alvin

“PAPA’, STO ARRIVANDO”, È TORNATO IN ITALIA ALVIN, IL BAMBINO RAPITO DALLA MADRE E CRESCIUTO NEI CAMPI DI ADDESTRAMENTO DELL’ISIS. E’ ATTERRATO STAMATTINA A FIUMICINO – LA MISSIONE INTERNAZIONALE PER SALVARE L’UNDICENNE PORTATO DALLA BRIANZA IN SIRIA NEL 2014 DALLA DONNA, CHE POI È MORTA DURANTE UN BOMBARDAMENTO

Barbara Gerosa per corriere.it

 

alvin

 

«Papà sto arrivando». Dall’altro capo del telefono la voce di Alvin, 11 anni. La fine di un incubo per il padre Afrim, che non ha mai smesso di cercare il suo bambino, portato via a soli sei anni dalla moglie Valbona nel dicembre del 2014, decisa a unirsi alle fila dell’Isis. Trascinato in Siria, cresciuto nei campi di addestramento utili per la jihad, ribattezzato «Yusuf», infine orfano e dopo la morte della madre durante un bombardamento, finito nel campo profughi di Al Hol, nel territorio curdo-siriano.

 

 

 

alvin

Dopo cinque anni Alvin è tornato a casa. Venerdì mattina poco prima delle 8 è arrivato all’aeroporto di Fiumicino a Roma, nelle prossime ore raggiungerà il piccolo paese della Brianza dove è nato e cresciuto, dove ancora vivono il suo papà e le due sorelle più grandi. Una straordinaria missione di cooperazione internazionale lo ha restituito alla sua famiglia. L’operazione, che ha visto in azione lo Scip, il servizio interforze di polizia, e il Ros, raggruppamento operativo speciale dei carabinieri, con la collaborazione del consolato albanese, della Croce Rossa Italiana e degli operatori della Mezzaluna Rossa, ha permesso di farlo arrivare in Italia attraverso uno speciale corridoio umanitario.

 

«Le persone che ti stanno accompagnando sono amici di papà. Non devi avere paura», le parole sussurrate al telefono ieri mattina da Afrim al suo bimbo ritrovato. L’operaio albanese lo scorso 25 settembre era riuscito a raggiungere il campo di Al Hol e a incontrare il piccolo, ma non aveva potuto portarlo via con sé. I documenti rilasciati dall’ambasciata albanese (Alvin è nato in Italia, ma non ha la cittadinanza) non erano bastati.

alvin

 

Il disperato appello del papà, rilanciato dalle trasmissione «Le Iene» e accolto dalle istituzioni, per giorni il palazzo di Regione Lombardia si è illuminato con la scritta «Free Alvin», non è caduto nel vuoto. Ci sono volute settimane prima per pianificare e poi per portare a termine l’operazione, particolarmente difficile e complicata così come l’inchiesta sulla foreign fighter Valbona e sul sequestro del bambino condotta fin dal 2015 dai magistrati Alberto Nobili e Alessandro Gobbis. Infine la svolta delle ultime ore.

 

alvin

Nel campo di Al Hol vivono 70mila tra donne e figli di combattenti Isis. Questa è la prima volta che un minore esce da lì per raggiungere un Paese europeo. Nelle immagini filmate a Damasco si vede Alvin un po’ claudicante, forse denutrito, certamente spaesato, assieme agli eroi che lo hanno appena strappato all’orrore. Ha ferite a un piede e a un orecchio, dovrà essere curato, ma è vivo. «Adesso bisogna riportare a casa anche tutti gli altri bambini», dice Afrim.

Ultimi Dagoreport

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NIN CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...