carlo verdone dago

“QUANDO COMINCI A ESSERE BELLO MATURO ESPLODE ’STA BOMBA DELLA FEDE” – CARLO VERDONE PARLA DEL RAPPORTO CON DIO E CON LA RELIGIONE: “OGNI TANTO VADO A MESSA. CON L’ETA’ COMINCI AD AVERE PAURA DELLA MORTE E TI INTERROGHI: COSA SUCCEDE DOPO? ANCHE IL NON CREDENTE VIENE SPINTO VERSO RIFLESSIONI SPIRITUALI E PRIMA O POI IN CHIESA CI ENTRI” – “HA DETTO GIUSTO ROBERTO D’AGOSTINO, ROMA È ‘SANTA E DANNATA’. È DANNATA PERCHÉ IMMORALE; SANTA PERCHÉ BASTA GUARDARE LA MAGNIFICENZA DI CERTE CHIESE…” –  “IL GIUBILEO? SARÀ UNA BUONA COSA SOLO PER HOTEL E RISTORANTI” – VIDEO

 

Estratto dell’articolo di Valerio Cappelli per www.corriere.it

 

CARLO VERDONE

La prima sorpresa con Carlo Verdone arriva subito, quando gli chiedo cosa rappresenta il Giubileo per un uomo laico. E lui: «Ci conosciamo da quarant’anni, ma guarda che non sono mica tanto laico…».

 

Vai a Messa?

«Qualche volta sì. I miei genitori ci andavano regolarmente e non sbandieravano la fede, questa era la loro lezione. Mamma una volta al mese mi portava al Verano, cambiava l’acqua ai parenti defunti, conosceva le vite di tutte le tombe antiche, dietro ogni loculo aveva una storia da raccontare. Il cimitero non l’ho mai visto come un luogo triste. Io poi da piccolo ero chierichetto e mi piaceva pure, tutti quei rituali mi davano un senso di pace».

 

La fede aumenta con l’età?

CARLO VERDONE PRETE

«Quando cominci a essere bello maturo e senti i primi acciacchi, qualche amico l’hai perso o ha qualche malanno, ecco, piano piano ‘sta bomba della fede esplode, la senti sempre più vicina. Cominci ad avere paura e ti interroghi sul senso della vita: cosa succede dopo? Anche il non credente viene spinto verso riflessioni spirituali e prima o poi in chiesa ci entri».

 

Dunque si finisce a credere per paura di morire…

«Sì, cominci a dialogare, cosa che non facevi prima. Se hai la forza di iniziare una preghiera, ce ne sarà una seconda e poi una terza. La paura della morte è terribile. Ti chiedi: ma io sono nato e ho vissuto per quale motivo? Sì, hai creato degli eredi, ma perché è avvenuto tutto questo? E’ la paura dell’andare via e il non sapere cosa succede. Il vero credente invece è dogmatico, per lui la vita continua attraverso l’anima».

 

Cosa ricordi degli altri Giubilei?

VITA DA CARLO - TERZA STAGIONE - CARLO VERDONE

«Di quello del 2000 ricordo uno dei miei pranzi con mio padre, Mario, grande studioso di cinema. Con lui si parlava sempre di arte e poesia, mai di religione. Quel giorno mi disse che voleva andare a San Pietro per confessarsi, però non sapeva cosa dire al prete. Non trovava dei veri peccati. Raccontagli le piccole cose, gli suggerii. Ma sono talmente piccole, rispose. Non l’ho mai sentito parlare male di qualcuno, tutt’al più dava del trombone. Allora gli dissi, al sacerdote potresti raccontare quando, nel 1964, mi prendesti a sberle perché ti avevo disobbedito andando in motorino e mi ero rotto tibia e perone, soffrivo con la gamba gonfia come un melone e mi hai caricato di botte».

 

E lui cosa ti disse?

CARLO VERDONE

«Disse ma mi parli di un episodio di quasi 40 anni fa! Aggiunse che, sbagliando, aveva imitato cosa aveva fatto sua madre con lui, quando cadde dalla bici. Il bello è che il prete gli diede ragione, disse che era stato mosso dalla preoccupazione del genitore e che a volte i figli vanno educati col bastone».

 

Andiamo a questo Giubileo. Roma è sottosopra per i cantieri.

«Ho avuto una piccola polemica col sindaco Gualtieri, poi mi ha detto che si riuscirà a chiudere tutto. Effettivamente gli eventi a Roma si finiscono sempre in zona Cesarini. Sono convinto che ci saranno miglioramenti. Ma certo Piazza Venezia è infrequentabile.

 

Quello che mi preoccupa è che Roma non riesce a reggere una mole di turismo enorme. C’è chi dice 35 milioni di pellegrini in arrivo, chi addirittura 40… Sarà una bella cosa per hotel e ristoranti. Roma sta sempre meno diventando una città che si guarda per la bellezza, e sempre più per l’Apericena. È diventata una città culinaria».

carlo verdone

 

Ti tapperai in casa?

«Io ho ancora la forza di andare con lo scooter. Mi muovo con fatica anche su due ruote. Il problema sono i bus turistici e le auto in doppia fila. Le strade in centro sono strette e i turisti ti guardano male pensando che siano tutte pedonali».

 

Mai tentato di andare via?

«Ogni tanto lo penso, in realtà non ce la faccio. È una città che amo troppo, anche se ha perso molto della poesia di quartiere. I fabbri, i vetrai e gli altri artigiani non ci sono più, è tutto un gelato, un supplì, una pizza al taglio. È tutta ‘na cosa da magna’. E la massa se ne sta col sacchetto di cibo in mano. Altra cosa il turismo ricco. Il liceo che ho frequentato, il Nazareno, diventerà un hotel a sei stelle».

 

[…]

 

Pasolini diceva che il nemico del Cristianesimo in Occidente è l’idolatria consumistica, i nuovi dei.

«Alla fine Pasolini diceva cose più spirituali di tanti sacerdoti, direi francescane, anche se era pieno di contraddizioni dalla testa ai piedi».

 

dago e carlo verdone 2

Roberto D’Agostino ha girato il bel documentario Roma santa e dannata.

«Ha detto il giusto. È dannata perché immorale; santa perché basta guardare la magnificenza di certe chiese piene di ori che sembrano una scena pagana. Sono una Pinacoteca, entri e vedi un Guercino, i Carracci… Io preferisco le chiese romaniche, spoglie, primitive, adesso sono in campagna a Cantalupo in Sabina e davanti a me c’è il santuario di Vescovìo. Nella chiesa povera Dio lo sento di più».

 

Papa Francesco è infallibile?

ROMA SANTA E DANNATA DAGO E MARCO GIUSTI

«Tu ne hai conosciuto uno infallibile? Il senso delle parole del Vangelo lo ritrovavo in Giovanni XXIII che entrava nel cuore di tutti. Oggi ci sono le palestre piene e le chiese vuote. Ho letto che i cattolici praticanti non arrivano al 20 per cento e i matrimoni civili sono al 60. Poi c’è la crisi economica (la vocazione e le offerte diminuiscono), per non parlare dei tentativi di scisma. Il Papa fa quello che può. Ma il Giubileo, in mezzo a tante guerre, è una straordinaria occasione di aggregazione di tante persone da tutto il mondo che si ritrovano per un buon fine».

 

[...]

 

Nel tuo primo film, Un sacco bello, girato nel 1980, c’è un prete.

«È uno dei sei personaggi che interpreto. Ho preso spunto da un prete del Nazareno. Ho sempre cercato di cogliere il senso spirituale che sa di catechismo, senza tanta profondità. Magari venivano dalla Calabria, rappresentavo il cliché di parroci che non c’è quasi più, oggi hanno accenti francesi, tedeschi…. Il prete l’ho rifatto in Io loro e Lara, un personaggio che perde la fede in Africa, vuol tornare in Occidente ma trova una realtà familiare disastrata e ritorna in Africa, perché di aiuto c’è più bisogno lì».

 

Cosa pensi di Habemus papam di Nanni Moretti?

CARLO VERDONE DAGO

«È un autore serio, appassionato. Certe volte lo sento lontano da me, e quello non è tra i suoi film che preferisco».

 

Tuo padre fece quella piccola confessione. Tu, cosa puoi dirci?

«Mi rivedo in lui, grandi cose di cui vergognarmi non ne ho. Forse lavoro troppo e posso dimenticarmi dei vecchi amici, dovrei trovare il tempo di vederli. Di questo, sì, mi pento».

marco manetti carlo verdone antonio manetti (3)dago in vita da carlo 3

 

CARLO VERDONE PRETECARLO VERDONE PRETE

Verdone e Dago sul set di "Vita da Carlo"

Ultimi Dagoreport

trump musk bitcoin

DAGOREPORT - A.A.A. ATTENZIONE ALLA MONETA: RITORNA MINACCIOSA SULLA SCENA GEOPOLITICA DEL MONDO - SUCCEDE CHE QUELLO SVALVOLATO ALLA KETAMINA DI ELON MUSK, DA QUANDO HA FINANZIATO LA CORSA PRESIDENZIALE DI DONALD TRUMP, SI È MESSO IN TESTA DI TRASFORMARE LA CASA BIANCA IN CASA MUSK. E COME “PRESIDENTE VIRTUALE” DEGLI STATI UNITI, L'UOMO PIU' RICCO DEL MONDO HA IN MENTE DI SOSTITUIRE LA MONETA REALE CON UNA VIRTUALE, CON UNA LEGGE CHE PREVEDA GLI ACQUISTI DI BITCOIN PER LE RISERVE VALUTARIE DEGLI STATI UNITI - MA FATTI DUE CONTI, ALL’AMERICA FIRST DI TRUMP CONVIENE DI TENERSI STRETTO IL SACRO DOLLARO CHE, AD OGGI, RAPPRESENTA LA MONETA DI SCAMBIO DEL 60% DEL MERCATO INTERNAZIONALE -NEL 2025 TRUMP DOVRÀ VEDERSELA NON SOLO COL MUSK-ALZONE CRIPTO-DIPENDENTE: IN CAMPO È SCESO PREPOTENTE IL PIU' ANTICO NEMICO DEL “VERDONE” AMERICANO: L’ORO…

maria rosaria boccia gennaro sangiuliano giorgia meloni

IL BOTTO DI FINE ANNO: IL 1 AGOSTO 2024 (DUE SETTIMANE DOPO IL TAGLIO SUL CAPOCCIONE) GENNARO SANGIULIANO FIRMO' IL DECRETO DI NOMINA DI MARIA ROSARIA BOCCIA A SUA CONSULENTE – IL DOCUMENTO SBUGIARDA “GENNY DELON” (CHE AL TG1 MINIMIZZO' IN MODO VAGO “MI ERA VENUTA L’IDEA DI NOMINARLA”) E SOPRATTUTTO GIORGIA MELONI, CHE MISE LA MANO SUL FUOCO SULLA BUONA FEDE DEL MINISTRO (“HA DECISO DI NON DARE L’INCARICO DI COLLABORAZIONE. MI GARANTISCE CHE QUESTA PERSONA NON HA AVUTO ACCESSO A NESSUN DOCUMENTO RISERVATO”) – L’ITER SI BLOCCO', DANDO IL VIA ALL’INCHIESTA DI DAGOSPIA CHE PORTÒ ALLE DIMISSIONI DEL MINISTRO. MA QUESTO DOCUMENTO APRE NUOVE DOMANDE: 1) PERCHÉ, DOPO UN PRIMO STEP, LA NOMINA NON È STATA FINALIZZATA? 2) COSA È AVVENUTO TRA IL GIORNO DELLA NOMINA, E IL 26 AGOSTO, GIORNO DEL DAGO-SCOOP? 3) QUALCUNO È INTERVENUTO A BLOCCARE LA NOMINA A CONSULENTE DELLA BOCCIA? 4) CHI SI È MOBILITATO PER SILURARE L'IMPRENDITRICE? 5) DAVVERO TUTTO È AVVENUTO A COSTO ZERO PER LO STATO? 

pierferdinando casini e matteo renzi nel 2009

DAGOREPORT – RENZI CI AVEVA VISTO GIUSTO: VOLEVA COME LEADER DEL CENTRO PIERFERDINANDO CASINI - PECCATO CHE L’EX PRESIDENTE DELLA CAMERA ABBIA DETTO DI NO NELLA SPERANZA DI ARRIVARE, UN DOMANI, AL QUIRINALE. MA IL SUCCESSORE DI MATTARELLA VERRÀ ELETTO SOLTANTO NEL 2029 E FINO AD ALLORA, CAMPA CAVALLO, PUÒ SUCCEDERE DI TUTTO E DI BRUTTO -  “PIERFURBY” POSSIEDE I CROMOSONI PERFETTI PER FEDERARE LE DIVERSE ANIME ORFANE DI UN PARTITO LIBERALE CONSERVATORE A FIANCO DEL PD: DEMOCRISTIANO, BUONI RAPPORTI CON IL VATICANO, POI NELLE FILE DEL BERLUSCONISMO FINO ALL'ARRIVO COME INDIPENDENTE, GRAZIE A RENZI, NELL'AREA PD, IL BELL'ASPETTO, L'ELOQUIO PIACIONE E I 40 ANNI IN PARLAMENTO... (SE L’AMORE PER IL DENARO NON L'AVESSE RINCOJONITO, CHISSÀ DOVE SAREBBE OGGI RENZI)

antonio tajani cecilia sala giorgia meloni ali khamenei

DAGOREPORT - CON UN MINISTRO DEGLI ESTERI (E UN GOVERNO) ALL'ALTEZZA, CECILIA SALA NON SAREBBE FINITA IN UNA GALERA DI TEHERAN - LA NOTIZIA DELL'ARRESTO A MILANO DELLA ''SPIA'' IRANIANA ABEDINI, SU "ORDINE" USA, E' DEL 17 DICEMBRE. DUE GIORNI DOPO LA SALA VIENE IMPRIGIONATA - BENE, CONOSCENDO LA "DIPLOMAZIA DEGLI OSTAGGI" PRATICATA DALL'IRAN (ARRESTI UNO DEI MIEI, IO SEQUESTRO UNO DEI TUOI), PERCHE' LA FARNESINA E PALAZZO CHIGI, SOTTOVALUTANDO I "SEGNALI" DELL'INTELLIGENCE-AISE, NON SI SONO SUBITO ATTIVATI PER METTERE IN SICUREZZA GLI ITALIANI IN IRAN? - SCAZZO CROSETTO-TAJANI - NON SAREBBE LA PRIMA VOLTA CHE IL GOVERNO MELONI SI TROVA A GESTIRE NEL PEGGIORE DEI MODI UN DETENUTO NEL MIRINO DI WASHINGTON (NEL 2023 IL RUSSO ARTEM USS). IL VICEMINISTRO AGLI ESTERI, EDMONDO CIRIELLI (FDI), GIÀ ANNUNCIA CHE LA “SPIA” IRANIANA ''POTREBBE NON ESSERE ESTRADATA, HA COMMESSO UN REATO SOGGETTIVO, NORDIO STA STUDIANDO LE CARTE” (A NORDIO E MELONI CONVIENE FARE IN FRETTA, PRIMA CHE TRUMP SBARCHI ALLA CASA BIANCA) - VIDEO

carlo freccero dago ferragni fagnani de martino meloni giambruno

TE LO DO IO IL 2024! - CARLO FRECCERO: “NELL’EPOCA DELLA NOTIZIA TAROCCATA, IL GOSSIP RAPPRESENTA IL PRESENTE DELL’INFORMAZIONE. E DAGOSPIA VINCE (IL 2024 È L’ANNO DEL SUO MAGGIORE SUCCESSO)’’ – ‘’ IDEOLOGIE NELLA POLVERE, IDEE NEL CASSETTO, IDEALI NEI CASSONETTI. ANCHE LA POLITICA È CONIUGATA A PARTIRE DAL GOSSIP. I DUE FAMOSI FUORIONDA DI GIAMBRUNO IN CALORE SONO DIVENTATI UN EVENTO POLITICO - DI FRONTE AL NUOVO DISORDINE MONDIALE, LA TELEVISIONE HA CHIUSO FUORI DALLA PORTA LA CRUDA REALTÀ E L’HA SOSTITUITA CON IL MONDO REALITY, IN CUI NULLA È SERIO, TUTTO È ARTIFICIO - OGGI IL VERO MISTERO DEL MONDO DIVENTA IL VISIBILE, NON L’INVISIBILE. E, COME BEN SAPPIAMO, TUTTO CIÒ CHE NON VIVE IN TELEVISIONE NON HA UNA DIMENSIONE REALE”

matteo salvini daniela santanche giorgia meloni renzi giovanbattista giovambattista fazzolari

DAGOREPORT – MATTEO FA IL MATTO E GIORGIA INCATENA LA SANTANCHÈ ALLA POLTRONA: SALVINI, ASSOLTO AL PROCESSO OPEN ARMS, TURBA QUOTIDIANAMENTE I SONNI DELLA MELONI CON IL “SOGNO DI TORNARE AL VIMINALE” – PER LA DUCETTA, PERÒ, IL RIMPASTO È INDIGERIBILE: TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI, SPECIE IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO PER DANIELA SANTANCHÈ – E COSÌ, ECCO IL PIANO STUDIATO INSIEME A “SPUGNA” FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? (C’È UNA GROSSA DIFFERENZA NEL CASO VISIBILIA: NON ERA MAI ACCADUTO DI UN MINISTRO ACCUSATO DI AVER TRUFFATO LO STATO IN MERITO A VERSAMENTI ALL’INPS…)