festa sikh a mantova

SIKH TRANSIT GLORIA MUNDI - PREGHIERE ALL’ALBA, CIBI VEGANI, BIMBI A SCUOLA: TRADIZIONI E USANZE DEI 150MILA SIKH CHE VIVONO IN ITALIA – “IL TASSO DI CRIMINALITÀ DELLA NOSTRA COMUNITÀ È ZERO” – IN ITALIA IL 37% DEI SIKH LAVORA NELL' INDUSTRIA, IL 33 NELL' AGRICOLTURA

sikh con il coltellosikh con il coltello

Elena Tebano per il Corriere della Sera

 

Gurpreet Singh spunta da un capannone malmesso nell' aria quieta della sera, l' odore di concime che dai campi riempie le narici. La grande immagine di un hipster barbuto sulla sua maglietta sembra il riflesso della sua faccia, l' unica differenza è il turbante. «Sono appena tornato dal lavoro, non ho fatto in tempo a cambiarmi», si scusa.

 

È insieme a un gruppetto di altri uomini, a una donna e a una ragazza nel «gurdwara», per i Sikh insieme luogo di culto e di ritrovo, a Rodigo, campagna mantovana. Sul davanti un cortile dove si accumulano sacchi della spazzatura e oggetti in disuso, dietro un enorme spazio ordinato.

 

Fino a qualche tempo fa l' edificio serviva a raccogliere i meloni, adesso ogni domenica ospita fino a duemila fedeli di questa religione, tutti originari del Punjab indiano. Ce ne sono una sessantina di templi così in Italia, frequentati dai 150 mila Sikh che vivono nel nostro Paese. In maggioranza (il 61% secondo Balraj Singh, 37enne novarese che è uno dei leader religiosi della comunità) sono uomini, ventimila bambini che frequentano la scuola dell' obbligo e sono «perfettamente integrati», dice Balraj.

Gurpreet, 25 anni, lavora in un calzaturificio. Si è alzato alle sei per recitare le cinque preghiere del mattino previste dal rito sikh, che risale al 1699.

 

Come Jasbir Singh, 55 anni, che è un sacerdote, e Pelia Harwinderpal Singh, 40 anni, bracciante agricolo, in piedi dalle quattro (il cognome uguale per tutti è uno dei tratti distintivi della religione), Gurpreet ha cambiato il velo leggero che porta di notte sostituendolo con il turbante, dopo aver pettinato i capelli con il kangha , il pettine di legno che si lascia nella capigliatura e simboleggia la pulizia anche morale dei fedeli.

 

i sikh amano le lamei sikh amano le lame

Poi è andato al lavoro: «guadagnare lavorando onestamente» è uno dei tre comandamenti del culto sikh, insieme a «ricordare il Creatore in ogni momento» e «condividere il guadagno». «Il tasso di criminalità della nostra comunità è zero», dice con orgoglio Balraj. «Li vediamo sempre, sono molto tranquilli - conferma Luigi, cameriere siciliano di un ristorante vicino -.

Con alcuni di loro ho anche lavorato: tutte persone per bene». Continua Balraj: «Il 37% dei Sikh d' Italia lavora nell' industria, il 33 nell' agricoltura».

 

È l' unico che parla perfettamente l' italiano. Gurpreet si scusa per il suo, che pure è buono: «Capisco peggio di come parlo, sarei voluto andare a scuola ma non ho potuto: sono arrivato nel 2008, in piena crisi, e mio padre non aveva lavoro». Nessuno degli uomini presenti ha il pugnale rituale: «Lo possono portare solo i battezzati, e - dice - non tutti lo sono» anche perché non c' è un età massima o minima per farlo. Però hanno barba e capelli lunghi: «Si diventa Sikh non tagliandosi nessun pelo del corpo, barba e capelli compresi, per questo la nostra religione è alla base di tutte le altre» spiega Balraj. Al polso portano il kara , il braccialetto di ferro che è un altro simbolo religioso: «Insegna che con le nostre mani non dobbiamo rubare, né fumare, né bere alcol, e che siamo legati per tutta la vita a una sola donna, che merita lo stesso rispetto dell' uomo».

i sikh  amano le lamei sikh amano le lame

 

Gli uomini del tempio di Rodigo stanno bevendo il tè dopo il lavoro, l' unica donna adulta presente entra ed esce da una cucina, poi li raggiunge e ascolta a braccia conserte.

Non parla italiano. Prima di cena ci sarà un' altra preghiera, poi ancora un' ultima prima di andare a dormire. «Per il culto collettivo ci ritroviamo qui la domenica». Dopo i servizi religiosi, che vengono officiati anche dalle donne e sono introdotti da musica e canti, c' è il pranzo tutti insieme. «Siamo vegetariani, quasi vegani - aggiunge Balraj -. Non mangiamo né carne, né pesce, né uova. Il pasto è in condivisione». Anche con chi non crede.

festa sikh mantova 7festa sikh mantova 7festa sikh mantova 6festa sikh mantova 6

 

festa sikh mantova festa sikh mantova festa sikh mantova 4festa sikh mantova 4festa sikh mantova 5festa sikh mantova 5

Ultimi Dagoreport

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…