ZITTO E PREGA! – PAPA FRANCESCO DA’ UN CONSIGLIO AL SUO SUCCESSORE: “GLI DIREI DI PREGARE PERCHÉ IL SIGNORE PARLA NELLA PREGHIERA” – LA BORDATA CONTRO “CLERICALISMO E MONDANITA’” NELLA CHIESA: “SONO LA PESTE. LA MONDANITA’ SPIRITUALE È IL PEGGIOR MALE CHE PUÒ ACCADERE, PEGGIO DEL TEMPO DEI PAPI CONCUBINI” – IL DESIDERIO DI BERGOGLIO DI VOLARE IN CINA: "VORREI INCONTRARE I VESCOVI LOCALI E IL POPOLO DI DIO, CHE È COSÌ FEDELE…” (FEDELE A CHI, A XI JINPING?)
IL PAPA, AL MIO SUCCESSORE CONSIGLIEREI DI 'PREGARE'
PAPA FRANCESCO INTERVISTATO DAL PADRE GESUITA PEDRO CHIA
(ANSA) - Se Papa Francesco potesse dare un consiglio al suo successore è quello di "pregare" perché "il Signore parla nella preghiera". E' quanto dice in una intervista al gesuita padre Pedro Chia, direttore dell'ufficio stampa della Provincia cinese della Compagnia di Gesù.
Quanto al sogno per il futuro della Chiesa dice: "La Chiesa deve evitare la peste del clericalismo e della mondanità", "la mondanità spirituale è il peggior male che può accadere alla Chiesa, peggio del tempo dei Papi concubini", sottolinea rilanciando le parole del cardinale gesuita Henri de Lubac.
IL PAPA, 'HO VOGLIA DI ANDARE IN CINA, È UN GRANDE POPOLO'
(ANSA) - "Yo tengo ganas" ("ho voglia") di andare in Cina. Lo dice il Papa in una videointervista a padre Pedro Chia, direttore dell'ufficio stampa della Provincia cinese della Compagnia di Gesù. Tra i luoghi che vorrebbe visitare il Papa cita il santuario di Sheshan, a Shanghai. Papa Francesco dice anche che vorrebbe incontrare i vescovi locali e "il popolo di Dio che è così fedele".
"È un popolo fedele - aggiunge -. Hanno vissuto tante cose e sono rimasti fedeli". Ai giovani cattolici cinesi, in particolare, il Pontefice ribadisce il concetto della "speranza". Quello della Cina è "un grande popolo" che "non deve sprecare il suo patrimonio", aggiunge Francesco. "Deve portare avanti con pazienza la sua eredità". L'intervista è stata registrata il 24 maggio.
IL PAPA, 'LE CRITICHE AIUTANO, A VOLTE BISOGNA SOPPORTARE'
PAPA FRANCESCO INTERVISTATO DAL PADRE GESUITA PEDRO CHIA
(ANSA) - "Le critiche aiutano sempre, anche se non sono costruttive" sono "sempre utili, fanno riflettere sul proprio modo di agire". E "dietro una resistenza può esserci una buona critica". A volte bisogna "aspettare e sopportare" anche "con dolore" soprattutto quando si attacca la Chiesa "come sta accadendo in questo momento".
Le critiche "non sono solo contro la mia persona ma contro la Chiesa". "Per esempio c'è un gruppo piccolo che riconosce i Papi solo fino a Pio XII, poca gente, un piccolo gruppo". Il Papa cita anche i gruppi "sedevacantisti". E' quanto dice nella videointervista (registrata il 24 maggio) a padre Pedro Chia, direttore dell'ufficio stampa della Provincia cinese della Compagnia di Gesù.
Parlando invece delle più grandi sfide che ha dovuto affrontare fino ad ora, il Papa cita la pandemia e la guerra in Ucraina, Myanmar e Palestina. Bisogna "risolvere con il dialogo". Le sfide vanno anche affrontate "con la pazienza e con il buonumore".