roberto ilaria salis

IL PADRE DI ILARIA SALIS SPIEGA PERCHÉ NON ERANO MAI STATI CHIESTI I DOMICILIARI IN UNGHERIA PER LA FIGLIA: “AVREBBE SIGNIFICATO RISCHIARE DI TROVARE I NAZISTI CON LE SPRANGHE CHE CI ASPETTAVANO ALL’USCIO DI CASA. NON CI SEMBRAVA UNA GRANDE IDEA. ORA MI AUGURO CHE, ATTRAVERSO I SERVIZI SEGRETI E LE RETI DIPLOMATICHE, NORDIO E TAJANI POSSANO GARANTIRE CHE LA RICHIESTA DEGLI ARRESTI DOMICILIARI IN UNGHERIA SIA ESENTE DA QUALSIASI PERICOLO”

Estratti da open.online

 

ROBERTO E ILARIA SALIS

«Siamo terrorizzati dall’ambiente che circonda nostra figlia sin dal momento dell’arresto». Roberto Salis torna a parlare di sua figlia Ilaria, in carcere da un anno in Ungheria con l’accusa di aver aggredito due militanti di estrema destra.

 

Durante un intervento su Newzgen, il canale di Alanews, il padre della 39enne fa sapere di non avere mai preso in considerazione i domiciliari nel Paese perché «avrebbe significato, per me e per mia moglie, prendere domicilio a Budapest con il rischio di andare a fare spesa e incontrare i nazisti con le spranghe che ci aspettavano all’uscio di casa. Non ci sembrava una grande idea», confida.

 

ILARIA SALIS

Il cambio di strategia, ovvero la scelta di chiedere i domiciliari in Ungheria, era stata annunciata pochi giorni fa. Una decisione, aveva spiegato Salis, presa «visto che da più parti» era arrivata la richiesta di fare istanza. «Adesso, però, ci sono due ministri che hanno detto che questa è la scelta giusta – continua il padre di Ilaria Salis nell’intervista sul canale di Alanews -. Mi auguro che, attraverso i servizi segreti e le reti diplomatiche, possano garantire che la richiesta degli arresti domiciliari in Ungheria sia esente da qualsiasi rischio e pericolo».

 

ILARIA SALIS

Nei giorni scorsi il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, aveva attaccato i genitori della 39enne milanese accusandoli di «aver perso troppo tempo» poiché «se avessero chiesto da subito gli arresti domiciliari in Ungheria, tutto questo forse non sarebbe accaduto». Tempestiva era stata la replica di Roberto Salis che aveva riferito di preferire «un atteggiamento diverso dal ministro», ovvero quello di chiedere «di controllare bene i fatti e di controllare certe dichiarazioni, che su mia moglie sono state devastanti».

ROBERTO SALIS PADRE DI ILARIA SALIS

 

 

 

Nel frattempo, sua figlia Ilaria è ancora in attesa di giudizio ma le condizioni in carcere sembrano essere migliorate. «Mi ha detto che ieri hanno iniziato ad imbiancare la sua cella con interventi di ristrutturazione delle docce. È incredibile che questo sia accaduto solo dopo il caos mediatico che si è scatenato. Non dimentichiamoci che in Ungheria esistono una ventina di casi analoghi di cui nessuno parla», ha detto Salis che ha inoltre sottolineato come la prossima udienza sia «stata anticipata di due mesi: al prossimo 28 marzo

ROBERTO SALISILARIA SALIS

 

ROBERTO SALIS PADRE DI ILARIA SALIS

(...)

ILARIA SALIS

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…

trump musk xi

DAGOREPORT – DONALD TRUMP HA IN CANNA DUE ORDINI ESECUTIVI BOMBASTICI, CHE FIRMERÀ IL GIORNO DOPO L’INAUGURAZIONE: IL PRIMO INAUGURERÀ LA DEPORTAZIONE DI 9,5 MILIONI DI IMMIGRATI. MA IL SECONDO È ANCORA PIÙ BOMBASTICO: L’IMPOSIZIONE DEI DAZI SUI PRODOTTI CINESI - UN CLASSICO TRUMPIANO: DARE UNA RANDELLATA E POI COSTRINGERE L’INTERLOCUTORE A TRATTARE DA UNA POSIZIONE DI DEBOLEZZA. MA COME REAGIRÀ XI JINPING? CHISSÀ CHE AL DRAGONE NON VENGA IN MENTE DI CHIUDERE, PER LA GIOIA DI ELON MUSK, LE MEGAFABBRICHE DI TESLA A SHANGHAI…

salvini romeo

DAGOREPORT - CHI L'AVREBBE MAI DETTO: MASSIMILIANO ROMEO È IL PROTAGONISTA INDISCUSSO DELLA LEGA DI FINE 2024 - EX FEDELISSIMO DEL “CAPITONE”, È STATO L’UNICO A ESPORSI CONTRO IL SEGRETARIO, E OTTENERE LA LEADERSHIP IN LOMBARDIA – DOPO LA SUA SFIDA VINTA, ANCHE FEDRIGA È USCITO ALLO SCOPERTO CANNONEGGIANDO CONTRO L’EVENTUALE RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE - CHE SUCCEDERÀ AL CONGRESSO? NIENTE: SALVINI HA IN MANO LA MAGGIORANZA DEI DELEGATI, E L’ASSEMBLEA AVRÀ CARATTERE PROGRAMMATICO. MA LA DISSIDENZA CRESCE…