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“SE CI SONO ALTRE PROVE, LA REVISIONE DEL PROCESSO SULLA STRAGE DI ERBA È COMPRENSIBILE” – PARLA LA PROCURATRICE GENERALE DI MILANO, FRANCESCA NANNI, CHE AVEVA RESPINTO LA RICHIESTA DI RIAPRIRE IL CASO SU ROSA E OLINDO ROMANO, AVANZATA DAL SUO SOSTITUTO, CUNO TARFUSSER: “IO HO CONDIVISO QUELLA VALUTAZIONE E CONTINUO A CONDIVIDERLA. DOPODICHÉ LEGGO SUI GIORNALI CHE CI SAREBBERO ALTRI ELEMENTI DI PROVA NELLE ALTRE DUE ISTANZE PRESENTATE. IO RAGIONO DAVANTI AGLI ATTI. IO NON MI SENTO IN CONFLITTO CON TARFUSSER...

Estratto dell’articolo di Giusi Fasano per www.corriere.it

 

 

francesca nanni 1

Procuratrice Francesca Nanni, il suo ufficio, cioè la Procura generale di Milano, ha espresso e inviato ai colleghi di Brescia un parere negativo sulla richiesta di revisione del processo di Erba che portava la firma del suo sostituto Cuno Tarfusser. Però adesso Brescia ha deciso di riaprire quel processo. Se lo aspettava?

«Sinceramente di fronte a un caso così delicato, considerando il rilievo mediatico che ha avuto e visto che alla richiesta del collega si sono aggiunte altre due richieste parallele con ulteriori elementi di prova, credo che la decisione dei colleghi possa essere compresa, se non condivisa».

 

OLINDO ROMANO ROSA BAZZI

Possiamo dire che ha cambiato idea rispetto all’inammissibilità?

«No. Quello che possiamo dire è che qui da noi l’avvocato generale in base agli atti depositati ha ritenuto che non ci fossero elementi per la revisione. Io ho condiviso quella valutazione e continuo a condividerla, dopodiché leggo sui giornali che ci sarebbero altre prove nelle altre due istanze di revisione e né io né l’avvocato generale in questo caso possiamo valutare o decidere alcunché. Io ragiono davanti agli atti, non davanti a quel che leggo sui giornali, con tutto il rispetto per la vostra professione».

 

Cuno Tarfusser

Vista da fuori si direbbe che la questione di Erba ha aperto un conflitto all’interno della sua Procura. Il suo sostituto Tarfusser parla di quattro anni di amarezza e dice che questa decisione dei colleghi di Brescia lo ripaga delle «negatività» che ha subito.

«Io non mi sento minimamente in conflitto con il mio sostituto né vedo alcun conflitto all’interno dell’Ufficio che dirigo, e non intendo neppure commentare queste esternazioni che mi lasciano indifferente. Le angherie di cui parla non possono vedermi come responsabile, anche perché sono qui da meno di quattro anni. Però una cosa vorrei dirla».

 

ROSA BAZZI OLINDO ROMANO

Prego.

«Vorrei chiarire che la segnalazione disciplinare del collega è una cosa ben distinta dal merito della vicenda di Erba. Se il collega invece di farlo proprio avesse risposto ai difensori del caso Erba con un atto ufficiale di rigetto della richiesta di revisione la mia reazione sarebbe stata la stessa. Il problema è un altro».

 

E cioè?

francesca nanni

«Il problema è che secondo me con le sue azioni Tarfusser ha violato le norme interne all’Ufficio che, dopo svariate riunioni a cui se non ricordo male il collega non ha mai partecipato, si è dato una regola che lui non ha rispettato. E cioè: se si riceve un atto esterno, quell’atto deve essere assegnato in base ai criteri di assegnazione che ci siamo dati. La dico in un altro modo: gli avvocati non possono scegliersi il sostituto al quale depositare il proprio atto». […]

francesca nanni 2OLINDO E ROSA1Cuno Tarfusser

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