cane orecchie tagliate

CHE PADRONE CANE – È STATO CONDANNATO A 4 MESI DI RECLUSIONE IL ROMANO CHE AVEVA FATTO TAGLIARE LE ORECCHIE AL SUO AMERICAN STAFFORDSHIRE PER MOTIVI ESTETICI: L’UOMO, PUR DI AVERE MAGGIORI CHANCE DI FAR AMMETTERE IL SUO CANE A UN CONCORSO DI BELLEZZA, AVEVA PRESENTATO UN CERTIFICATO VETERINARIO FASULLO CHE GIUSTIFICAVA LE MUTILAZIONI PER NON MEGLIO PRECISATI MOTIVI DI SALUTE DELL’ANIMALE…

Alessandro Vinci per "www.corriere.it"

 

cane orecchie tagliate 6

Aveva fatto tagliare le orecchie al suoAmerican Staffordshire soltanto per fini estetici, affinché avesse maggiori chance di essere ammesso a un concorso di bellezza. Ora ha patteggiato una condanna a quattro mesi di reclusione (oltre al pagamento delle spese processuali), in quanto la pratica – in passato legale – dal 2011 configura reato di maltrattamento di animali ai sensi dell’articolo 544 ter del codice penale. Accade a seguito di una denuncia delle guardie zoofile dell’ Oipa (Organizzazione internazionale protezione animali) di Roma, sporta al termine di una serie di controlli effettuati durante una manifestazione canina nell’ambito dell’operazione «Dirty Beauty».

 

cane orecchie tagliate 2

Un copione già visto negli ultimi mesi: «I molti controlli delle nostra guardie zoofile a livello nazionale hanno portato a oltre settanta denunce all’autorità giudiziaria, anche nei confronti di veterinari – ha raccontato Claudio Locuratolo, coordinatore provinciale delle guardie zoofile Oipa di Roma e provincia –. Questa è soltanto l’ennesima condanna ottenuta, siamo certi che ne arriveranno molte altre».

 

Oipa: «Pratica incivile e fuorilegge»

cane orecchie tagliate 1

Dalle indagini è inoltre emerso che il proprietario del cane aveva addirittura presentato un certificato veterinario fasullo che giustificava le mutilazioni per non meglio precisati motivi di salute dell’animale.

 

«Le federazioni nazionali e internazionali per la cinofilia dovrebbero assumere posizioni più severe ed escludere dalle manifestazioni cani mutilati – aggiunge Locuratolo – e gli Ordini dei medici veterinari dovrebbero essere meno indulgenti nei confronti dei propri iscritti. Sono già fissate molte altre udienze per rinvii a giudizio a seguito delle indagini e denunce dell’Oipa, a Roma e in altre città. Auspichiamo che la prevenzione e la repressione pongano fine a questa pratica incivile e fuorilegge».

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Le pene previste

Oltre al taglio dei padiglioni auricolari – operazione nota come «conchectomia» –, l’articolo 544 ter del codice penale punisce anche quello della coda («caudotomia»). Pene previste: reclusione da tre a diciotto mesi o multa da 5 mila a 30 mila euro. Simili pratiche sono vietate anche dalla Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia del 13 novembre 1987, ratificata dall’Italia con la legge 201/2010.

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