il bambino con i libri a primavalle

PRIMAVALLE, POI LO SGOMBERO, INFINE LA FUGA - DOPO L'OPERAZIONE PER CACCIARE LE FAMIGLIE DALL'EX SCUOLA OCCUPATA, GIÀ METÀ DEI 145 CUI ERA STATO OFFERTO UN ALLOGGIO ALTERNATIVO HA RINUNCIATO ALL'OFFERTA. SOTTO AI PALAZZI OCCUPATI SI VEDEVANO PARCHEGGIATE MERCEDES E VW GOLF, SEGNO CHE IN MEZZO AI BISOGNOSI C'ERANO PARECCHI FURBI CHE AVEVANO TROVATO UN MODO PER NON PAGARE AFFITTO E BOLLETTE

Alessia Marani per “il Messaggero – Cronaca di Roma”

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«Nessuno resterà indietro», ha detto ieri la sindaca Virginia Raggi a proposito delle famiglie  sgomberate dall’ex scuola occupata di via Cardinal Capranica, a Primavalle. A 145 persone la Sala operativa sociale aveva messo a disposizione un alloggio, soprattutto in un centro di accoglienza temporaneo a Centocelle, ma la metà di loro già lunedì pomeriggio aveva rinunciato all’offerta.

 

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Perché all’interno dell’occupazione c’erano due facce della stessa medaglia: da una parte i nuclei «fragili» per davvero, dall’altra, però, anche chi avrebbe approfittato di una permanenza a spese zero: niente affitti, niente bollette da pagare. «In quel cortile abbiamo visto parcheggiate anche auto di un certo rango, come una Mercedes Classe C e una Golf che costerà 35mila euro, e poi i furgoni utilizzati per andare a vendere come ambulanti nei mercati - affermano i frequentatori dello storico campo sportivo vicino, il Tanas – possiamo capire che nella disperazione si cerchi appoggio in una struttura del genere, ma non abitarci per vent’anni... Probabilmente tra chi ha fatto le valigie e se n’è andato, c’è anche chi qualche soldo lo avrà messo da parte».

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In via Cardinal Capranica, il giorno dopo, si respira ancora nell’aria l’odore forte e acre dei roghi accesi dagli occupanti per tentare di fermare l’avanzata dei poliziotti. L’ingresso della strada è controllato dagli agenti della Polizia locale, altri vigili sono piazzati davanti alla cancellata ormai spalancata dell’ex scuola Don Calabria. Bisogna evitare nuove occupazioni e aspettare la bonifica dell’area. Tutt’intorno, infatti, restano i segni della guerriglia ingaggiata lunedì mattina: pneumatici bruciati e altri accatastati, secchioni dell’immondizia divorati dalle fiamme, pile di panchine usate come legna da ardere, vecchi mobili e scaldabagno gettati in strada.

 

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IL RACCONTO

«Avevano organizzato cinque file di barricate – racconta Massimiliano Tanas, gestore del centro sportivo dove gioca anche la Real Aurelia - quando domenica notte me ne sono andato, ho detto a chi conoscevo di lasciare perdere, che si mettevano solo nei guai. Iniziavano ad arrivare i reparti mobili della polizia, mai visti tanti agenti tutti insieme in vita mia. Ma c’era chi li aizzava, soprattutto una donna marocchina. In questi anni, alla fine, la coesistenza è stata pacifica - aggiunge - Loro rispettavano noi e noi rispettavamo loro. La sera i bambini venivano a giocare qui nel campetto, gratis. Ma solo se chiedevano “per favore”. E devo dire che lo facevano».

 

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Via Cardinal Capranica è una traversa di via Pietro Bembo, una strada chiusa che taglia

un’area verde: oltre all’ex scuola occupata e ai campi sportivi del Tanas, in fondo, c’è solo la succursale del “DeAmicis”, l’istituto per odontoiatri. «Non c’è nemmeno un autobus che porti fin qui le scolaresche - spiega ancora Massimiliano - e tutti, compresi i nostri allievi, dovevano passare davanti all’occupazione. Finalmente, avremo nuove iscrizioni perché molti genitori non mandavano più i propri figli ad allenarsi qui, avevano paura. Il degrado era tanto».

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Proprio ieri pomeriggio la coop “Rosa Blu” ha ripresentato in Comune il progetto per realizzare una ludoteca all’interno dell’ex edificio di cui prima gestiva la palestra, poi occupata. Anche se nelle intenzioni del Municipio vi sarebbe quella di restituire alla Don  Calabria la funzione originaria, ovvero di scuola.

 

LA RICOGNIZIONE

 Ieri mattina, intanto, l’assessore Laura Baldassarre, la presidente della commissione capitolina Patrimonio e Politiche Abitative Valentina Vivarelli e il vice capo di gabinetto Marco Cardilli, hanno incontrato alcune famiglie e hanno visitato le strutture in cui sono state accolte le famiglie. «L’attenzione a chi è più fragile è e resterà sempre una nostra priorità - ha sottolineato la sindaca Virginia Raggi - Nessuno deve rimanere indietro. Anche perché la legalità senza il rispetto dei diritti umani non è possibile, né auspicabile».

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