

E si sono accaniti solo per «salvare la propria carriera» dopo il (presunto) granchio preso. Le Iene hanno costruito una puntata monografica su questa intervista, anche se non ha aggiunto niente a quanto disse a Matrix in studio nel 2010. Un'innocenza sartoriale che suscita persino indulgenza quando, dopo aver ammazzato la fidanzata Chiara e aver distrutto la vita dei suoi parenti, assicura di dormire sonni tranquilli dietro le sbarre.

alberto stasi parla alle iene 7

«La mia coscienza è leggera non ho nulla da rimproverarmi». Beato lui.

 

Rimane comunque spiazzante questo argomentare perché se l'assassino incuriosisce e il male provoca sempre interesse per capire, l'anemica figura di Stasi non trasmette empatia, non provoca empatia. «Chi mi chiede se sono l'assassino di Chiara non sa di cosa sta parlando». Lui, invece, lo sa bene cos' è accaduto e come prova a discarico asserisce che in quella casa c'erano più impronte dei carabinieri che dei parenti della fidanzata assassinata. Come dire: regnava la confusione e da qui la prova raccolta diventa incerta. Poco, niente.

 

Gli assassini saranno tutti innocenti ma certo non sono i legittimi garantismi del popolo e le lacrime secche dei colpevoli a riscrivere le sentenze. Gli assassini saranno tutti innocenti ma non prendiamo ad esempio Stasi che si è visto respingere persino in Cassazione la richiesta di revisione del processo per elementi che davanti ai giudici sono evaporati rendendosi evanescenti, leggeri come il magnesio e il titanio.

alberto stasi parla alle iene 3

 

In realtà gli assassini definitivi più sono colpevoli più ci sollecitano, tutti tesi a capire come potrà mai divincolarsi dagli «indizi convergenti», da prove e sentenze. Riuscirà a ribaltare un destino segnato? Tempo fa ci avevano provato pubblicamente anche Rosa e Olindo e, credo, siano ancora in carcere. L'elenco è davvero sterminato di quanti gridano al complotto o all'errore. I più lo fanno per trattenere a sé almeno i parenti, dopo aver perso dignità e, soprattutto, libertà.

 

alberto stasi parla alle iene 2

La riflessione è semplice: meglio un parente in cella per un errore giudiziario che per aver ammazzato qualcuno. È quello che devono pensare i figli di Roberta Ragusa che ancora scrivono e amano il loro papà Antonio Logli, anche dopo la condanna definitiva per aver ammazzato la loro mamma. Ed è lo stesso pensiero che anima i parenti di Massimo Bossetti, il muratore all'ergastolo dopo aver tolto la vita all'adolescente Yara Gambirasio. Tutti questi assassini li ricordiamo e cerchiamo di decifrarli per quell'illusione rassicurante che ci porta a cercare logicità negli istinti più primordiali dell'uomo.

 

È sempre una lotta impari perché il male è un sole nero che irradia tenebre e non luce. Chi uccide può benissimo andare a un Mc Donald's come appunto Rosa e Olindo, dopo aver tagliato la gola al povero Youssef di soli due anni e poi indossare i panni del dotto giurista che evidenzia incongruità di una sentenza ad oggi inattaccabile.

alberto stasi parla alle iene 16

 

Chi uccide può fare il verso a carabinieri laureati che raccolgono al microscopio micro tasselli di un mosaico con lenti e strumenti fino al secolo scorso impensabili. È proprio grazie ai continui sviluppi delle scienze forensi e investigative che possiamo mandare in carcere persone che nel secolo scorso l'avrebbero fatta franca. In fondo, quindi, dobbiamo rincuorarci, la nostra democrazia è tale che questi omicidi trovano microfoni accesi e possibilità di dire la loro, com' è giusto che sia ma per scardinare un processo ci vuole ben altro. Ci vuole l'innocenza ed è un bene non negoziabile.

alberto stasi parla alle iene 14alberto stasi parla alle iene 4alberto stasi parla alle iene 8alberto stasi parla alle iene 6alberto stasi alle ienealberto stasi parla alle iene 13lo speciale delle iene su garlasco alberto stasi parla alle iene 1alberto stasi parla alle iene 10alberto stasi parla alle iene 11alberto stasi parla alle iene 12alberto stasi parla alle iene 15

Ultimi Dagoreport

forza italia marina pier silvio berlusconi antonio tajani martusciello barelli gianni letta gasparri

DAGOREPORT - SE IN FORZA ITALIA IL MALCONTENTO SI TAGLIA A FETTE, L’IRRITAZIONE DI MARINA E PIER SILVIO È ARRIVATA ALLE STELLE: IL PARTITO È DIVENTATO ORMAI UN FEUDO DOMINATO DAL QUARTETTO  DA TAJANI-BARELLI-MARTUSCIELLO-GASPARRI - DOPO AVER SPADRONEGGIATO IN LUNGO E IN LARGO, NELLA SCELTA DEL GIUDICE COSTITUZIONALE ALLA CONSULTA È ARRIVATA UNA PESANTE SCONFITTA PER TAJANI - È DA TEMPO CHE LA FAMIGLIA BERLUSCONI NON SA DOVE SBATTERE LA TESTA PER RIUSCIRE A SCOVARE UN SOSTITUTO AL 70ENNE CIOCIARO, RIDOTTO IN UN BURATTINO NELLE MANI DI GIORGIA MELONI, CHE È RIUSCITA AD ANESTETIZZARLO CON LA PROMESSA DI FARE DI LUI IL CANDIDATO NEL 2029 ALLA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA (CIAO CORE!) - OLTRE AL PARTITO E ALLA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE CON IMPERDONABILE RITARDO COGNITIVO HA COMPRESO CHE IL GOVERNO NON È UN’ALLEANZA MA UN MONOCOLORE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OCCORRE AGGIUNGERE UN ALTRO ‘’NEMICO’’ DI TAJANI: L‘89ENNE GIANNI LETTA. NELLA SUA AFFANNOSA (E FALLITA) BATTAGLIA PER PORTARE ALLA PRESIDENZA DELLA RAI LA SUA PROTETTA SIMONA AGNES, TAJANI E I SUOI COMPARI NON SI SONO SPESI, SE NON A PAROLE...

donald trump giorgia meloni almasri husam el gomati osama njeem almasri giovanni caravelli

DAGOREPORT - SERVIZI E SERVIZIETTI: IL CASO ALMASRI E' UN “ATTACCO POLITICO” ALLA TRUMPIANA MELONI? - COME È POSSIBILE CHE UN DISSIDENTE LIBICO, HUSAM EL-GOMATI, PUBBLICHI SU TELEGRAM DOCUMENTI E NOTIZIE DEI RAPPORTI SEGRETI TRA LA MILIZIA LIBICA DI ALMASRI E L'INTELLIGENCE ITALIANA, SQUADERNANDO IL PASSAPORTO DEL CAPO DELL’AISE, CARAVELLI? - CHI VUOLE SPUTTANARE L'AISE E DESTABILIZZARE IL GOVERNO MELONI POSTANDO SUI SOCIAL LA FOTO DEL TRIONFALE RITORNO A TRIPOLI DI ALMASRI CON ALLE SPALLE L'AEREO DELL'AISE CON BANDIERA ITALIANA ? - CHE COINCIDENZA! IL TUTTO AVVIENE DOPO CHE TRUMP HA DECAPITATO L'INTELLIGENCE DI CIA E FBI. UNA VOLTA GETTATI NEL CESSO GLI SPIONI DELL'ERA OBAMA-BIDEN, E' INIZIATO UN REGOLAMENTO DI CONTI CON I PAESI GUIDATI DA LEADER CHE TIFANO TRUMP? - VIDEO

guerra ucraina vladimir putin donald trump ali khamenei xi jinping volodymyr zelensky

DAGOREPORT – IN UN MESE, TRUMP HA MACIULLATO L’ORDINE MONDIALE: RIABILITATO PUTIN, ISOLATA LA CINA - CINQUE PREVISIONI CHE NON SI SONO AVVERATE SULL’UCRAINA CON L'ARRIVO DEL NUOVO INQUILINO DELLA CASA BIANCA: 1) MARK RUTTE, SEGRETARIO GENERALE DELLA NATO: “KIEV ENTRERÀ NELLA NATO, È UN PROCESSO IRREVERSIBILE”. ORA ANCHE ZELENSKY PARLA DI PIANO B – 2) NON SI FA LA PACE SENZA LA CINA. FALSO: TRUMP ALZA LA CORNETTA E PUTIN LO ASPETTA – 3) XI JINPING: “L’AMICIZIA CON LA RUSSIA È SENZA LIMITI” (MANCO PER IL GAS) – 4) L’IRAN S’ATTACCA AL DRONE: LA RUSSIA L'HA MOLLATA – 5) L’EUROPA, SOLITO SPETTATORE PAGANTE CHE NON CONTA UN CAZZO

giuseppe conte maria alessandra sandulli giorgia meloni matteo salvini giancarlo giorgetti corte costituzionale consulta

DAGOREPORT – IL VERTICE DI MAGGIORANZA DI IERI HA PARTORITO IL TOPOLINO DELLA CONSULTA: L’UNICO RISULTATO È STATA LA NOMINA DEI QUATTRO GIUDICI COSTITUZIONALI. A SBLOCCARE LO STALLO È STATO GIUSEPPE CONTE, CHE HA MESSO IL CAPPELLO SUL NOME “TECNICO”, MARIA ALESSANDRA SANDULLI – SUGLI ALTRI DOSSIER, MELONI, SALVINI E TAJANI CONTINUANO A SCAZZARE: SULLA ROTTAMAZIONE DELLE CARTELLE NON CI SONO I SOLDI. LA RIFORMA DEI MEDICI DI FAMIGLIA È OSTEGGIATA DA FORZA ITALIA. E IL TERZO MANDATO È KRYPTONITE PER LA DUCETTA, CHE VUOLE “RIEQUILIBRARE” LE FORZE A LIVELLO LOCALE E SOGNA DI PAPPARSI VENETO E MILANO…

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – QUANTO DURERA' LA STRATEGIA DEL SILENZIO DI GIORGIA MELONI? SI PRESENTERÀ IN AULA PER LA MOZIONE DI SFIDUCIA A CARLO NORDIO O DISERTERÀ COME HA FATTO CON LA SANTANCHÈ? MENTRE LA PREMIER SI ECLISSA, SALVINI È IPERATTIVO: VOLA PRIMA A MADRID PER INTERVENIRE ALL’INTERNAZIONALE DEI NAZI-SOVRANISTI E POI A TEL AVIV PER UNA FOTO CON NETANYAHU – GLI OTOLITI DELLA SORA GIORGIA BALLANO LA RUMBA PER LE MOLTE BEGHE GIUDIZIARIE: DA SANTANCHÈ A DELMASTRO PASSANDO PER NORDIO E ALMASRI…