self service benzina

“PER RIDURRE IL PREZZO DELLA BENZINA BISOGNA AGIRE CONTRO L'EVASIONE FISCALE NELLA DISTRIBUZIONE DEI CARBURANTI” - IL PRESIDENTE DEI BENZINAI DI CONFCOMMERCIO, BRUNO BEARZI: “IL 30% DELL'EROGATO È IN NERO, E QUESTO CORRISPONDE A UN MANCATO INTROITO PER LE CASSE DELLO STATO DI 12 O 13 MILIARDI ALL'ANNO. LE SPECULAZIONI AVVENGONO AL LIVELLO DELLA FINANZA E DEI CONTRATTI "FUTURE", NON AL NOSTRO. IL GOVERNO CI HA IMPOSTO DI ESPORRE I PREZZI MEDI NAZIONALI DEI CARBURANTI, E QUESTA PUÒ ESSERE UNA VIOLAZIONE DELLE NORME ANTITRUST…”

Luigi Grassia per “la Stampa”

 

BENZINA - QUANTO INCASSA LO STATO DALLE ACCISE

«Il governo ha capito di aver sbagliato accusandoci di speculazione per i rincari» dice Bruno Bearzi, presidente del sindacato dei benzinai Figisc Anisa Confcommercio, «e per salvare la faccia ha fatto due cose inutili, e forse illegali: ci ha imposto di esporre i prezzi medi nazionali dei carburanti, e questa può essere una violazione delle norme antitrust italiane e europee, perché spinge a uniformare i prezzi, e poi ci ha obbligato alla comunicazione quotidiana, anziché settimanale, degli aggiornamenti di prezzo, moltiplicando così il rischio di sanzioni da 1032 euro e di sospensione delle licenze in caso di reiterazione».

 

Bearzi ci comunica proprio nel corso di quest' intervista che stamattina alle 11 le associazioni della categoria incontreranno a Palazzo Chigi i ministri Giancarlo Giorgetti (Economia) e Adolfo Urso (Imprese), ma con queste premesse sembra difficile evitare lo sciopero dei gestori fissato per i giorni 25 e 26 gennaio.

 

BENZINA - LA CLASSIFICA EUROPEA DELLE ACCISE

Il problema dei prezzi alti dei carburanti è oggettivo. Voi benzinai che cosa proponete per risolverlo?

«Tagliare le accise, e farlo in maniera permanente, sarebbe un'ottima cosa. E per recuperare risorse il governo dovrebbe impegnarsi contro l'evasione fiscale nella distribuzione dei carburanti: secondo la testimonianza del pm Sandro Raimondi alla commissione Attività produttive della Camera, il 30% dell'erogato è in nero, e questo corrisponde a un mancato introito per le casse dello Stato di 12 o 13 miliardi all'anno. La stessa somma che serve a finanziare il taglio delle accise».

 

benzina

Voi benzinai respingere l'accusa di essere speculatori? Se non voi, c'è qualcun altro che specula?

«Questa accusa, che ci è arrivata da alcuni esponenti del governo, è smentita dagli stessi numeri del governo: al momento in cui parlo, si legge sul sito del ministero della Sicurezza energetica che dal 1° gennaio il prezzo medio dei carburanti è aumentato di 16,3 centesimi al litro, mentre le accise sono cresciute di 18 (cioè 15 più Iva).

 

Quindi c'è stato un rincaro inferiore a quello delle accise, altro che speculazione. Del resto, si sa che le speculazioni avvengono nella parte alta della filiera, al livello della finanza e dei contratti "future", non al nostro: come ha detto il ministro dei Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, "nessuno specula su pochi centesimi"».

pompe di benzina 5

 

Qual è il margine di guadagno dei gestori per litro?

«Appena 3,5 centesimi lordi. Per noi già la commissione sul Pos è un salasso».

 

Lei ha detto di temere per i benzinai più multe e sospensioni di licenze: come mai?

«Finora dovevamo comunicare al Ministero gli aggiornamenti di prezzo con cadenza quotidiana, oppure settimanale nel caso che le variazioni non ci fossero. Invece con le nuove regole la cadenza diventa quotidiana in ogni caso, e bastano poche ore di ritardo nella comunicazione per incorrere in sanzioni. Le multe sono di 1032 euro per ogni violazione, e in caso di recidiva può arrivare la sospensione della licenza fino a 90 giorni. E in tale eventualità la compagnia titolare dell'impianto può cogliere l'occasione per sciogliere il rapporto col benzinaio».

pompe di benzina 4

Ultimi Dagoreport

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...

donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – PUTIN NON PERDE MAI: TRUMP ESCE A PEZZI DALLA TELEFONATA CON “MAD VLAD”. AVEVA GIÀ PRONTO IL DISCORSO (“HO SALVATO IL MONDO”) E INVECE HA DOVUTO FARE PIPPA DI FRONTE AL NIET DEL PRESIDENTE RUSSO ALLA TREGUA DI 30 GIORNI IN UCRAINA – ZELENSKY COTTO E MANGIATO: “SE NON SEI AL TAVOLO DEL NEGOZIATO, SEI NEL MENÙ” – LE SUPERCAZZOLE DEL TYCOON SU IRAN E ARABIA SAUDITA E LA PRETESA DELL’EX AGENTE DEL KGB: ACCETTO IL CESSATE IL FUOCO SOLO SE FERMATE GLI AIUTI ALL’UCRAINA. MA TRUMP NON POTEVA GARANTIRE A NOME DELL’EUROPA – DOPO IL SUMMIT A GEDDA DI DOMENICA PROSSIMA CI SARÀ UNA NUOVA TELEFONATA TRA I DUE BOSS. POI L’INCONTRO FACCIA A FACCIA…

donald trump dazi giorgia meloni

DAGOREPORT! ASPETTANDO IL 2 APRILE, QUANDO CALERÀ SULL’EUROPA LA MANNAIA DEI DAZI USA, OGGI AL SENATO LA TRUMPIANA DE’ NOANTRI, GIORGIA MELONI, HA SPARATO UN’ALTRA DELLE SUE SUBLIMI PARACULATE - DOPO AVER PREMESSO IL SOLITO PIPPONE (‘’TROVARE UN POSSIBILE TERRENO DI INTESA E SCONGIURARE UNA GUERRA COMMERCIALE...BLA-BLA’’), LA SCALTRA UNDERDOG DELLA GARBATELLA HA AGGIUNTO: “CREDO NON SIA SAGGIO CADERE NELLA TENTAZIONE DELLE RAPPRESAGLIE, CHE DIVENTANO UN CIRCOLO VIZIOSO NEL QUALE TUTTI PERDONO" - SI', HA DETTO PROPRIO COSI': “RAPPRESAGLIE’’! - SE IL SUO “AMICO SPECIALE” IMPONE DAZI ALLA UE E BRUXELLES REAGISCE APPLICANDO DAZI ALL’IMPORTAZIONE DI MERCI ‘’MADE IN USA’’, PER LA PREMIER ITALIANA SAREBBERO “RAPPRESAGLIE”! MAGARI LA SORA GIORGIA FAREBBE MEGLIO A USARE UN ALTRO TERMINE, TIPO: “CONTROMISURE”, ALL'ATTO DI TRUMP CHE, SE APPLICATO, METTEREBBE NEL GIRO DI 24 ORE IN GINOCCHIO TUTTA L'ECONOMIA ITALIANA…

donald trump cowboy mondo in fiamme giorgia meloni friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT: IL LATO POSITIVO DEL MALE - LE FOLLIE DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HANNO FINALMENTE COSTRETTO GRAN PARTE DEI 27 PAESI DELL'UNIONE EUROPEA, UNA VOLTA PRIVI DELL'OMBRELLO MILITARE ED ECONOMICO DEGLI STATI UNITI, A FARLA FINITA CON L'AUSTERITY DEI CONTI E DI BUROCRATIZZARSI SU OGNI DECISIONE, RENDENDOSI INDIPENDENTI - GLI EFFETTI BENEFICI: LA GRAN BRETAGNA, ALLEATO STORICO DEGLI USA, HA MESSO DA PARTE LA BREXIT E SI E' RIAVVICINATA ALLA UE - LA GERMANIA DEL PROSSIMO CANCELLIERE MERZ, UNA VOLTA FILO-USA, HA GIA' ANNUNCIATO L'ADDIO ALL’AUSTERITÀ CON UN PIANO DA MILLE MILIARDI PER RISPONDERE AL TRUMPISMO - IN FRANCIA, LA RESURREZIONE DELLA LEADERSHIP DI MACRON, APPLAUDITO ANCHE DA MARINE LE PEN – L’UNICO PAESE CHE NON BENEFICIA DI ALCUN EFFETTO? L'ITALIETTA DI MELONI E SCHLEIN, IN TILT TRA “PACIFISMO” PUTINIANO E SERVILISMO A TRUMP-MUSK...