carmelo lucchese

A PALERMO MAXI CONFISCA DA 150 MILIONI DI EURO A CARMELO LUCCHESE, “RE DEI SUPERMERCATI” - PER I PM, PUR ESSENDO INCENSURATO, L’IMPRENDITORE SAREBBE COLLUSO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA: “HA SEMPRE OPERATO SOTTO L'ALA PROTETTIVA DI COSA NOSTRA" - LUCCHESE È ACCUSATO DI ESSERSI RIVOLTO AI BOSS ANCHE PER LIBERARSI DI ALCUNI SOCI E SBARAGLIARE LA CONCORRENZA: NEL 2005, AVREBBE FATTO INCENDIARE UN SUPERMERCATO DI BAGHERIA CHE RISCHIAVA DI PORTARGLI VIA CLIENTI…

CARMELO LUCCHESE

(ANSA) - Maxi confisca di beni per un ammontare di circa 150 milioni di euro a Palermo e provincia ai danni di Carmelo Lucchese, 56 anni, imprenditore nel settore della grande distribuzione alimentare. Il provvedimento è della sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo su richiesta della Procura, Direzione Distrettuale Antimafia, ed è stato esrguito dai finanzieri del comando provinciale di Palermo.

 

La confisca riguarda la società Gamac Group srl, con sede legale a Milano, che gestisce 13 supermercati tra Palermo e provincia (Bagheria, Carini, Bolognetta, San Cipirello e Termini Imerese) che, era già stata affidata quando era scattato il sequestro ad un amministratore giudiziario, nominato dal tribunale, con il compito di garantire la continuità aziendale e mantenere i livelli occupazionali per preservare i diritti dei lavoratori, dei fornitori e della stessa utenza.

CARMELO LUCCHESE

 

Secondo le indagini della Dda sulla base degli accertamenti svolti dai militari del Gico del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo, Carmelo Lucchese, pur essendo incensurato, "sarebbe da ritenere - dicono gli investigatori - un imprenditore colluso alla criminalità organizzata, posto che il medesimo, seppure non organicamente inserito nell'organizzazione criminale, ha sempre operato sotto l'ala protettiva di Cosa Nostra".

 

Alla base delle indagini si sono anche le dichiarazioni rese da diversi collaboratori di giustizia, come Sergio Flamia, e uno degli ultimi pentiti, Filippo Bisconti, l'ex capo della famiglia di Belmonte Mezzagno. Una complessa ricostruzione ha consentito di evidenziare strutturati contatti con la famiglia mafiosa di Bagheria, e far emergere i vantaggi "imprenditoriali" di cui ha potuto beneficiare nel tempo. L'imprenditore, secondo quanto accertato dalle indagini, a Bagheria, non avrebbe mai pagato il pizzo.

 

CARMELO LUCCHESE

E grazie all'aiuto dei mafiosi bagheresi non avrebbe avuto aumenti sulla "tassa mafiosa" da versare in città per ogni punto vendita. Per il tribunale, non c'è prova che soldi di Cosa nostra siano finiti nelle società di Lucchese, ma l'imprenditore è accusato di essersi rivolto ai boss anche per liberarsi di alcuni soci e sbaragliare la concorrenza. Così Lucchese sarebbe riuscito a espandersi economicamente nel settore, acquisendo ulteriori attività commerciali. Scoraggiare la concorrenza anche con la violenza.

 

Nel 2005, avrebbe fatto addirittura incendiare un supermercato di Bagheria che rischiava di portargli via clienti. Attorno alle indagini su Provenzano c'è il capitolo più misterioso di tutta questa storia: è ancora Flamia a raccontare che un ex poliziotto della sezione Catturandi della squadra mobile di Palermo avrebbe passato notizie sulle inchieste a Lucchese, poi finite ai boss di Bagheria.

 

CARMELO LUCCHESE

"La moglie del poliziotto lavorava in uno dei supermercati", ha aggiunto il pentito. Per l'accusa, l'imprenditore è "soggetto socialmente pericoloso", avrebbe anche assunto parenti dei mafiosi, "quale riconoscimento - è l'accusa - del loro determinante intervento in momenti cruciali nel percorso di espansione commerciale". Oltre alla confisca delle aziende e delle quote sociali della Gamac Group srl sono stati affidati ad un amministratore giudiziario 7 immobili di cui una villa in zona Pagliarelli a Palermo; 61 rapporti bancari e 5 polizze assicurative; 16 autovetture, tra cui 2 Porsche Macan.

Ultimi Dagoreport

donald trump cowboy mondo in fiamme giorgia meloni friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT: IL LATO POSITIVO DEL MALE - LE FOLLIE DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HANNO FINALMENTE COSTRETTO GRAN PARTE DEI 27 PAESI DELL'UNIONE EUROPEA, UNA VOLTA PRIVI DELL'OMBRELLO MILITARE ED ECONOMICO DEGLI STATI UNITI, A FARLA FINITA CON L'AUSTERITY DEI CONTI E DI BUROCRATIZZARSI SU OGNI DECISIONE, RENDENDOSI INDIPENDENTI - GLI EFFETTI BENEFICI: LA GRAN BRETAGNA, ALLEATO STORICO DEGLI USA, HA MESSO DA PARTE LA BREXIT E SI E' RIAVVICINATA ALLA UE - LA GERMANIA DEL PROSSIMO CANCELLIERE MERZ, UNA VOLTA FILO-USA, HA GIA' ANNUNCIATO L'ADDIO ALL’AUSTERITÀ CON UN PIANO DA MILLE MILIARDI PER RISPONDERE AL TRUMPISMO - IN FRANCIA, LA RESURREZIONE DELLA LEADERSHIP DI MACRON, APPLAUDITO ANCHE DA MARINE LE PEN – L’UNICO PAESE CHE NON BENEFICIA DI ALCUN EFFETTO? L'ITALIETTA DI MELONI E SCHLEIN, IN TILT TRA “PACIFISMO” PUTINIANO E SERVILISMO A TRUMP-MUSK...

steve witkoff marco rubio donald trump

DAGOREPORT: QUANTO DURA TRUMP?FORTI TURBOLENZE ALLA CASA BIANCA: MARCO RUBIO È INCAZZATO NERO PER ESSERE STATO DI FATTO ESAUTORATO, COME SEGRETARIO DI STATO, DA "KING DONALD" DALLE TRATTATIVE CON L'UCRAINA (A RYAD) E LA RUSSIA (A MOSCA) - IL REPUBBLICANO DI ORIGINI CUBANE SI È VISTO SCAVALCARE DA STEVE WITKOFF, UN IMMOBILIARISTA AMICO DI "KING DONALD", E GIA' ACCAREZZA L'IDEA DI DIVENTARE, FRA 4 ANNI, IL DOPO-TRUMP PER I REPUBBLICANI – LA RAGIONE DELLA STRANA PRUDENZA DEL TYCOON ALLA VIGILIA DELLA TELEFONATA CON PUTIN: SI VUOLE PARARE IL CULETTO SE "MAD VLAD" RIFIUTASSE IL CESSATE IL FUOCO (PER LUI SAREBBE UNO SMACCO: ALTRO CHE UOMO FORTE, FAREBBE LA FIGURA DEL ''MAGA''-PIRLA…)

donald trump dazi giorgia meloni

DAGOREPORT! ASPETTANDO IL 2 APRILE, QUANDO CALERÀ SULL’EUROPA LA MANNAIA DEI DAZI USA, OGGI AL SENATO LA TRUMPIANA DE’ NOANTRI, GIORGIA MELONI, HA SPARATO UN’ALTRA DELLE SUE SUBLIMI PARACULATE - DOPO AVER PREMESSO IL SOLITO PIPPONE (‘’TROVARE UN POSSIBILE TERRENO DI INTESA E SCONGIURARE UNA GUERRA COMMERCIALE...BLA-BLA’’), LA SCALTRA UNDERDOG DELLA GARBATELLA HA AGGIUNTO: “CREDO NON SIA SAGGIO CADERE NELLA TENTAZIONE DELLE RAPPRESAGLIE, CHE DIVENTANO UN CIRCOLO VIZIOSO NEL QUALE TUTTI PERDONO" - SI', HA DETTO PROPRIO COSI': “RAPPRESAGLIE’’! - SE IL SUO “AMICO SPECIALE” IMPONE DAZI ALLA UE E BRUXELLES REAGISCE APPLICANDO DAZI ALL’IMPORTAZIONE DI MERCI ‘’MADE IN USA’’, PER LA PREMIER ITALIANA SAREBBERO “RAPPRESAGLIE”! MAGARI LA SORA GIORGIA FAREBBE MEGLIO A USARE UN ALTRO TERMINE, TIPO: “CONTROMISURE”, ALL'ATTO DI TRUMP CHE, SE APPLICATO, METTEREBBE NEL GIRO DI 24 ORE IN GINOCCHIO TUTTA L'ECONOMIA ITALIANA…

giorgia meloni keir starmer donald trump vignetta giannelli

DAGOREPORT - L’ULTIMA, ENNESIMA E LAMPANTE PROVA DI PARACULISMO POLITICO DI GIORGIA MELONI SI È MATERIALIZZATA IERI AL VERTICE PROMOSSO DAL PREMIER BRITANNICO STARMER - AL TERMINE, COSA HA DETTATO ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' ALLA STAMPA ITALIANA INGINOCCHIATA AI SUOI PIEDI? “NO ALL’INVIO DEI NOSTRI SOLDATI IN UCRAINA” - MA STARMER NON AVEVA MESSO ALL’ORDINE DEL GIORNO L’INVIO “DI UN "DISPIEGAMENTO DI SOLDATI DELLA COALIZIONE" SUL SUOLO UCRAINO (NON TUTTI I "VOLENTEROSI" SONO D'ACCORDO): NE AVEVA PARLATO SOLO IN UNA PROSPETTIVA FUTURA, NELL'EVENTUALITÀ DI UN ACCORDO CON PUTIN PER IL ‘’CESSATE IL FUOCO", IN MODO DA GARANTIRE "UNA PACE SICURA E DURATURA" - MA I NODI STANNO ARRIVANDO AL PETTINE DI GIORGIA: SULLA POSIZIONE DEL GOVERNO ITALIANO AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO DEL 20 E 21 MARZO SULL'UCRAINA, LA PREMIER CERCHIOBOTTISTA STA CONCORDANDO GLI ALLEATI DELLA MAGGIORANZA UNA RISOLUZIONE COMUNE PER IL VOTO CHE L'ATTENDE MARTEDÌ E MERCOLEDÌ IN SENATO E ALLA CAMERA, E TEME CHE AL TRUMPUTINIANO SALVINI SALTI IL GHIRIBIZZO DI NON VOTARE A FAVORE DEL GOVERNO… 

picierno bonaccini nardella decaro gori zingaretti pina stefano dario antonio giorgio nicola elly schlein

DAGOREPORT - A CONVINCERE GLI EUROPARLAMENTARI PD A NON VOTARE IN MASSA A FAVORE DEL PIANO “REARM EUROPE”, METTENDO COSI' IN MINORANZA ELLY SCHLEIN (E COSTRINGERLA ALLE DIMISSIONI) È STATO UN CALCOLO POLITICO: IL 25 MAGGIO SI VOTA IN CINQUE REGIONI CHIAVE (CAMPANIA, MARCHE, PUGLIA, TOSCANA E VENETO) E RIBALTARE IL PARTITO ORA SAREBBE STATO L'ENNESIMO SUICIDIO DEM – LA RESA DEI CONTI TRA “BELLICISTI” E “PACIFINTI”, TRA I SINISTR-ELLY E I RIFORMISTI, È SOLO RINVIATA (D'ALTRONDE CON QUESTA SEGRETERIA, IL PD E' IRRILEVANTE, DESTINATO A RESTARE ALL'OPPOSIZIONE PER MOLTI ANNI)