1. PIÙ CHE ATTERRATO, ABBATTUTO: IL VIDEO DELLO SCHIANTO DELL’AEREO A SAN FRANCISCO 2. UN VIDEO AMATORIALE, TRASMESSO DALLA “CNN”, MOSTRA LO SCHIANTO DEL JET ASIANA SULLA PISTA DELL’AEROPORTO DI SAN FRANCISCO IN CUI SONO MORTE DUE 16ENNI CINESI (FORSE UNA DELLE DUE È STATA INVESTITA DA UN VEICOLO DI SOCCORSO) 3. SEMPRE PIÙ PROBABILE L’ERRORE UMANO (“L’AEREO VOLAVA TROPPO BASSO”): IL PILOTA LEE KANG-KOOK ERA IN FASE DI ADDESTRAMENTO: AVEVA VOLATO APPENA 43 ORE SUL BOEING 777 ED ERA AL SUO PRIMO ATTERRAGGIO CON QUEL TIPO DI JET A SAN FRANCISCO

IL VIDEO DELL'INCIDENTE ALL'AEREO A SAN FRANCISCO:
http://www.youtube.com/watch?v=CR67XIUBvMg


Da "Corriere.it" - Foto dal "Daily Mail"

Sono due ragazze cinesi di 16 anni le vittime del disastro aereo di San Francisco. Ye Mengyuan e Wang Linija sedevano nella parte posteriore dell'aereo ed erano in volo verso la città californiana insieme ad altri studenti e insegnanti - una settantina di persone - per partecipare a un campo scuola estivo di due settimane. I pompieri non hanno escluso che una delle ragazze cinesi possa essere stata uccisa da un veicolo di soccorso.

Il suo corpo si trovava vicino all'ala sinistra del jet - ha scritto il San Francisco Chronicle - e le ferite sul corpo sono compatibili con quelle provocate dal'impatto con un veicolo. Anche il medico legale, autorizzato a fare l'autopsia, ha dichiarato che la ragazza potrebbe essere stata investita dai soccorritori. Dei 291 passeggeri dell'aereo Asiana, decollato da Seul, 141 erano cinesi. Non ci sono dispersi fra le 307 persone che erano a bordo del Boeing 777 (tra le quali i 16 membri dell'equipaggio): i 182 feriti sono stati portati negli ospedali locali.

«VOLAVA TROPPO BASSO» - Sulle cause del disastro non c'è alcuna certezza, ma le prime informazioni che arrivano dall'analisi delle due scatole nere indicherebbero che l'aereo, poco prima dell'atterraggio, volava troppo basso e a velocità insufficiente. Il direttore del National Transportation Safety Board (Ntsb, l'Agenzia Nazionale Usa per i Trasporti), Deborah Hersman, ha riferito che prima dell'impatto, l'aereo volava a una velocità «significativamente» al di sotto di quella normalmente tenuta in fase di atterraggio e che prima dell'incidente al personale della torre di controllo non è stato segnalato alcun problema.

Pochi secondi prima dell'impatto sul frangiflutti che separa la pista d'atterraggio dal mare, il pilota, secondo i dati registrati dalle scatole nere, aveva dato nuovamente gas e aveva chiesto l'autorizzazione alla torre di controllo per interrompere la manovra e riprendere quota. Hersman ha sottolineato che le condizione meteo erano ideali e la visibilità ottima. Un video amatoriale, girato da Fred Hayes e trasmesso dalla Cnn, mostra le immagini dell'atterraggio e dell'impatto con la pista.

PILOTA IN FASE DI ADDESTRAMENTO - Secondo la compagnia aerea sudcoreana Asiana Airlines, il velivolo che si è incendiato in fase di atterraggio «non aveva problemi meccanici né un guasto al motore». L'amministratore delegato della compagnia, Yoon Young-doo, ha aggiunto che i piloti e copiloti che erano alla guida sono «esperti», con almeno 10mila ore di volo ciascuno.

Anche se il portavoce della compagnia aerea ha ammesso che il pilota Lee Kang-kook era in fase di addestramento: aveva volato appena 43 ore sul Boeing 777 ed era al suo primo atterraggio con quel tipo di jet a San Francisco. Al suo fianco il copilota, Lee Jong-min, che conosceva meglio il velivolo grazie alle sue 3220 ore, sempre sul 777.

Se però l'aereo non aveva problemi meccanici, resta solo l'ipotesi dell'errore umano, dall'ipotesi dell'atterraggio troppo anticipato a quella dell'urto tra il carrello il bastione che protegge la pista dal mare. Quello che è certo è che le condizioni meteo erano buone e che la coda dell'aereo ha toccato il suolo, provocando l'uscita di pista del velivolo, che ha preso fuoco.

SCATOLE NERE - A fare chiarezza saranno due inchieste, una federale e una dell'Autorità per l'Aviazione Civile. Gli inquirenti hanno recuperato entrambe le scatole nere del Boeing: il registratore dei dati di volo e quello dei suoni in cabina di pilotaggio sono stati inviati a Washington per essere analizzati dagli esperti. Le autorità competenti hanno confermato che il disastro non è stato provocato da problemi tecnici né da avarie del motore, ma al momento non vengono addossate responsabilità al comandante del velivolo o agli addetti nella torre di controllo dell'aeroporto.

La presidente della Ntsb Deborah Hersman ha precisato che non ci sono indizi che facciano pensare a un atto criminale o terroristico, aggiungendo che comunque è troppo presto per stabilire cosa sia successo. «Sul tappeto c'è ancora tutto», ha concluso.

IL RACCONTO DI UN PASSEGGERO - Che l'atterraggio non sia avvenuto nel modo corretto sembra confermarlo uno dei passeggeri, secondo cui l'aereo volava troppo basso, con il muso in aria in fase di atterraggio. «Ho notato che l'aereo volava troppo basso al momento di atterrare - ha detto Xu Da, cittadino cinese, all'emittente Cctv -. Si stava preparando a toccare il suolo quando ha accelerato e il muso si è sollevato».

L'impatto si sarebbe quindi verificato perché l'assetto dell'aereo non era parallelo alla pista ma fortemente angolato, con la coda troppo bassa rispetto al muso. «Volavamo già troppo bassi prima che ciò avvenisse - ha aggiunto Xu -. Le maschere d'ossigeno sono subito uscite e si è diffuso un odore nauseabondo per tutta la cabina. Vedevo anche scintille provenire dalla parte anteriore dell'aereo», ha aggiunto il passeggero, spiegando che dopo l'impatto la parte posteriore del Boeing 777 aveva un «enorme buco» e che nella cabina passeggeri regnava il caos.

 

 

 

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