bin salman al thani

IL FUTURO DELLO SPORT È NEI PETROLDOLLARI DEL GOLFO – IL QATAR DOPO LA COPPA DEL MONDO SOGNA LE OLIMPIADI 2036 E L’ARABIA SAUDITA PUNTA I MONDIALI 2030, INSIEME A EGITTO E GRECIA. IL PIANO DEL PRINCIPE MOHAMMED BIN SALMAN INCLUDE ANCHE LA CANDIDATURA DI RIAD PER L'EXPO DELLO STESSO ANNO (ANCHE ROMA IN CAMPO) – DAGOREPORT: “LA CITTÀ VINCITRICE SARÀ RIAD. BIN SALMAN SI AVVALE DELL’OPERA DI UN SENATORE DELLA REPUBBLICA ITALIANA, TALE RENZI MATTEO, NEL RUOLO DI…”

DAGOREPORT

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/renzi-rsquo-arabia-ndash-anno-voto-candidatura-roma-334073.htm

 

 

QATAR E ARABIA SAUDITA

Matteo Pinci per “la Repubblica”

 

al thani infantino

A Katara, la città che conserva l'antico nome del Paese, fa caldo anche a dicembre. Ma puoi camminare per più di cento metri rinfrescato da getti di aria condizionata.

Per strada, all'aperto, tra un caffè, un'installazione ispirata al calcio e l'ingresso di un centro commerciale. La sfida è, entro 14 anni, riuscire a offrire lo stesso privilegio lungo i 42 chilometri di una maratona olimpica: aria fresca sugli atleti per sfidare il caldo del deserto.

 

E per questo il sovrano del Qatar Tamim Al Thani ha chiamato il "dottor Cool", l'ingegnere Saud Abdulaziz Abdul Ghani, lo stesso che ha "raffreddato" con getti d'aria gli stadi della Coppa del mondo di calcio. E che ora avrà una missione persino più impegnativa. nemmeno il tempo di concludere il Mondiale che il Qatar ha già messo nel mirino le Olimpiadi 2036, sfruttando l'eredità di questo torneo. Che nel frattempo potrebbe fare da apripista anche a un nuovo Mondiale arabo tra 8 anni. Il futuro dello sport è nei soldi delle economie del Golfo.

 

MONDIALI QATAR CERIMONIA INAUGURAZIONE AL THANI INFANTINO

L'hub dello sport A Lusail, la città del futuro a nord di Doha, si continua a costruire: cinque anni fa non c'era nulla, oggi accanto agli yacht club compaiono stazioni per la ricarica dei veicoli elettrici. Fa effetto in un Paese in cui la benzina costa 50 centesimi al litro. Un'apertura a un futuro diverso, anche per chi grazie al gas ha trasformato una comunità nomade che pescava perle in un colosso dell'economia mondiale. E ora vuol diventare il più grande hub mondiale dello sport. È questo l'obiettivo del Qatar. La vetrina sportiva è un volano potentissimo, ma terribilmente oneroso. Ospitare eventi, come sa bene la Formula Uno, è diventato un affare a uso quasi esclusivo delle economie del Golfo. Garantisce una nuova immagine, porta turismo e crea lavoro. E deterge l'immagine. Lusail, la sede della finale dei Mondiali, il prossimo ottobre tornerà a ospitare un Gran Premio di F1, dopo l'assenza dal calendario 2022. Raccontano esista anche il progetto per un circuito cittadino a La Perla, un'isola artificiale, modello Montecarlo.

Tamim Bin Hamad Al Thani

 

"Un Mondiale ogni anno" Il calcio non è mai il fine, per il Qatar, ma lo strumento: in quindici anni la penisola ha ospitato 500 eventi sportivi, investendo in tornei che non voleva nessuno, perché organizzarli costa e gli sponsor latitano.

«Un Mondiale ogni anno», è lo slogan nei palazzi del potere qatarino.

 

Nel 2023 ospiterà la Coppa d'Asia di calcio: la Cina, inizialmente designata, ha rinunciato per il Covid.

Nel 2024 i Mondiali di nuoto a Doha.

 

Nel 2030, i Giochi Asiatici: battuta Riad. Prove generali per il vero obiettivo: le Olimpiadi del 2036 a Doha. Per ora sono soltanto un miraggio. Il Cio per quell'anno ha già dei candidati e non sposterebbe la finestra estiva. Piuttosto potrebbe fare una contro offerta: perché non vi prendete i Giochi invernali del 2030? In fondo c'è già un modello: i sauditi.

 

L'Arabia su Mondiale ed Expo L'Arabia Saudita è pronta a sostituire il Qatar nell'economia del calcio mondiale. Vuole i Mondiali 2030, insieme a Egitto e Grecia. L'ideale rilancio per "Vision 2030", il piano di sviluppo e investimenti voluto dal principe Mohammed bin Salman che include anche la candidatura di Riad per l'Expo dello stesso anno (Roma, Odessa e Busan le rivali: l'Italia rischia di restare a mani vuote).

infantino bin salman

 

L'anno prima, nel 2029, l'Arabia ospiterà i Giochi asiatici invernali: il progetto Neom costerà 500 miliardi di dollari per realizzare da zero una nuova località di montagna.

E il Mondiale di calcio? La fase uno dovrebbe iniziare a settembre 2023, circa sei mesi prima dell'assegnazione della Coppa del mondo 2030: una sfida all'Europa, a cui toccherebbe per alternanza logica. Ma il Qatar ha dimostrato che un Mondiale nel deserto non è una follia.

 

L'Arabia è già pronta a dar vita a una città dell'intrattenimento, Qiddiya, con arene e un circuito per la Formula 1. Ma per far decollare il progetto servono i Mondiali. E la strategia inizia proprio da un affare col Qatar: un accordo da un miliardo per le quote di beIN Sports , tv di Stato di Doha monopolista dei grandi eventi in Nord Africa e Medio Oriente, ma sempre più radicata anche sui mercati europei.

infantino bin salman

 

Una tv per prendersi i Mondiali Oggi beIN Sports è il più grande veicolo per spostare influenze nel mondo del calcio (e non solo). Acquistando i diritti di tornei e campionati di tutto il mondo, ha il potere nei fatti di entrare nelle scelte politiche di Fifa e Uefa: il presidente della tv (e del Psg), Nasser al Khelaifi, è il più ascoltato "consigliere" di entrambe. Ma beIN acquista direttamente dalle singole federazioni e dalle leghe anche i diritti dei campionati nazionali da trasmettere in area mediorientale o sul territorio stesso.

 

Soldi che spesso garantiscono la sopravvivenza stessa di quei tornei. Indovinate chi vota nella scelta sull'assegnazione dei Mondiali? Sì, proprio le federazioni. Che poi con le tv devono trattare i diritti dei loro campionati. Quindi, anche con beIN.

MESSI BIN SALMAN

 

Alleanza e tensioni Pensare che dopo l'embargo dei Paesi del Golfo al Qatar del 2017, i sauditi avevano boicottato beIN e in Arabia era nata addirittura una tv pirata, beOut Q che ne trasmetteva illegalmente i contenuti a Riad e dintorni. Nel 2021 la tregua aveva permesso ai qatarini di tornare a trasmettere i programmi di beIN anche in Arabia Saudita. Ma mentre i principi di Qatar e Arabia Saudita sedevano divisi solo dal presidente Fifa Infantino alla cerimonia inaugurale dei Mondiali, il segnale di beIN veniva nuovamente oscurato a Riad, oltre un anno dopo la tregua del 2021. Un braccio di ferro per il controllo della piattaforma beIN : i sauditi vogliono il timone del più grande strumento per spostare influenze nel mondo del calcio globale. Con cui assicurarsi un Mondiale.

MOHAMMED BIN SALMAN FESTEGGIA PER LA VITTORIA DELL ARABIA SAUDITA CONTRO L ARGENTINA MOHAMMED BIN SALMAN FESTEGGIA PER LA VITTORIA DELL ARABIA SAUDITA CONTRO L ARGENTINA LAWRENZI D'ARABIAMOHAMMED BIN SALMAN GUARDA ARABIA SAUDITA ARGENTINA mohammed bin salman il discorso di sheikh tamim bin hamad al thani alla cerimonia di apertura dei mondiali in qatar

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