riina gabe natale

PERCHÉ L'AUTOGOL DELLA FOTO COL RAGAZZO BENDATO? FORSE, NELLA CONCITAZIONE SEGUITA ALLA MORTE DI UN COLLEGA, E ALLA CATTURA DEL COMPLICE NELL'OMICIDIO, IL MILITARE HA FATTO COME ULTIMO QUANDO FU PRESO TOTÒ RIINA, OVVERO LO HA IMMORTALATO SOTTO LA STESSA FOTO DEL GENERALE DALLA CHIESA, COME A DIRE: ''ECCO CHE SUCCEDE A CHI UCCIDE UN CARABINIERE'' - HA FATTO UNA CAZZATA, È GIÀ STATO SANZIONATO, ORA NON BISOGNA NEANCHE ECCEDERE NELL'INDIGNAZIONE, DIETRO UNA COMODA TASTIERA

 

Enrico Fedocci per http://cronacacriminale.tgcom24.it/

toto riina con carlo alberto dalla chiesa

 

Quella foto del ragazzo accusato di complicità  nell’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega con gli occhi bendati mostra una bruttissima scena. Questo è fuor di dubbio ed è giusto condannare quell’immagine per quel che rappresenta – ovvero un uomo privato della libertà, addirittura ammanettato e bendato – ed è oltremodo doveroso condannare anche chi ha scattato quella foto. Chi ha immortalato quel momento avrebbe dovuto intervenire impedendo che il giovane restasse con gli occhi coperti impedendogli di vedere.

 

Mi sono domandato che cosa possa avere spinto l’autore della foto a diffonderla. Si aspettava un “bravo”?

Era chiaramente un autogol: facilissimo arrivare all’individuazione di colui che ha coperto gli occhi del fermato e di colui che ha fotografato.

Ci ho pensato bene perché mi sembrava un gesto assurdo, al limite dell’autolesionismo.

riina con carlo alberto dalla chiesa

Poi l’illuminazione: quella foto mi ha ricordato quella di Totò Riina sotto il ritratto del Generale Dalla Chiesa, pochi minuti dopo l’arresto nel 1993.

 

Guarda caso, anche nell’istantanea dell’americano bendato e ammanettato c’è – proprio sopra di lui – incorniciato, il carabiniere più famoso d’Italia.

 

Peraltro, la foto del Generale è la stessa del 1993 con Riina, e quindi la diffusione di quest’ultimo scatto potrebbe essere un goffo tentativo di scimmiottamento della foto di allora: come nel 1993 Capitano Ultimo mise il Capo dei Capi sotto l’effigie di Dalla Chiesa a mò di legge del contrappasso per averne ordinato l’omicidio, così chi l’altro giorno ha scattato la foto dell’americano deve avere notato la coincidenza e tentato di veicolare lo stesso messaggio. Di sicuro il giovane non è stato messo in posa, come “Totò u’ curto”, ma forse proprio questa coincidenza deve essere sembrata un segno del destino a chi poi ha fatto la foto. Un’analogia che doveva essere immortalata e condivisa, come dire “ecco che fine fanno coloro che uccidono un carabiniere”.

 

GABE NATALE

Quindi – è solo una mia supposizione – chi ha diffuso la foto, davvero deve avere pensato di avere fatto chissà quale atto di giustizia, una vendetta sottile di cui andare orgogliosi, magari trasformando la foto in una sorta di immagine simbolo dell’arresto.

 

Meglio ribadirlo: ha fatto bene quel militare? No, io penso che abbia fatto malissimo perché non bisogna mai infierire su uomo privato della libertà e per questo l’improvvisato fotografo e chi ha proceduto al bendaggio ne pagheranno le conseguenze disciplinari, come ha annunciato il Comandante Generale dell’Arma Giovanni Nistri, e penali per ipotesi di reato che vanno dalla violenza privata ai maltrattamenti passando per omissioni varie.

 

Io, però, il mio giudizio lo esprimo mentre scrivo questo pezzo, seduto alla mia scrivania, tranquillo, sereno e beato.

 

Ma ai più severi, a quelli che pretendono la perfezione anche dagli uomini, perfino gli uomini che stanno vivendo un forte stress emotivo perché hanno appena visto uccidere un amico, un collega, senza motivo, con otto coltellate, di cui due al cuore, dico: attenzione, perché in caserma c’erano due ragazzi accusati di avere ammazzato il compagno di lavoro di quei carabinieri. Un collega che si era appena sposato. 43 giorni prima era all’altare, avrà fatto i suoi 15 giorni di licenza matrimoniale, sarà tornato in servizio con la sua bella fede al dito e alla prima occasione due fuori di testa lo hanno sventrato come un capretto.

TOTO RIINA

 

Ora, sia chi lo ha bendato – sia chi lo ha poi fotografato! – ha sicuramente sbagliato, ma nella teologia morale cattolica ci sono i peccati mortali, per esempio “non uccidere” e i peccati veniali, come appunto questo.

 

Contestualizziamo e non facciamoci portare fuori strada dai dettagli.

Perché da quel che oggi emerge dai media, da molti giornali, dai social, dal sentire comune insomma, sembra quasi che Mario Cerciello Rega ora sia tra le braccia della moglie a preparare la grigliata domenicale, a ridere e scherzare con gli amici e i parenti e che lunedì tornerà in servizio con i suoi colleghi.

 

mario cerciello rega

Invece è all’obitorio con otto ferite suturate alla meglio con ago e filo e domani saranno celebrati i suoi funerali. A portare la bara, proprio quei carabinieri suoi amici che si sono trovati a cercare gli assassini con il dolore nel cuore ed un nodo bello grosso in gola. Due di loro hanno fatto una cazzata. E ne pagheranno le conseguenze. Ma infierire… da parte dell’opinione pubblica… sarebbe quasi come mettere di nuovo la benda al complice del presunto assassino. Lasciamo perdere, almeno noi che non siamo sotto stress.

mario cerciello

Ultimi Dagoreport

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. LA QUESTIONE DELLA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA SI INGARBUGLIA – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO