filippo turetta

LASCIATE PERDERE LE STRONZATE SUL PATRIARCATO /2 - LO PSICOTERAPEUTA MATTEO LANCINI SUL CASO DI FILIPPO TURETTA E GIULIA CECCHETTIN: “SIAMO CRESCIUTI IN CULTURE IN CUI IL VINCOLO DI COPPIA ERA MOLTO FORTE, OGGI LA SOCIETÀ È COMPLESSA E FLUIDA. MA LA FINE DEL RAPPORTO DI COPPIA IN ADOLESCENZA PUÒ ESSERE FONTE DI TANTA SOFFERENZA. QUANDO QUESTO VINCOLO VIENE MENO, SE NON SI HA UN NUCLEO FORTE, SI ARRIVA ALLA DISPERAZIONE - INCONTRO CENTINAIA DI ADOLESCENTI E IN ALCUNI C'È UNA RABBIA DEVASTANTE - FRAGILITÀ E ABBANDONO SONO DEVASTANTI NELLA NOSTRA SOCIETÀ MENTRE INTERNET È IL MONDO DELLA PRESTAZIONE…”

Estratto dell’articolo di Eleonora Camilli per “la Stampa”

 

MATTEO LANCINI

Ripartire dalla scuola e da un'educazione sessuale, affettiva, identitaria che metta al centro anche la costruzione e la fine di un legame di coppia. Ne è convinto Matteo Lancini, psicologo e psicoterapeuta, presidente della fondazione Minotauro, dopo il terribile omicidio di Giulia Cecchettin per mano di un coetaneo, Filippo Turetta. […]

 

Professor Lancini, cosa ci dice questa terribile storia delle relazioni tra i ragazzi?

«Credo che il tema centrale oggi è […] portare […] nuove riflessioni, […] su un tema più ampio che riguarda la costruzione dell'identità in adolescenza e la dimensione della coppia, anche la sua fine».

 

Cioè?

GIULIA CECCHETTIN E FILIPPO TURETTA

«Siamo cresciuti in culture in cui il vincolo di coppia era molto forte, oggi la società è complessa e fluida. Ma la fine del rapporto di coppia in adolescenza può essere fonte di tanta sofferenza. Quando qualcuno distoglie lo sguardo e dice che è finita si prova una sofferenza molto forte. Oggi conta sempre meno il sesso rispetto a vivere nella mente dell'altro. Quando questo vincolo della mente viene meno, se non si ha un nucleo forte, è come se si perdesse tutto e si arriva alla disperazione. […]».

 

FILIPPO TURETTA

C'è però sempre un confine tra il dolore, seppur terribile, della fine di una relazione e pensare di fare del male fino a uccidere una persona.

«Ogni omicidio è un suicidio mancato e ogni suicidio è un omicidio mancato. Non conoscevo i due ragazzi, bisognerebbe sapere che tipo di relazione c'era. Ma incontro centinaia di adolescenti, in alcuni c'è una rabbia devastante».

 

Oltre alla scuola, c'è il ruolo della famiglia. Filippo Turetta è stato descritto anche dai parenti come un «bravo ragazzo». Per lei è possibile che non ci fossero dei segnali che avrebbero dovuto destare allarme?

FILIPPO TURETTA

«[…] Conosco ragazzi che non danno alcun segnale e poi tentano il suicidio, nessuno sa cosa sia capitato nella loro mente. È un'illusione trovare segnali. […] Ci sono fragilità che si trasformano in violenza, spesso più contro se stessi che verso altri, pensiamo alle condotte alimentari, ai tentativi di suicidi, agli incidenti stradali parasuicidari... Bisogna capire quali frasi dire a tavola, non basta solo togliere cellulari. Oggi la famiglia ha molti competitor».

 

FILIPPO TURETTA

I social, per esempio?

«Il mondo di internet è il mondo della prestazione, del selfie. Non può esistere costruzione identitaria senza internet che è sempre a disposizione per risolvere problemi che i ragazzi non riescono a risolvere con gli adulti di riferimento. Noi dobbiamo aprire spazi di simbolizzazione che contrastino una società in cui la fragilità e l'abbandono sono così devastanti. Quindi si deve puntare non solo sull'educazione all'affettività ma a cosa significhi essere maschio e femmina oggi in una società in cui la sessualità è sempre meno importante. La violenza trova interlocutori negli spazi di internet […]».

giulia cecchettin e filippo turetta 2

Ultimi Dagoreport

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA