alessia sinatra

RICORDATE LA PM ALESSIA SINATRA CHE ACCUSO’ DI MOLESTIE L’EX PROCURATORE DI FIRENZE, GIUSEPPE CREAZZO, E INVECE DI DENUNCIARLO PROVO' A VENDICARSI CON L'AIUTO DI PALAMARA? - ORA E’ SOTTO ACCUSA AL CSM PER AVER FATTO PRESCRIVERE VIOLENZE SU MINORI IGNORANDO LE DENUNCE ANCHE PER 17 ANNI: “NEGLIGENZA INESCUSABILE” - LA PM È INCOLPATA DI ALMENO QUATTRO CONDOTTE ANALOGHE - TUTTI I GRAVI CASI CONTESTATI

Paolo Frosina per https://www.ilfattoquotidiano.it

 

ALESSIA SINATRA E LUCA PALAMARA

Ha lasciato nei cassetti fascicoli delicatissimi per stalking, sequestro di persona e – in più casi – violenze sessuali su minori, dimenticandoli per nove, dieci o addirittura 17 anni, “oltre ogni ragionevole termine di durata delle indagini preliminari”. Così i reati sono tutti caduti in prescrizione, “arrecando un indebito vantaggio” agli indagati e “un ingiusto danno” alle presunte vittime.

 

Con queste accuse la Procura generale della Cassazione ha sottoposto (di nuovo) a processo disciplinare Alessia Sinatra, pm della Direzione distrettuale antimafia di Palermo e a lungo membro del pool dedicato ai reati contro le fasce deboli. Sinatra è nota a livello nazionale per aver subito una molestia sessuale dall’ex procuratore capo di Firenze, Giuseppe Creazzo: invece di denunciarlo, però, per “vendicarsi” si era rivolta in privato al capo della sua corrente, Luca Palamara, chiedendogli di boicottare la corsa del collega “porco” al vertice della Procura di Roma.

 

pm alessia sinatra

Per questo, a febbraio scorso, il Consiglio superiore della magistratura le ha inflitto la sanzione simbolica della censura. Criticando la decisione, il suo avvocato aveva parlato di “grave arretramento nella difesa delle vittime di abusi”. Pochissimo tempo dopo, la pm torna davanti alla Sezione disciplinare di palazzo dei Marescialli per rispondere di violazione dei “doveri di diligenza e laboriosità”, violazione di legge “determinata da negligenza inescusabile” e “grave e ingiustificato ritardo nel compimento degli atti relativi all’esercizio delle funzioni” proprio in relazione a procedimenti per abusi.

 

Gli episodi contestati sono sei, di cui uno coperto da omissis. Il primo, il più grave, riguarda una segnalazione di violenze in famiglia ai danni di tre fratellini, arrivata sulla scrivania di Sinatra nel lontanissimo giugno 2003 e firmata dal “Gruppo operativo interistituzionale contro l’abuso e il maltrattamento all’infanzia” del Comune di Palermo. I minori coinvolti, sentiti nei mesi successivi, raccontano gli abusi con “dichiarazioni univoche e coincidenti“, “ritenute dal consulente (una psicologa infantile, ndr) nel complesso attendibili”. Eppure la pm non iscrive notizie di reato e si dimentica il fascicolo per ben sette anni, fino al 5 novembre 2010, quando iscrive l’ipotesi di atti sessuali con minorenni.

 

alessia sinatra

Ma “impropriamente” l’accusa resta a carico di ignoti, “nonostante la completa identificazione” dello zio e della zia, “soggetti indicati dalle vittime quali autori degli abusi, sin dal 9 ottobre 2003”. La vicenda però è ancora lontanissima dal concludersi: da quel momento passano “ulteriori dieci anni“, trascorsi i quali Sinatra “si limitava a richiedere l’archiviazione in data 26 maggio 2020, dopo più di 16 anni di totale inerzia investigativa, nonostante la assoluta rilevanza dei fatti denunciati in danno di minori in condizioni di grave disagio”, scrive il pg della Cassazione.

 

la pm alessia sinatra

A quel punto la prescrizione dei presunti abusi è scattata da tempo e il gip può soltanto archiviare. Ma lo fa con motivazioni durissime: “Dagli atti emergono fatti di inaudita gravità, sussumibili quantomeno nell’ipotesi aggravata di cui all’articolo 609-quinquies del codice penale (corruzione di minorenne, ndr) e comunque assolutamente meritevoli di ulteriori approfondimenti“, scrive. E invece – rimarca – le testimonianze dei fratellini “non potranno mai più trovare sfogo in un processo penale per essere state di fatto “archiviate” dalla Procura”, poiché il fascicolo è stato “trasmesso a questo ufficio dopo 17 anni di totale inattività, quando il tempo ha ormai “cancellato” il reato ma non certo il dolore di quei ragazzini“.

 

alessia sinatra pm di palermo

Su segnalazione del presidente della sezione gip, allora, il procuratore capo trasmette gli atti a Caltanissetta, dove la pm finisce imputata per rifiuto di atti d’ufficio e chiede di essere giudicata con rito abbreviato. Il gip nisseno archivia anche in questo caso l’accusa per prescrizione, ma scrive che la collega “ha deliberatamente, e senza alcuna plausibile giustificazione, deciso di “lasciare in disparte” la pratica, accettando tutti i conseguenti rischi, tra cui quello che, nelle more, il reato si prescrivesse”.

 

creazzo

La sentenza non è stata impugnata ed è diventata definitiva lo scorso 14 aprile. Per giustificare l’incredibile ritardo, Sinatra nel 2020 inviava all’allora procuratore Franco Lo Voi una relazione in cui affermava di aver valutato le dichiarazioni dei minori come inattendibili, dimenticandosi poi di chiedere l’archiviazione a causa dell’eccessivo carico di lavoro, e che, ad ogni modo, si era trattato di un episodio isolato nell’arco della sua lunga carriera.

 

ALESSIA SINATRA

A leggere l’atto di accusa della Cassazione, però, si scopre che le cose non stanno affatto così: la pm è incolpata di almeno quattro condotte analoghe. La prima: aver omesso per nove anni, dal 2011 al 2020, “qualsivoglia doveroso approfondimento” su una denuncia di stalking nei confronti di un padre pregiudicato, accusato di minacciare i figli di sei e 11 anni, nonostante i ripetuti solleciti.

 

La seconda: aver chiesto soltanto il 30 novembre del 2020, “quando ormai il reato risultava già estinto per intervenuta prescrizione”, il rinvio a giudizio per un uomo imputato di violenza sulla nipote 14enne, reato segnalato dalla Questura il 18 ottobre del 2010, “nonostante la assoluta rilevanza dei fatti denunciati” e “le dichiarazioni rese dalla ragazza ritenute dal consulente nel complesso attendibili”.

giuseppe creazzo

 

La terza: non aver svolto “alcuna attività di indagine con conseguente scadenza dei termini massimi della misura cautelare” disposta nei confronti di un uomo imputato di violenza sessuale e sequestro di persona. L’ultima accusa, infine, è di aver omesso, per circa sei anni, “di adottare qualsivoglia determinazione” in merito a un fascicolo in cui un sacerdote era indagato per abusi sessuali e maltrattamenti nei confronti di un 13enne, nonostante le indagini avessero permesso “la ricostruzione in dettaglio degli accadimenti a riscontro di quanto denunciato dai genitori”. L’udienza disciplinare al Csm è stata fissata al 14 novembre.

 

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…