PERU', CHE COCA – A LA RUSTICA, PERIFERIA DI ROMA, SMANTELLATA UNA BANDA DEDITA AL NARCOTRAFFICO INTERNAZIONALE: 21 ARRESTI - LA COCA LIQUIDA VENIVA TRASPORTATA DENTRO FLACONI DA LIMA A FIUMICINO. A CAPO DEL GRUPPO DUE CALABRESI, VICINI A UNA ‘NDRINA DELLA LOCRIDE, ALTRI COMANDAVANO DALLE CELLE DI FROSINONE E TERNI CON I CELLULARI. A OCCUPARSI PER LORO CONTO DEGLI "ACQUISTI" LA MAMMA DI UNO DEI DUE...
ELENA PANARELLA per il Messaggero
La droga liquida nascosta dentro flaconi di prodotti fitoterapici e trasportata dai corrieri su voli di linea da Lima (Perù) a Fiumicino. Occultata poi in via Delia 20, sede dell'organizzazione criminale che fungeva non solo da deposito, ma anche come punto di incontro per summit tra capi. Fiumi e fiumi di droga: cocaina soprattutto, ma anche altro.
A gestire il narcotraffico un gruppo di persone, capeggiato da due calabresi, Paolo Diana e Giuseppe Ietto, vicino alla ndrina Giorgi di Locri. Mentre ad occuparsi del finanziamento di ingenti quantitativi di coca, come intermediario, tra Roma e il Perù c'era un uomo della Repubblica Dominicana. È il risultato dell'operazione Domingo che ha permesso ai carabinieri di sgominare la banda dei Narcos di La Rustica.
Ieri all'alba, nelle province di Roma e Reggio Calabria, gli investigatori dell'Arma hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 21 persone emessa dal Gip di Roma su richiesta della Procura Direzione Distrettuale Antimafia. Durante le indagini i carabinieri del Nucleo Investigativo di Via in Selci hanno accertato anche che, Giampaolo Moscia e Giulio Saltalippi, nonostante fossero in carcere (uno a Frosinone e l'altro a Terni), avevano continuato a gestire i rifornimenti di stupefacente a favore di alcuni sodali. Il tramite che acquistava e consegnava la droga per loro «era la mamma di Moscia», spiegano gli investigatori.
Un altro aspetto venuto alla luce grazie all'indagine è che il commercio dello stupefacente al dettaglio all'interno del (…)
Nel corso delle operazioni sono state arrestate, in flagranza di reato, 12 persone per detenzione ai fini di spaccio; sequestrati chili di droga. «Lo sai che stiamo a parlare con i mafiosi no? Sai che stiamo parlando con la ndrangheta? Lo sai che fine ti fanno fare a te?». È uno dei dialoghi tra gli indagati citati nell'ordinanza del gip. «Io entro domenica sera devo avere o i soldi o la merce - prosegue l'intercettazione - perché lunedì questi tornano e se non trovano né uno né l'altro a me mi spellano ed io faccio spellare pure a te...». (...)