IL PEGGIOR MODO PER RICORDARE IL PILOTA LUCA SALVADORI - IN MEMORIA DELLO YOUTUBER 32ENNE MORTO IN UN INCIDENTE IN PISTA, 400 MOTOCICLISTI HANNO ORGANIZZATO DELLE GARE CLANDESTINE NELLA PERIFERIA DI PADOVA - QUANDO I POLIZIOTTI SONO ANDATI SUL LUOGO DEL RADUNO SONO STATI ACCERCHIATI DAI CENTAURI, CHE FACEVANO ROMBARE I MOTORI E SUONAVANO IL CLACSON INTORNO ALLE VOLANTI. TRA GLI IDENTIFICATI ANCHE DEI MINORENNI - UNO DEI PARTECIPANTI HA MINACCIATO GLI AGENTI: "VI SPARO"
Estratto da www.ilrestodelcarlino.it
Corse clandestine, 400 motociclisti alla gara illegale di velocità sulle strade di Padova. La questura ha firmato il ‘foglio di via’ per 28 ragazzi, trovate armi e munizioni nella casa di un partecipante al raduno illegale organizzato per commemorare la scomparsa del pilota-youtuber Luca Salvadori.
Risale al 15 settembre la scoperta del raduno clandestino nella zona industriale del capoluogo euganeo. A portare la polizia sulle tracce delle corse sono state le segnalazioni di vari automobilisti che avevano incrociato un centinaio di giovani che assistevano a gare di velocità non autorizzate con veicoli a motore, mettendo a repentaglio la propria incolumità e quella degli altri veicoli di passaggio.
Giunti sul posto, gli agenti delle volanti hanno visto un assembramento di 350/400 motociclisti che, attraverso il passaparola in rete e sui social, avevano deciso di radunarsi per commemorare la scomparsa di un noto pilota motociclistico e youtuber.
I poliziotti sono stati letteralmente accerchiati da una ‘barriera di moto’: una cinquantina di motociclisti, tutti con il volto nascosto dal casco, li hanno circondati facendo rombare i motori e suonando il clacson. I centauri hanno bloccato la polizia con un continuo girotondo intorno alle loro auto.
Alla fine gli agenti sono riusciti a far disperdere i motociclisti. Sono riusciti poi ad intercettare una quarantina di giovani, tra cui vari minori. E hanno bloccato lo starter che si trovava in mezzo alla strada, pronto a dare il via alla competizione illegale.
Uno dei presenti, un uomo di 53 anni, ha tra l'altro inveito e offeso gli agenti, minacciandoli di usare anche il fucile contro di loro. E per questo è stato denunciato. Nella perquisizione a casa, sono state sequestrate alcune armi, regolarmente detenute, assieme ad un silenziatore e varie munizioni non dichiarate.