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ORMAI SIAMO ALLO SDOGANAMENTO DELL’IGNORANZA - FILIPPO FACCI: “LA CULTURA NON RAPPRESENTA PIÙ UNO STATUS: TANTOMENO LEGGERE LIBRI O VEDERE CERTI FILM O SPETTACOLI TEATRALI. CARLOS ALCARAZ, TENNISTA SPAGNOLO 19ENNE, ALLA STAMPA HA DETTO: ‘NON LEGGO LIBRI’. NON PER MANCANZA DI TEMPO, NON LI LEGGE E BASTA. E LO DICE. PASSARE PER UNO CHE ‘NON LEGGE LIBRI’ NON È UN PROBLEMA. MENTRE BEBE VIO IN UN’INTERVISTA HA DETTO CHE BERNARDO BERTOLUCCI…”
Filippo Facci per “Libero Quotidiano”
Mi impressiona lo sdoganamento dell’ignoranza. Sappiamo che la cultura non rappresenta più uno status: tantomeno leggere libri o vedere certi film o spettacoli teatrali. È normale, perché la carta e i cinema e i teatri sono strumenti non interattivi, ergo non possono stare nella traiettoria di ciò che è interconnesso e di cui oggi si fruisce con tempi e modi diversi. Verdersi tre ore di film non rende migliori rispetto al vedersi quattro puntate filate di un serial tv.
È cambiata la capacità di percezione, ma è sempre successo. La plebe, ai tempi di Mozart, non trovava lunghe delle opere musicali che duravano cinque ore: mentre oggi, dopo mezz'ora, un ragazzino si butterebbe dai loggioni.
Mi impressiona altro. Carlos Alcaraz, tennista spagnolo 19enne, alla Stampa ha detto: «Non leggo libri». Non per mancanza di tempo, non li legge e basta. E lo dice. Passare per uno che «non legge libri» non è un problema.
Bebe Bio, 25enne, onnipresente schermitrice paralimpica, a Repubblica ha detto che era vicina di casa di Bernardo Bertolucci, il regista, «ma non avevo idea di chi fosse, andavo a casa sua, vedevo gli Oscar ma pensavo fossero finti». Mi impressiona che l'abbia raccontato. In un'intervista. E prima che, fra tre giorni, vada a sfilare a Cannes per il festival del cinema.