nicola gildi domenico silvestro

HA RAGIONE PAPA FRANCESCO: "NELLA CHIESA C'E' TROPPA FROCIAGGINE" - IL FRATE FRANCESCANO NICOLA GILDI, 55 ANNI, AVREBBE COSTRETTO UN 38ENNE TUNISINO E UN SUO AMICO A FARE SESSO CON LUI E ORGANIZZARE DELLE AMMUCCHIATE CON ALTRI RAGAZZI, IN CAMBIO DI CIBO, SIGARETTE E DELL’ASSISTENZA SOCIALE DI CUI AVEVANO BISOGNO PER TIRARE AVANTI - IL RELIGIOSO PORCELLINO E IL 38ENNE SI ERANO CONOSCIUTI NEL 2016 SU UN APP DI INCONTRI: QUANDO IL FRATE VIENE TRASFERITO AD AFRAGOLA NEL 2019 ASSUME I SUOI DUE "TOYBOY". LÌ I RAGAZZI VENGONO VIOLENTATI ANCHE DAL PARROCO DOMENICO SILVESTRO -GILDI AVREBBE COMMISSIONATO IL FURTO DEI CELLULARI DELLE VITTIME PER FAR SPARIRE LE PROVE...

1-IL FRATE MANDANTE DI UNA RAPINA PER RECUPERARE I VIDEO CON GLI ABUSI

Estratto dell'articolo di Dario Del Porto per “La Repubblica”

 

Nicola Gildi

Sembrava solo una rapina, ma era l’inizio di un’altra storia. «Quel frate mi ricattava», ha messo a verbale un tunisino di 38 anni dopo essere stato aggredito da due malviventi armati di coltello e mazza da baseball il 26 aprile scorso nella casa condivisa con un amico italiano ad Afragola, in provincia di Napoli. Un colpo apparso subito anomalo, perché i banditi cercavano solo i telefoni cellulari delle vittime.

 

Indagando su questo episodio, i carabinieri coordinati dal pm Cesare Sirignano, della Procura di Napoli Nord diretta da Maria Antonietta Troncone con la vice Maria Di Mauro, ricostruiscono una «vicenda inquietante e particolarmente grave di violenze sessuali riconducibili ad alcuni preti di monasteri in provincia di Napoli e Caserta»: la definisce così il giudice che ha disposto il carcere per sei persone. Due sono religiosi: il frate francescano Nicola Gildi, 55 anni, e don Domenico Silvestro, di 51 anni, parroco della chiesa di Sant’Antonio ad Afragola.

 

Domenico Silvestro

Entrambi devono difendersi dall’accusa di violenza sessuale, ma frate Gildi è indagato anche come presunto mandante di quella strana rapina. L’obiettivo era far sparire tracce compromettenti dai cellulari delle vittime. Il tunisino però reagisce, mette in salvo il suo dispositivo e lo consegna ai carabinieri. Nella memoria del telefono, gli inquirenti trovano sms e chat con don Silvestro. Poi il 38enne decide di parlare.

 

Racconta di essere stato costretto insieme all’amico ad avere rapporti sessuali con frate Gildi e, anni dopo, anche con il parroco Silvestro, in cambio di cibo, sigarette e dell’assistenza sociale di cui avevano bisogno per tirare avanti. […] Don Silvestro è stato immediatamente sospeso dall’arcivescovo di Napoli, monsignor Domenico Battaglia, che esprime fiducia nella giustizia come il ministro provinciale dei frati minori, Carlo Maria d’Amodio.

 

In cella sono finiti anche due ventenni, presunti autori materiali della rapina, e due imprenditori di Afragola che, su richiesta di frate Gildi, avrebbero organizzato il colpo. […] Il 38enne dice di aver conosciuto Gildi nel 2016 su una chat di incontri. Il religioso lo avrebbe costretto anche a organizzare incontri di gruppo con altri ragazzi, pagati dal tunisino circa 50 euro alla volta, «perché altrimenti non mi avrebbe aiutato con il cibo e l’assicurazione».

 

PRETE ABUSI SESSUALI

La vittima parla di «orge» nelle quali sarebbe stato coinvolto insieme all’amico con la minaccia di «toglierci l’aiuto che ricevevamo». Nel 2019, quando frate Gildi viene trasferito ad Afragola, presso la Basilica di Sant’Antonio, porta con sé i due giovani che vengono impiegati per piccoli lavori in chiesa e sarebbero stati indotti ad avere rapporti sessuali anche con il parroco Domenico Silvestro. A febbraio 2024 però le vittime si rivolgono a un avvocato per chiedere il pagamento delle prestazioni lavorative eseguite presso i monasteri.

 

Nella lettera, il legale fa riferimento ai presunti rapporti sessuali imposti alle vittime in cambio di assistenza. Tra marzo e aprile, frate Gildi appare preoccupato. [...]

 

2-I DUE FRATI MANDANTI DELLA RAPINA PER COPRIRE I LORO ABUSI SESSUALI

Fulvio Bufi per il “Corriere della Sera”

 

PRETE ABUSI SESSUALI

Una strana rapina per portare via i cellulari a due ragazzi, con tanto di incursione a casa loro, ha fatto emergere una storia di presunti abusi sessuali e ricatti che ha portato all’incriminazione e all’arresto di sei persone tra le quali due frati della basilica di Sant’Antonio di Afragola accusati degli abusi sessuali e di aver commissionato la rapina.

La storia emerge poco più di tre mesi fa, ma comincia molto prima.

 

Verso la fine di aprile due ragazzi che vivono facendo piccoli lavori nella basilica e ricevendo dai frati qualche euro e generi di prima necessità, si presentano dai carabinieri di Afragola per denunciare che due uomini, armati di un coltello e di una mazza da baseball, hanno sfondato la porta della loro abitazione e hanno cercato di portare via i loro cellulari.

 

ragazzo vittima di violenza sessuale

Solo quelli, senza nemmeno prestare attenzione ad alcune banconote bene in vista su un mobile. Uno dei ragazzi consegna il telefonino, l’altro reagisce, si azzuffa con i rapinatori, resta ferito ma difende il suo cellulare finché quelli non rinunciano e se ne vanno. Anzi, li insegue pure e lancia un soprammobile contro l’auto con la quale i due si allontanano e spacca un vetro.

 

[...] Successivamente, stando a quanto l’autore della denuncia ha dichiarato, Gildi gli avrebbe chiesto di trovare altri ragazzi per organizzare incontri sessuali di gruppo. «Avveniva circa una volta al mese. Io li organizzavo perché altrimenti non mi avrebbe aiutato. Mi ricattava», ha messo a verbale il ragazzo.

UOMO VITTIMA DI VIOLENZA SESSUALE

 

Aggiungendo che gli altri partecipanti ricevevano 50 euro a testa e che anche il suo amico che lavorava con lui, e con il quale ha poi subito la rapina, era costretto ad avere rapporti sessuali con il frate. [...] Nel corso delle indagini è stato ascoltato anche un ex francescano che avrebbe ammesso di essere a conoscenza degli abusi sessuali perché uno dei ragazzi si sarebbe confidato con lui.

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