A BABBO MORTO – UN UOMO DOVRÀ RISARCIRE IL FIGLIO PER LA SOFFERENZA CHE LA SUA ASSENZA GLI HA CAUSATO – SI ERA TRASFERITO IN GERMANIA, AVEVA DECISO DI NON OCCUPARSI PIÙ DI LUI, L’AVEVA VISTO SOLO 11 VOLTE IN 11 ANNI E NON VERSAVA ALL’EX MOGLIE IL MANTENIMENTO. ECCO QUANTO DOVRÀ PAGARE SECONDO IL TRIBUNALE DI …
Ha visto suo figlio solo undici volte in undici anni e gli telefonava solo di tanto in tanto. L’uomo, un ex calciatore, dopo il divorzio, si è trasferito in Germania e ha scelto di non occuparsi più del figlio e di non versare all’ex moglie la somma mensile di mantenimento che era stata decretata dal Tribunale di Napoli. A causa di questo suo comportamento, il bambino ha sofferto e ha sviluppato un carattere molto fragile.
Il giudice ha così deciso di sanzionare l’uomo, obbligandolo a raddoppiare la somma dovuta, per un ammontare di 28.354 euro. Il padre del ragazzo, che ora ha 15 anni, dovrà anche risarcire il figlio per la sofferenza che gli ha provocato abbandonandolo, quantificata in 100 euro al mese, per un totale di 13.200 euro.
Il figlio, secondo la madre e come riporta il Corriere della Sera, ha sofferto moltissimo: “Comunica ad amici di famiglia, alla madre ed ai parenti più prossimi che si sente privo di una parte di sé, che non ha piacere di vivere e talvolta ha realizzato comportamenti distruttivi verso sé stesso, le proprie cose o gli altri, assume comportamenti caratterizzati da grande fragilità caratteriale: non riesce a fare scelte, anche quelle più semplici della vita di tutti i giorni, delega la madre per ogni circostanza e sostanzialmente la adopera per sopperire alle sue insufficienze caratteriali”.
”Sul piano giuridico”, spiega l’avvocato Ciro Renino che assiste la madre del ragazzo, “la sentenza riveste particolare rilievo tecnico, poiché è sempre arduo, in questi casi, determinare l’entità del danno morale”.
E aggiunge che decisione costituisce anche un precedente: “Soprattutto con riguardo al mancato pagamento del mantenimento la sentenza costituisce un precedente per i genitori inadempienti, che rischiano di dover sottostare ai rigori di una condanna penale ed al sostanziale raddoppio dell’importo da loro dovuto”.