alberto maggi bernadette soubirous

“BERNADETTE ERA PREPOTENTE E PERMALOSA” – A “OGGI” IL TEOLOGO ALBERTO MAGGI SMONTA L’IMMAGINE DELLA 14ENNE CHE NEL 1858 VIDE LA MADONNA A LOURDES: “ERA UNA SANTA IMPERFETTA, CAPARBIA. TIENE LA FIASCHETTA DI VINO NELL’ARMADIETTO, GUSTA IL TABACCO DELLA SUA TABACCHIERA. LA VITA RELIGIOSA NON LE SI ADDICEVA, ERA UNO SPIRITO LIBERO. LEI SCOPRIVA LA SUA FEMMINILITÀ, SI METTEVA UNA STECCA NEL BUSTO PER VALORIZZARE IL SENO, LA GONNA A CRINOLINA PROIBITA DAI PRETI E…”

Anticipazioni da "Oggi"

 

bernadette soubirous 7

La vera storia di Bernadette Soubirous, che a 14 anni, nel 1858 vede la Madonna nella grotta di Massabiele, alle porte di Lourdes, la racconta a OGGI (sul numero in edicola da domani) padre Alberto Maggi, teologo, religioso dell’Ordine dei Servi di Maria. E di Bernadette, diventata prima suora e poi canonizzata nel 1933, fa un ritratto che va oltre l’aureola. «La sua santità è indiscutibile. Bernadette incarna le Beatitudini: somiglia ai poveri in spirito come ai perseguitati per le umiliazioni che ha subito in convento», dice padre Maggi.

 

«Ma questo non esclude i suoi difetti: è prepotente, permalosa, caparbia, ingenuotta, e all’occorrenza furba… E non corrisponde al modello della pastorella che ha visto la Madonna e alla giovane devota perennemente in preghiera. No, lei chiede se in convento può giocare a saltar la corda, tiene la fiaschetta di vino nell’armadietto, gusta il tabacco della sua tabacchiera». 

bernadette soubirous 3

 

Padre Alberto Maggi ha studiato la storia di Bernadette, passando dall’infanzia alla famiglia (il padre finisce in prigione per furto), dalle 18 apparizioni alle lettere clandestine e affettuose che lei manda all’abbé Charles Bouin, ai maltrattamenti ricevuti in convento. E ha raccolto i suoi studi nel libro Bernadette - La vera storia di una santa imperfetta (in uscita in questi giorni per Garzanti).

 

alberto maggi

Rivela padre Albero Maggi: «La vita religiosa non si addiceva a Bernadette, che era uno spirito libero. Lei scopriva la sua femminilità, si metteva una stecca nel busto per valorizzare il seno, la gonna a crinolina proibita dai preti». 

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