NON CONVIENE FARE UNO SCOOP – UNA GIORNALISTA DEL MATTINO DI PADOVA VIENE INDAGATA PER AVER FAVORITO LA MAFIA – AVEVA PUBBLICATO UNA FOTO DI SALVUCCIO RIINA OTTENUTA DA UNA GOLA PROFONDA DEI CARABINIERI, CHE STAVANO INDAGANDO SULLA VITA ALLEGRA DEL FIGLIO DI TOTÒ – L’IMMAGINE ERA STATA SCATTATA NEL 2013 E IL QUOTIDIANO VENETO L’HA PUBBLICATA QUATTRO ANNI DOPO – PER LA PROCURA È STATO VIOLATO IL SEGRETO ISTRUTTORIO E…
Estratto dell’articolo di Corrado Zunino per "la Repubblica"
(..)È una storia di quasi cinque anni fa, 27 settembre 2013. Con i carabinieri del nucleo radiomobile che si appostano dall' altra parte di Piazzetta Buonarroti e inquadrano i clienti di un noto bar. Seduto sul dehor c' è il figlio di Toto Riina, Giuseppe Salvatore detto Salvuccio, sorvegliato speciale al Nord dopo otto anni e dieci mesi trascorsi in galera. Riina junior è in compagnia di due pregiudicati per mafia.
Dovrebbe essere a casa a quell' ora, dicono le restrizioni: sta reiterando un reato. I carabinieri in borghese scattano foto: viene aperto un fascicolo, trasmesso presto alla Direzione antimafia di Venezia.
Per quattro anni la procura di Venezia e i carabinieri di Padova indagheranno in silenzio: Salvuccio, si scopre, organizza in salotto festini con la cocaina, preleva escort in aeroporto con l' auto a disposizione ( cosa vietata). E mantiene rapporti a distanza con i mafiosi di Corleone.
La cronista giudiziaria del Mattino di Padova, Cristina Genesin, all' inizio del febbraio 2017 scopre la storia e l' appostamento, ottiene uno scatto. Il 3 febbraio 2017, e poi ancora il 4, il giornale pubblica l' evidente notizia: " Gli incontri proibiti di Salvuccio a Padova", titola il primo giorno.
(…) Sedici mesi dopo, cioè martedì scorso, il giornale viene perquisito. Dalla prima mattina alle sette di sera, otto finanzieri del Gico. All' autrice del colpo giornalistico, privata a casa di due smartphone e in redazione del computer e diverse carte, viene notificata una contestazione pesante: " Violazione del segreto istruttorio con l' aggravante dell' aver commesso il fatto al fine di agevolare l' attività di soggetti appartenenti all' associazione di tipo mafioso".
Avrebbe, sostiene la procura di Venezia autrice del decreto di perquisizione, rovinato un' indagine lunga quattro anni: « Consentiva a Riina di apprendere che a suo carico erano state svolte indagini inducendolo a modificare i suoi comportamenti». Si apre, da martedì, la caccia alla fonte della cronista.
Per omesso controllo il pm Fabrizio Celenza indaga anche il direttore del Mattino di Padova, Paolo Possamai, e il condirettore Paolo Cagnan.
(…)« Un episodio grave, di intimidazione e limitazione della libertà a una cronista che nient' altro ha fatto se non il proprio lavoro», scrive il Comitato di redazione dei giornali veneti. (…) Salvuccio Riina, nel frattempo, è stato trasferito in una casa- lavoro a Vasto, Abruzzo. «Non aveva assolutamente mutato indole e comportamento».
salvo riina a porta a porta da bruno vespa 6salvo riinagiuseppe salvatore riina salvo riina e felice cavallarosalvo riina salvo riina a porta a porta da bruno vespa 5salvo riina a porta a porta da bruno vespa 1salvo riina