emanuela pietro orlandi dario franceschini

PIETRO ORLANDI TIRA IN BALLO DARIO FRANCESCHINI NEL CASO DEL RAPIMENTO DELLA SORELLA EMANUELA - SECONDO LUI NEL 2014 (QUANDO "SU-DARIO" ERA MINISTRO) I RESTI DELLA RAGAZZA SCOMPARSA SAREBBERO STATI PORTATI DAL CIMITERO TEUTONICO DEL VATICANO ALLA CHIESA DI SANTA MARIA MAGGIORE A ROMA - IL RUOLO DELL’ALLORA ARCIPRETE DI SANTA MARIA MAGGIORE, SANTOS ABRIL Y CASTELLO – LA RISPOSTA DI FRANCESCHINI: “NON SO PROPRIO NULLA…”

Estratto da www.repubblica.it

 

pietro orlandi foto di bacco

"Il Vaticano questa commissione bicamerale non la vuole perché non la può controllare, sappiate che Emanuela è un piccolo tassello di un sistema di ricatto, io sono a disposizione e spero di essere convocato quanto prima". Lo dice Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, nel corso del sit-in sotto al palazzo di Giustizia. […]

 

Nel corso della manifestazione, Orlandi ha lanciato anche una ipotesi nuova sui resti di Emanuela chiamando in causa il cardinale Santos Abril y Castello, ex arciprete di Santa Maria Maggiore, e l'ex ministro della Cultura, Dario Franceschini.

 

"Il Cardinale Abril era a conoscenza di questa situazione - ha detto - è uscito che erano stati fatti dei lavori al campo Santo teutonico e dai messaggi whatsapp che noi possediamo tra due funzionari vaticani vicini a Papa Francesco nel 2014 emerge che avevano fatto delle indagini e avevano scoperto che sotto quelle tombe è stato trovato qualcosa poi dicono, 'no non sappiamo che cosa c'era dentro, c'era qualcosa in quella cassa e quella cassa mi è stata consegnata e io l'ho portata a Santa Maria Maggiore’.

 

dario franceschini foto di bacco (1)

“Se vuoi la conferma di questo - ha continuato Orlandi -, devi chiedere all'epoca non adesso al ministro dei Beni Culturali, Franceschini perché sono andati insieme da lui. E che ci vuole a chiedere a Franceschini, scusi lei nel 2014 ha autorizzato dei lavori a Santa Maria Maggiore? E si fanno delle indagini, si va lì e si vede, che ci vuole? Magari Franceschini è al di fuori di tutto però è informato su questi fatti".

 

Franceschini, sentito dall’Ansa, commenta così le parole di Pietro Orlandi: "Non so proprio niente di tutta questa storia. Per altro ricordo che Santa Maria Maggiore è extraterritoriale e che quindi Ministero e Soprintendenza non hanno alcuna competenza in materia di tutela e di autorizzazione di lavori".

Il cardinale Santos Avril y CastelloCASO EMANUELA ORLANDI - MIGLIAIA DI RESTI AL CIMITERO TEUTONICOEMANUELA ORLANDI 3SANTA MARIA MAGGIORELA TOMBA NEL CIMITERO TEUTONICO DOVE SAREBBERO I RESTI DI EMANUELA ORLANDIEMANUELA ORLANDIEMANUELA ORLANDISANTA MARIA MAGGIORE

 

Ultimi Dagoreport

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)