hacker abebb67

RAPETTO: ECCO PERCHÉ L'ITALIA È IN BALÌA DEGLI HACKER - I COMPUTER SONO UN FACILE BERSAGLIO E, ANCHE SE PROVVISTI DI ANTIVIRUS, RESTANO VULNERABILI - I MALWARE PIÙ SOFISTICATI NON LASCIANO TRACCIA, RUBANO DATI, TRASFORMANO LA WEBCAM DEL PC IN MICROSPIE - IL CASO DELL’IPHONE DI RENZI

1 - «ECCO PERCHÉ L'ITALIA È IN BALÌA DEGLI HACKER»

si puo entrare in casa altrui con un clicsi puo entrare in casa altrui con un clic

Nino Materi per “il Giornale”

 

La parabola professionale dell' ex colonnello della Guardia di Finanza, Umberto Rapetto, 57 anni, è lo specchio di un' Italia «specializzata» nel liberarsi delle persone giuste al posto giusto. Rapetto era - ed è ancora - tra i massimi esperti internazionali di informatica. Forte di questa competenza aveva strutturato all' interno delle Fiamme Gialle un nucleo d' élite che il mondo ci invidiava: il GAT (Gruppo Anticrimine Tecnologico).

 

Per circa 30 anni Rapetto è stato lo «sceriffo del web» che ha «bucato» per primo la rete dei web-pedofili oltre a snidare gli hacker autori dello storico attacco ai computer della Casa Bianca. Tutti i giornali del mondo si occupavano di lui. Ma un giorno Rapetto ha pestato i piedi a chi non doveva: i signori del gioco d' azzardo.

HACKER ITALIA 2HACKER ITALIA 2

 

UMBERTO RAPETTO UMBERTO RAPETTO

Una cyber-truffa che, scoperta dal GAT comandato da Rapetto, ha fatto infliggere una mega multa da 98 miliardi (miliardi, non milioni!) di euro a 10 società concessionarie del gioco d' azzardo di Stato; la multa fu poi ridotta dalla Corte dei conti a 2,5 miliardi ma l' indagine del GAT fu confermata punto per punto.

 

Ma l' operato di Rapetto non piacque ai piani alti della politica (che hanno sempre ignorato uno scandalo dalle proporzioni senza precedenti per il nostro Paese) e non piacque soprattutto ai vertici della Guardia di Finanza che costrinse al pensionamento Rapetto. Da 2013 Rapetto si è dato all' insegnamento universitario, alla tv (ha condotto la trasmissione su Rai2, Il Verificatore) ed è al momento CEO di HKAO, startup operante nello scenario della sicurezza dei sistemi e delle reti.

 

TASTIERA HACKER 3TASTIERA HACKER 3

Generale Rapetto, alla luce dell' arresto dei fratelli Occhionero possiamo dire che l' Italia è in balìa degli hacker?

«Non solo l' Italia, purtroppo. E spesso non c'è bisogno di veri hacker, ma possono avere la meglio anche personaggi di minor calibro che si attrezzano facilmente con software di facile reperimento online».

 

Ma è possibile controllare la «porta di accesso» dei nostri pc?

«I computer sono facile bersaglio e, spesso sprovvisti anche di banali antivirus, aprono la strada ai malintenzionati. I malware più sofisticati non lasciano traccia, rubano dati, trasformano la webcam del pc in microspie. Difficile difendersi, specie se non si ha coscienza del rischio».

 

E allora dobbiamo rassegnarci ad essere hackerati?

«Il pericolo è elevato e purtroppo chi attacca sovente è più in gamba di chi dovrebbe, in teoria, smascherarlo».

 

Ma voi del GAT ci eravate riusciti.

HACKERSHACKERS

«Eravamo molto bravi. Purtroppo parliamo al passato. Il mio GAT abituato alle sfide più impegnative appartiene ad una stagione ormai trascorsa».

 

Tutta colpa di quella maledetta inchiesta sui «signori dell'azzardo di Stato»?

«Beh, diciamo che quell'indagine non mi ha certo procurato amici o riconoscimenti. Ma non è stata l'unica occasione per andare controcorrente».

 

Lei spesso tiene lezioni all'università. Qual è l'atteggiamento dei giovani in tema di hackeraggio?

«La strada da percorrere è lunga e irta di ostacoli. I giovani sembrano manifestare interesse e sensibilità, ma mancano ovviamente di esperienza».

 

Lei invece già nel 1990 scriveva il libro «Il tuo computer è nel mirino».

«Attuale più che mai, no?»

 

IL VIRUS RANSOMWARE IL VIRUS RANSOMWARE

2 - SE UN IPHONE PUÒ METTERE IN PERICOLO LO STATO

Marco Lombardo per “il Giornale”

 

Sulla stampa russa sono perfino arrivati a parlare di Renzi Crush Saga, parafrasando il titolo di un famoso giochino quando Matteo Renzi s'è fatto beccare a chattare in continuazione col suo iPhone da un avvelenato Putin durante un meeting ufficiale a San Pietroburgo.

 

Da noi, più semplicemente, Dagospia lo ha ribattezzato Pittibimbo per il suo essere costantemente tendente al cool, ma non c'è dubbio che il rapporto tra il nostro ex premier e il suo smartphone vada ben oltre quello che i suoi detrattori malignano ci sia con la Boschi. Il telefono, almeno, parla solo a comando.

 

HACKER 2HACKER 2

Renzi, insomma, voleva essere rottamatore in tutto, anche delle buone maniere istituzionali. Il problema però è che essere fighi e anche primi ministri nello stesso tempo, è un ossimoro dagli effetti collaterali devastanti.

 

«Ogni volta che vedevo Renzi con quell' iPhone in mano mi veniva lo sconforto», ha detto ieri all' Huffington Post Gioacchino Genchi, uno che per anni è stato superconsulente delle Procure nelle operazioni di voyeurismo tecnologico: «Mi auguro gli avessero dato un altro telefono per le conversazioni più importanti».

 

Vedendo Renzi sempre col Melafonino in mano la cosa sembra improbabile, anche perché di solito i cellulari criptati e a prova di hacker sono degli scatoloncini neri senza troppi fronzoli che mal si abbinano con i cappottini di cashmere. Se non fosse poi però che in certi casi è in ballo la sicurezza nazionale, ovvero quella di tutti noi.

HACKER 1HACKER 1

 

In pratica: anche se entrare in un account iCloud è tecnicamente impossibile se non grazie all'ingenuità del proprietario, Renzi chattava allegramente con il pianeta e cliccava compulsivamente sulle mail (anche quelle degli hacker) mentre nel resto del mondo si è sempre fatta un po' di attenzione sul traffico dati dei propri governanti.

 

Per dire: in nordamerica Blackberry, azienda che dal punto di vista delle scelte di mercato è arrivata quasi al fallimento, è rimasta in piedi perché il suo sistema di sicurezza è quello utilizzato da eserciti e agenzie di sicurezza nazionale. E di sicuro presidenti e primi ministri si affidano a cellulari, vecchi e nuovi che siano, dove è possibile fare le operazioni base per garantirsi più privacy possibile: staccare la batteria, per esempio; o non accedere a internet. Altro che iPhone o Galaxy: un vecchio Nokia Gsm con i suoi pochi tastini è insomma quello che ci vuole, e in giro c' è anche qualche finto tonto tecnologico che l' ha capito benissimo.

HACKERHACKER

 

Marco Travaglio per esempio è uno che dice di essere fermo all' età della pietra, ed in effetti nessuno ha mai pensato di mettere il naso nel suo smartphone, visto che lui non c'è l' ha. Gli piacciono i cellulari inintelligenti, quelli senza internet e senza app, che consentono di mantenere i messaggi privati appunto privati, si sa mai che si scopra qualche amicizia imbarazzante.

UMBERTO RAPETTO UMBERTO RAPETTO

 

Anche se la cosa non lo salva dalle brutte figure, visto che qualche mesi fa pubblicò un'intervista alla persona sbagliata per un caso di omonimia: «Ho digitato male sulla lista dei contatti - si giustificò - e ho chiamato quello sbagliato». Fu una figuraccia con tante scuse, e alla fine viene in mente che certe cose con lo smartphone non succedono. Una soluzione insomma si trova sempre e aveva ragione chi titolò Togliete l'iPhone a Renzi. Ecco: poi però datelo a Travaglio.

Ultimi Dagoreport

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…

giuseppe conte elly schlein

LE INSOSTENIBILI DICHIARAZIONI FILO-TRUMP DI CONTE HANNO MANDATO IN TILT SCHLEIN - TRA I DUE SAREBBE PARTITA UNA TELEFONATA BURRASCOSA IN CUI LA SEGRETARIA DEM AVREBBE FATTO CAPIRE A PEPPINIELLO CHE SE CONTINUA COSÌ IL M5S CROLLERÀ AL 7% - ELLY DEVE FARE I CONTI CON L’AUT AUT DI CALENDA E CON LA MINORANZA CATTO-DEM IN SUBBUGLIO CONTRO CONTE – PEPPINIELLO TIRA DRITTO: PARLA ALLA PANCIA DEI 5 STELLE E ABBRACCIA LA LINEA ANTI-DEM DI TRAVAGLIO SU RUSSIA E TRUMP. MA "LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO" SA BENISSIMO CHE, SENZA UN ACCORDO COL PD, A PARTIRE DAL PROSSIMO VOTO REGIONALE, NON VA DA NESSUNA PARTE…

elon musk donald trump caveau oro

DAGOREPORT - ALTA TENSIONE TRA IL MONDO FINANZIARIO AMERICANO E KING TRUMP - PRIMA DI DICHIARARE GUERRA A WASHINGTON, I GRANDI FONDI E I COLOSSI BANCARI ASPETTANO CHE TRUMP E MUSK CACCINO IL PRESIDENTE DELLA FEDERAL RESERVE  PER IMPORRE I BITCOIN COME RISERVA NAZIONALE. UNA MONETA DIGITALE E SOVRANAZIONALE CHE AFFOSSEREBBE IL DOLLARO, E QUINDI L'ECONOMIA USA. E GOLDMAN SACHS SI PORTA AVANTI CONSIGLIANDO DI INVESTIRE IN ORO - LE RIPERCUSSIONI PER L'ITALIA: MELONI SA CHE I GRANDI FONDI, SE VOLESSERO, POTREBBERO MANDARE GAMBE ALL'ARIA IL DEBITO TRICOLORE...