ponza rissa

L'EVOLUZIONE DELLO STALKING: LE SPEDIZIONI PUNITIVE DEGLI EX - NELL'ISOLA DI PONZA È ANDATO IN SCENA UN RAID VIOLENTO CONTRO IL NUOVO FIDANZATO DI UNA DONNA, ORCHESTRATO DALL'EX COMPAGNO DI LEI, CHE NON ACCETTAVA LA SEPARAZIONE - ALL'AGGRESSIONE HA PARTECIPATO PURE IL FIGLIO DELLA COPPIA, CHE PARTEGGIA PER IL PADRE - LA VITTIMA MOSTRA LE FOTO: "SONO VIVO PER MIRACOLO. LUI HA IL BRACCIALETTO ELETTRONICO, EPPURE…" - VIDEO

Vittorio Buongiorno e Sandro Gionti per “Il Messaggero

 

rissa a ponza

«Non è vero, non è vero. Basta, Basta». Le grida risuonano nella tarda serata di sabato a Ponza, a Cavatelle, non lontano da Le Forna, lungo la strada che attraversa l'isola. È lì che l'auto su cui viaggiano un agente immobiliare, la sua compagna e un amico della coppia viene bloccata. È un agguato che temevano, tant'è che stanno riprendendo tutto con il telefonino.

 

Torniamo indietro di qualche ora. La coppia è a cena con altri amici a Punta Incenso. Vedono strani movimenti fuori dal locale. Da mesi sono vittime di minacce e aggressioni da parte dell'ex compagno della donna, tant'è che in tasca hanno due dispositivi gps che si mettono a suonare tutte le volte che il braccialetto elettronico che l'uomo porta al polso si avvicina troppo.

 

rissa a ponza

Ma l'altra sera non suona. Però sono preoccupati. Anche perché per tornare a casa devono passare vicino alla casa dell'ex della donna. Per questo hanno la telecamera degli smartphone accesa.

 

All'improvviso vengono attaccati. Ma, sorpresa, è un ragazzino a sbucare tra le auto e a colpire violentemente il vetro della vettura con il casco. L'uomo al volante scende urlando, ma viene raggiunto da altre persone che cominciano a spintonarlo. La sua compagna urla. Poi inizia il pestaggio.

 

Solo a quel punto - stando al racconto dei testimoni - arriva anche l'ex della donna. Secondo la denuncia presentata più tardi dalla vittima anche l'uomo con il braccialetto elettronico si dà da fare con i pugni.

la rissa a ponza 3

 

Il video che riprende l'aggressione è crudo. La vittima viene pestata brutalmente. Pugni in faccia e nello stomaco. Viene sbattuto sul cofano di un'auto. Poi afferrato per la felpa e trascinato sull'asfalto.

 

Il traffico è bloccato. C'è gente che riprende la scena con i telefonini, altri chiamano i carabinieri, altri ancora il 118. Quando a Le Forna arrivano i sanitari l'uomo pestato viene soccorso e caricato sull'ambulanza. È lì che scatta un selfie e altre foto per testimoniare come è ridotto e cosa ha dovuto subire. «Basta, non voglio più tacere» dice concitato. «Tutti devono sapere».

 

Poi scrive su Fb: «Questa notte sono vivo per miracolo, la legge ha permesso che su un'isola di 7 km questo soggetto faccia la vita liberamente con un braccialetto elettronico dopo un divieto di dimora a Ponza e io con un dispositivo elettronico che suona ogni qualvolta lui si avvicina a me. In pratica suona sempre».

 

la rissa a ponza 2

I carabinieri quando arrivano a Le Forna per prima cosa arrestano l'ex della donna perché ha violato il divieto di avvicinamento e lo portano ai domiciliari. Quanto all'aggressione è oggetto di indagine. I presunti aggressori si difendono dicendo che sono intervenuti solo per difendere il ragazzino.

 

Già, il ragazzino. Quello che ha sferrato il colpo con il casco. Ha 16 anni, è il figlio della donna e parteggia per il padre. Una storia complicata. Primo perché il presunto aggressore si è rifatto una vita, ha un'altra compagna.

 

Secondo perché la sua famiglia a Ponza è molto conosciuta, ha delle attività e un parente con un ruolo nell'amministrazione comunale che sta per ultimare la consiliatura. A giugno sull'isola infatti si torna a votare per eleggere il sindaco.

 

la rissa a ponza 1

Di questa storia si parlerà molto. Più che un pestaggio ha i caratteri di una spedizione punitiva e stavolta chi ha partecipato all'aggressione rischia grosso. Tra l'altro, racconta un parente, l'uomo mesi fa era riuscito a convertire il divieto di dimora sull'isola proprio per i suoi doveri di padre. Ora l'aggressione rimette tutto in discussione.

 

Spedizione punitiva a Ponza 2Spedizione punitiva a Ponza 4Spedizione punitiva a Ponza 3Spedizione punitiva a Ponza

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…