ECCO COSA SIGNIFICA FARE PULIZIA ALLO IOR: CON PAPA BERGOGLIO LA SANTA SEDE HA REGISTRATO PERDITE PER DUE ANNI CONSECUTIVI (NEL 2014 DEFICIT DA VENTICINQUE MILIONI) - QUANDO RATZINGER HA LASCIATO I BILANCI ERANO ANCORA IN ATTIVO
Giulio Zannini per “Libero Quotidiano”
Quando Joseph Ratzinger ha lasciato il soglio pontificio i conti del Vaticano erano in ordine. Altroché. L’ultimo bilancio della Santa sede attribuibile a Benedetto XVI - quello del 2012, approvato l’anno successivo - è stato chiuso con un utile di 2,1 milioni di euro «grazie soprattutto al buon rendimento della gestione finanziaria» spiegavano le carte ufficiali. Il passaggio del testimone a Papa Francesco non è stato nel segno della continuità, almeno sul versante dei conti. Il bilancio del 2014 si chiude con un rosso piuttosto pesante: il deficit è di 25,6 milioni di euro, più alto rispetto a quello del 2013 (24,4 milioni di euro).
In due anni, Jorge Bergoglio ha messo insieme un buco da 50 milioni. Nei Sacri palazzi circola una battuta velenosissima: «Si è passati dal rigore tedesco, al crac argentino». E il riferimento,fin troppo evidente, è alla differenza dei risultati. Ma tant’è. C’è da dire che il governatorato presenta un attivo di 63,5milioni, in miglioramento rispetto all’anno precedente, quando l’avanzo era stato pari a 33 milioni di euro.
BERGOGLIO E RATZINGER A SAN PIETRO PER IL CONCISTORO
Le finanze vaticane ora sono in mano al cardinale australiano George Pell. Il via libera ai conti è arrivato martedì nella riunione del Consiglio per l’economia. Ecco i dettagli. Il bilancio 2014 della Santa Sede indica un deficit di 25.621.000 di euro, molto vicino al deficit di 24.471.000 registrato nel 2013. Applicando però anche ai risultati 2013 gli stessi trattamenti contabili utilizzati per il 2014, il deficit 2013 sarebbe stato di 37.209.000 di euro, con un miglioramento dunque nel 2014 «in gran parte riconducibile ai favorevoli investimenti condotti dalla Santa sede».
Le principali entrate del 2014, oltre agli investimenti, includono i contributi del «Canone», provenienti dalla diocesi di tutto il mondo, e il contributo dello Ior (50 milioni di euro). Significativo l’incremento di 939 milioni del patrimonio netto, in conseguenza di aggiustamenti fatti per includere tutte le attività e passività nei bilanci di chiusura del 2014. Per gli enti inclusi nel perimetro di consolidamento, le attività precedentemente gestite fuori bilancio ammontavano a 1,1miliardi di euro, mentre le passività erano pari a 222 milioni.
BERGOGLIO E RATZINGER A SAN PIETRO PER IL CONCISTORO
Si tratta di quei fondi «extra bilancio» di cui, con grande scalpore, Pell aveva parlato nel dicembre scorso in un articolo per il britannico Catholic Herald. Come negli anni precedenti, la spesa più significativa nel bilancio della Santa sede è il costo del personale (126,6 milioni di euro) con 2.880 dipendenti distribuiti tra i 64enti.
Il bilancio 2014 del Governatorato evidenzia un avanzo di 63.519 migliaia di euro con un miglioramento significativo rispetto al 2013 (33.042 migliaia di euro), «in gran parte dovuto alle significative entrate ricorrenti derivanti dalle attività culturali (specialmente i Musei) e a investimenti favorevoli».
BERGOGLIO E RATZINGER A SAN PIETRO PER IL CONCISTORO
«Al Consiglio - spiega la nota del Vaticano - è stato inoltre fornito un aggiornamento sul budget 2015. I budget sono stati preparati secondo le nuove Politiche di Financial Management, approvate l’anno scorso dal Santo Padre. Il Consiglio a fine maggio scorso ha ricevuto una proposta di budget dettagliata redatta dalla Segreteria.
La proposta evidenziava le attività pianificate, nonché le entrate e le spese previste per il 2015 e includeva raccomandazioni specifiche per ciascuno dei 136 Enti che figurano nell’elenco, come approvato dal Santo Padre, che sono soggetti al controllo e alla vigilanza del Consiglio e della Segreteria. I budget indicano che è probabile che i deficit registrati in questi ultimi anni continuino anche nel 2015».
BERGOGLIO E RATZINGER A SAN PIETRO PER IL CONCISTORO
Dalle finanze alle nomine. Un monsignore di 37 anni, don Filippo Ciampanelli, sarà dal primo settembre il nuovo addetto alla Prima Sezione della Segreteria di Stato, quella che si occupa degli Affari generali. Sarà alle dipendenze di monsignor Angelo Becciu, sostituto per gli Affari generali della Segreteria di Stato. Sacerdote dal 2003, don Ciampanelli è stato inviato come segretario di nunziatura in Georgia Armenia e Azerbaigian, diventandone primo segretario, e in Bielorussia con la medesima mansione. A ottobre 2013 era diventato monsignore.