helena bonham carter con il tonno

IL TONNO SI CONSERVA MEGLIO IN UNA SCATOLETTA DI LATTA O IN UN VASETTO DI VETRO? - IL PESCE VIENE SOLITAMENTE VENDUTO IN QUESTE DUE CONFEZIONI, CON VARIE FASCE DI PREZZO - I DUBBI PRINCIPALI DEI CONSUMATORI SONO LEGATI ALLA MODALITA' DI CONSERVAZIONE, ALLA QUALITA' DELL'OLIO DI OLIVA, AL PESO EFFETTIVO DEL PRODOTTO E ALL'EVENTUALE CONTAMINAZIONE DI MERCURIO - ECCO TUTTE LE RISPOSTE

Estratto dell’articolo Chiara Amati per www.corriere.it

 

tonno in scatola 3

Sarà capitato anche a voi di aprire una scatoletta di tonno e domandarvi se quel pesce compresso in una latta di qualche centimetro di diametro e di un colore varabile dal beige al rosa sia effettivamente tonno.

 

Questa la madre di tutte le domande. Poi, però, ci si chiede anche quanto sia buono, se l’olio di oliva utilizzato per la conservazione sia di qualità, se il peso da sgocciolato corrisponda a quello dichiarato in etichetta. E ancora: ci saranno contaminazioni da mercurio?

 

tonno rosso

Tutto questo per dire che il tonno — sia esso in latta o in vasetto di vetro — nuota in un mare di dubbi. Per fornire ai consumatori risposte attendibili su uno degli alimenti più presenti nelle nostre dispense — il tasso di penetrazione è davvero alto: secondo Doxa nel 2021 il tonno è stato consumato dal 99 per cento delle persone —, l’associazione di consumatori Altroconsumo ha testato 30 tipi differenti di tonno all’olio di oliva ed extravergine di oliva (19 in lattina e 11 in contenitori di vetro) dei principali marchi in vendita nella grande distribuzione, tra supermercati classici e discount. Ecco che cosa è emerso.

 

[...] Il tonno rappresenta il 79 per cento del fatturato totale nel settore delle conserve ittiche in Italia. Da solo il tonno sott’olio genera vendite per 94.442 tonnellate con un fatturato di 1.164 milioni di euro. Un dato importante che potrebbe indurre a pensare che il mercato possa essere inquinato da frodi commerciali. Per verificare l’autenticità dei prodotti, Altroconsumo ha effettuato analisi di laboratorio volta a identificare la specie di tonno attraverso test del DNA (qui la ricerca completa), confrontando i risultati ottenuti con quanto dichiarato dalle etichette.

SCATOLETTE DI TONNO

 

Analogo processo per il tipo di olio utilizzato (sia per il tonno sgocciolato sia per quello immerso in olio): in questo caso sono stati analizzati gli acidi grassi al fine di confermare se corrispondano o meno a quelli indicati (olio di oliva o extravergine di oliva). I risultati hanno confermato che tutti i prodotti esaminati sono conformi alle loro etichette sia per quanto riguarda il tipo di tonno che il tipo di olio.

 

L’associazione dei consumatori ha poi verificato la qualità e la freschezza del tonno attraverso indicatori come il contenuto di istamina, l’azoto basico volatile e il numero di perossidi, che insieme indicano la degradazione del pesce e l’irrancidimento dell’olio.

 

tonno obes

Anche in questo caso, tutti i prodotti testati hanno superato i controlli, eccezion fatta per Nostromo basso in sale che ha mostrato segni di alterazione dell’olio, indicato dai livelli di perossidi. Tuttavia, questo prodotto ha ricevuto un punteggio positivo per il basso contenuto di sale, una rarità nel mercato.

 

Qui, infatti, sono tante le insufficienze: male soprattutto perché il sale non viene aggiunto alla preparazione per la conservazione, ma solo per insaporire. In definitiva, i test hanno rivelato una prevalente conformità agli standard dichiarati, con rare eccezioni che non compromettono la sicurezza alimentare.

 

tonno in scatola 6

Buone notizie anche sul fronte mercurio. Per i tonni testati non è stata riscontrata alcuna allerta. Nel dettaglio, le analisi hanno confermato che i tonni presi in esame sono sicuri in termini di contaminazione da metalli pesanti.

 

Le concentrazioni di cadmio, mercurio (entrambi tendono ad accumularsi nei pesci nel corso della loro vita) e stagno (proveniente potenzialmente dalle lattine stagne) sono state riscontrate in quantità significativamente inferiori rispetto ai limiti stabiliti dalla legge.

 

tonno 1

In aggiunta alle analisi sulla sicurezza chimica, Altroconsumo ha condotto verifiche sulla correttezza del peso indicato sulle confezioni, sia per il netto che per quello sgocciolato. I risultati sono stati conformi per tutte le marche esaminate, fatta eccezione per i tonni in vetro delle marche Consorcio e As Do Mar, che hanno mostrato discrepanze nei pesi dichiarati. Il che suggerisce la necessità di maggiore attenzione nei processi di confezionamento.

 

Esiste una notevole differenza di prezzo tra il tonno conservato in vetro e quello in lattina. Stando al test di Altroconsumo, il tonno in vetro ha un costo medio di 45€ al chilogrammo di prodotto sgocciolato, il che rappresenta un aumento del 90 per cento rispetto al costo del tonno in lattina, il cui costo si aggira intorno ai 24€ al chilogrammo. Attenzione: un prezzo elevato non garantisce necessariamente una qualità superiore.

 

tonno tsukiji 1

Analizzando i risultati riassunti nella tabella comparativa realizzata da Altroconsumo (vedi sotto), si evince che tra i prodotti in vetro e in lattina esistono varie fasce di prezzo, tutte con un buon livello di qualità. Sebbene il tonno in vetro risulti leggermente più gradito all’assaggio, le lattine si difendono bene dal momento che offrono prodotto di qualità, apprezzati al palato e a un costo più contenuto. [...]

 

Per i tonni in lattina, al primo posto con 74 punti troviamo Rio Mare pescato a canna, seguito da Angelo Parodi trancio (73 punti), Callipo (71) e, a 70 punti, Rio Mare filo d’olio, Carrefour Classic Pinne Gialle, Consorcio.

 

Stando al test, tutti di qualità ottima. Un filo sotto, di qualità media, ci sono a 67 punti Nostromo Extravergine basso in sale, Conad, As Do Mar meno olio, Nostromo, Palmera e Mare Aperto un pizzico di sale. Per continuare: Mareblu vero sapore tranci in extravergine (65 punti), Rio Mare (64), Maruzzella (63), Ardea (62), As Do Mar trancio intero (59) e, a chiudere con 55 punti, Mareblu meno olio e Nixe (Lidl).

Ultimi Dagoreport

donnet, caltagirone, milleri, orcel

DAGOREPORT - COSA POTREBBE SUCCEDERE DOPO LA MOSSA DI ANDREA ORCEL CHE SI È MESSO IN TASCA IL 4,1% DI GENERALI? ALL’INIZIO IL CEO DI UNICREDIT SI POSIZIONERÀ IN MEZZO AL CAMPO NEL RUOLO DI ARBITRO. DOPODICHÉ DECIDERÀ DA CHE PARTE STARE TRA I DUE DUELLANTI: CON IL CEO DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, OPPURE CON IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI? DIPENDERÀ DA CHI POTRÀ DARE PIÙ VANTAGGI A ORCEL - UNICREDIT HA IN BALLO DUE CAMPAGNE DI CONQUISTA: COMMERBANK E BANCO BPM. SE LA PRIMA HA FATTO INCAZZARE IL GOVERNO TEDESCO, LA SECONDA HA FATTO GIRARE LE PALLE A PALAZZO CHIGI CHE SUPPORTA CALTA-MILLERI PER UN TERZO POLO BANCARIO FORMATO DA BPM-MPS. E LA RISPOSTA DEL GOVERNO, PER OSTACOLARE L’OPERAZIONE, È STATA L'AVVIO DELLA PROCEDURA DI GOLDEN POWER - CHI FARÀ FELICE ORCEL: DONNET O CALTA?

giorgia meloni daniela santanche

DAGOREPORT - MA QUALE TIMORE DI INCROCIARE DANIELA SANTANCHÈ: GIORGIA MELONI NON SI È PRESENTATA ALLA DIREZIONE DI FRATELLI D’ITALIA PERCHÉ VUOLE AVERE L’AURA DEL CAPO DEL GOVERNO DALLO STANDING INTERNAZIONALE CHE INCONTRA TRUMP, PARLA CON MUSK E CENA CON BIN SALMAN, E NON VA A IMMISCHIARSI CON LA POLITICA DOMESTICA DEL PARTITO - MA SE LA “PITONESSA” AZZOPPATA NON SI DIMETTERÀ NEI PROSSIMI GIORNI RISCHIA DI ESSERE DAVVERO CACCIATA DALLA DUCETTA. E BASTA POCO: CHE LA PREMIER ESPRIMA A VOCE ALTA CHE LA FIDUCIA NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL TURISMO È VENUTA A MANCARE - IL RUOLO DEL "GARANTE" LA RUSSA…

barbara marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

L’AMBIZIOSA E INCONTROLLABILE BARBARA BERLUSCONI HA FATTO INCAZZARE MARINA E PIER SILVIO CON LA DICHIARAZIONE AL TG1 CONTRO I MAGISTRATI E A FAVORE DI GIORGIA MELONI, PARLANDO DI “GIUSTIZIA A OROLOGERIA” DOPO L’AVVISO DI GARANZIA ALLA PREMIER PER IL CASO ALMASRI - PRIMA DI QUESTA DICHIARAZIONE, LA 40ENNE INEBRIATA DAL MELONISMO SENZA LIMITISMO NE AVEVA RILASCIATA UN’ALTRA, SEMPRE AL TG1, SULLA LEGGE PER LA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE TRA GIUDICI E PM (“È SOLO UN PRIMO PASSO”) - E NELL’IMMAGINARIO DI MARINA E PIER SILVIO HA FATTO CAPOLINO UNA CERTA PREOCCUPAZIONE SU UNA SUA POSSIBILE DISCESA IN POLITICA. E A MILANO SI MORMORA CHE, PER SCONGIURARE IL "PERICOLO" DELLA MELONIANA BARBARA (“POTREBBE ESSERE UN’OTTIMA CANDIDATA SINDACA PER IL CENTRODESTRA NELLA MILANO’’, SCRIVE IL “CORRIERE”), PIER SILVIO POTREBBE ANCHE MOLLARE MEDIASET E GUIDARE FORZA ITALIA (PARTITO CHE VIVE CON LE FIDEJUSSIONI FIRMATE DA BABBO SILVIO...) - VIDEO

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - PER RISOLVERE LA FACCENDA ALMASRI ERA SUFFICIENTE METTERE SUBITO IL SEGRETO DI STATO E TUTTO SAREBBE FINITO LÌ. INVECE LA MAL-DESTRA HA PRESO IL SOPRAVVENTO BUTTANDOLA IN CACIARA E METTENDO NEL MIRINO IL PROCURATORE LO VOI, MOLTO LONTANO DALLA SINISTRA DELLE “TOGHE ROSSE” - QUELLO CHE COLPISCE DEL PASTICCIACCIO LIBICO È CHE SIA STATO CUCINATO CON I PIEDI, MALGRADO LA PRESENZA A FIANCO DI GIORGIA MELONI DI UN TRUST DI CERVELLONI COMPOSTO DA UN EX MAGISTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA (CARLO NORDIO), UN PREFETTO A CAPO DEGLI INTERNI (MATTEO PIANTEDOSI) E DI UN ALTRO EX GIUDICE ALFREDO MANTOVANO, SOTTOSEGRETARIO DI STATO - NELL’INCONTRO AL COLLE, LA DUCETTA HA ILLUSTRATO A MATTARELLA (CHE RICOPRE ANCHE LA CARICA DI PRESIDENTE DEL CSM), COSA AVREBBE TUONATO VIA SOCIAL CONTRO LE “TOGHE ROSSE”? OVVIAMENTE NO… - I VOLI DI STATO PER IL TRASPORTO DI AUTORITÀ, LE MISSIONI E GLI INTERVENTI A FAVORE DI PERSONE COINVOLTE IN “SITUAZIONI DI RISCHIO” (DA CECILIA STRADA AD ALMASRI), VENGONO EFFETTUATI DAI FALCOM 900 DELLA CAI, LA COMPAGNIA AERONAUTICA DI PROPRIETÀ DEI SERVIZI SEGRETI, CHE FA BASE A CIAMPINO

romano prodi dario franceschini giuseppe conte elly schlein

DAGOREPORT - COME ANDRÀ A FINIRE LO PSICODRAMMA MASOCHISTICO DEL CENTRO-SINISTRA IN VISTA DELLE REGIONALI 2025 E DELLE POLITICHE DEL 2027? A PARTE FRANCESCHINI, L’HANNO CAPITO TUTTI CHE MARCIANDO DIVISI, PER I PARTITI DELL’OPPOSIZIONE LA SCONFITTA È SICURA - CHIUSA NEL BUNKER DEL NAZARENO CON UNA MANCIATA DI FEDELISSIMI, ELLY SCHLEIN HA GIÀ UN ACCORDO SOTTOBANCO COL M5S DI CONTE PER MARCIARE UNITI ALLE PROSSIME REGIONALI IN TOSCANA, CAMPANIA E PUGLIA E VENETO. UNA VOLTA UNITE LE FORZE, LE PRIME TRE, ACCORDO IN FIERI COL REGNO DI NAPOLI DI DE LUCA, IL SUCCESSO PER L’OPPOSIZIONE È SICURO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027 VINCERÀ L’IDEA DI UN ‘’PARTITO-PLURALE’’ CON ELLY CHE SI ACCORDERÀ CON IL PADRE NOBILE E SAGGIO DELL’ULIVO, ROMANO PRODI, SULLE PRIORITÀ DEL PROGRAMMA (NON SOLO DIRITTI CIVILI E BANDIERE ARCOBALENO), E FARÀ SPAZIO ALL'ANIMA CATTO-DEM DI BONACCINI, GENTILONI, GUERINI, RUFFINI...

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO