mario draghi gas rubli

IL PREZZO DEL GAS TORNA A SCHIZZARE, LE BOLLETTE SPERIAMO DI NO - LA GERMANIA ACCUSA I RUSSI DI AVER TAGLIATO LE FORNITURE, E DOPO LO SCONTRO IL VALORE DEL GAS NATURALE HA TOCCATO UN RIALZO MASSIMO DEL 20 PER CENTO A 112 EURO A MEGAWATTORA - SI SALVERANNO I NOSTRI PORTAFOGLI? IL SENATO HA APPROVATO LA FIDUCIA SULL'EMENDAMENTO INTERAMENTE SOSTITUTIVO DEL DECRETO TAGLIA-PREZZI, NOTO ANCHE COME UCRAINA BIS...

Fausta Chiesa per il “Corriere della Sera

 

PUTIN E I RUBLINETTI - BY EMILIANO CARLI

Si allarga lo scontro sul gas in Europa, che da ieri coinvolge anche la Germania, si inasprisce in Polonia e potrebbe estendersi anche alla Finlandia oggi. Berlino ha accusato Mosca di «usare l'energia come «un'arma».

 

Lo ha detto il ministro tedesco dell'Economia e del Clima Robert Habeck commentando le contro-sanzioni di Mosca, che poche ore prima ha posto le sanzioni su una controllata tedesca di Gazprom che la Germania ha sequestrato. «Vengono meno 10 milioni di metri cubi di gas, ma sono compensabili», ha detto Habeck. «Monitoriamo la situazione, ma il mercato può compensare il gas che non arriva dalla Russia».

 

I GASDOTTI VERSO L EUROPA

Lo scontro ha avuto subito ripercussioni sull'andamento dei prezzi del gas naturale: al Ttf di Amsterdam (mercato di riferimento per l'Europa) il primo contratto di riferimento per scadenza temporale (il futures a luglio 2022) ha toccato un rialzo massimo del 20 per cento a 112 euro a megawattora e ha chiuso in rialzo dell'11,1% vicino a 105 euro.

 

Le quotazioni del gas sono sotto osservazione e in aumento da due giorni, dopo che il 9 maggio il gestore della rete ucraina ha annunciato «per cause di forza maggiore» la chiusura del transito del metano russo da uno dei due punti di ingresso del Paese e da cui arriva un terzo del gas russo, che ha infatti ridotto i flussi verso l'Italia attraverso il Tarvisio, al confine tra Friuli e Austria, compensati dal gasdotto che attraversa passo Gries al confine tra Piemonte e Svizzera.

 

VLADIMIR PUTIN E IL GAS

Una decisione che ha portato a una serie di contromosse da parte della Russia. Gazprom ieri ha annunciato che smetterà di utilizzare il gasdotto Yamal-Europa per il transito del gas attraverso la Polonia gestito dalla società polacca Europol Gaz, da cui passa circa il 10% delle forniture di gas russo.

 

PUTIN

E le forniture sono a rischio da oggi anche per la Finlandia, a seguito dell'annunciata intenzione di Helsinki di entrare nella Nato. Sul fronte italiano, riguardo ai pagamenti del gas russo, Eni non avrebbe ancora avviato l'iter di apertura dei due conti (uno in euro l'altro in rubli), ma in assenza di direttive europee espressamente contrarie è ragionevole pensare che in tempi brevi lo farà, in vista della scadenza dei pagamenti prevista nella seconda parte di maggio.

 

Nel frattempo il Senato ha approvato la fiducia sull'emendamento interamente sostitutivo del decreto Taglia-prezzi (noto anche come «Ucraina bis» o decreto «Bollette»). Il «sì» è il disco verde di Palazzo Madama al decreto legge che comprende le misure contro gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina e in cui è stato «travasato» il successivo decreto legge che proroga all'8 luglio le agevolazioni sulle accise per i carburanti. Esce rafforzato il «capitolo» golden power . Il provvedimento va ora all'esame della Camera.

 

Articoli correlati

GAS WARS - LA DECISIONE DI GAZPROM DI INTERROMPERE I FLUSSI ATTRAVERSO LA POLONIA...

ZELENSKY COME PUTIN: USA IL GAS COME ARMA DI RICATTO - LA DECISIONE DI BLOCCARE UN TERZO DEL METANO.

NON SI FA L'EMBARGO? CI PENSA PUTIN A TOGLIERCI DIRETTAMENTE IL GAS! - LA SOCIETA RUSSA \'GAZPROM\'...

L'ARMA DI RICATTO DI PUTIN NON E' IL GAS, E' IL GRANO! - QUIRICO: \'I DUE TERZI DEL MONDO SONO...\'

ZELENSKY SI E\' MESSO A FARE IL GIOCO DEL BARATTO: IL NOSTRO GRANO PER IL GAS RUSSO - LA PROPOSTA...

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?