crescenzo marino mykonos

RICH KIDS OF CAMORRA - QUEST’ESTATE TRA I FIGLI DEI BOSS È ANDATA PER LA MAGGIORE MYKONOS - TRA I RAMPOLLI CHE HANNO SCELTO L’ISOLA GRECA PER LE LORO VACANZE C’ERA CRESCENZO MARINO, PRIMOGENITO DI GENNARO, UNO DEI PROMOTORI DELLA SANGUINOSA SCISSIONE DAL CLAN DI LAURO, CHE HA CONDIVISO LE SUE FERIE DORATE TRA ROLEX E BOTTIGLIE DI DOM PERIGNON…

Lui. Sab. Per “il Mattino”

Mykonos 2

 

È stata Mykonos la tappa preferita dai rampolli della camorra per le vacanze estive. L'isola delle Cicladi, l'agosto scorso, è stata letteralmente presa d'assalto da personaggi dai cognomi importanti nello scacchiere criminale di Napoli. 

 

A cominciare da Crescenzo Marino, erede della dinastia che da anni controlla le Case Celesti e primogenito del boss Gennaro, uno dei promotori della sanguinosa scissione dal clan Di Lauro. Da sempre amante dei social, dove conta decine di migliaia di followers, l'erede dei Mecchei, ha documentato la sua vacanza sull'isola. 

crescenzo marino mykonos

 

IL LUSSO 

Casa con panorama mozzafiato, cene in ristoranti esclusivi, serate nelle discoteche più in voga, Marino, con l'immancabile Rolex al polso, non si è fatto mancare nulla. In alcune immagini estrapolate dai video che ha postato sui suoi profili social, non a caso, lo si vede mentre, insieme ad alcuni amici, sta cenando presso il lussuosissimo Nusr-Et dello chef turco Salt Bea dove un semplice hamburger con patatine costa 60 dollari. 

 

Non da meno sono state le sue incursioni nei locali notturni dove, con la sua comitiva, ha brindato con decine di bottiglie di costosissimo Armand de Brignac. Una passione condivisa con un altro nome noto, quello di Vincenzo Pagano, legato all'omonima famiglia di Mugnano. Non solo. I due si conoscono bene e, anzi, sono diverse le foto che li ritraggono insieme durante le loro vacanze a Myk', come ormai è stata ribattezzata l'isola. 

 

crescenzo marino mykonos

I SOCIAL 

Come Marino, anche Pagano ama i social dove ha postato decine di immagini della sua vacanza all'insegna del lusso. Immancabile, anche per lui, il Rolex da decine di migliaia di euro che sfoggia mentre balla al Pinky Beach a torso nudo mettendo in mostra il vistoso tatuaggio che ha sul in cui immagini sacre si alternano a mitragliatori kalashnikov. Poi una puntata al Santanna, un lido balneare non alla portata di tutti dato che il prezzo per il solo ingresso è di 120 euro a persona. 

 

Questo, però, non intimorisce per nulla Pagano che, anzi, mano al portafoglio fa man bassa con la sua combriccola di costosissime bottiglie. Di casa al Tropicana era, invece, Vincenzo Lo Russo, figlio di Antonio e, soprattutto, nipote del padrino Giuseppe, entrambi detenuti con pesanti accuse a loro carico. Anche uno degli ultimi eredi dei Capitoni ha fatto tappa sull'isola ad agosto desideroso di una vacanza all'insegna del lusso. 

 

crescenzo marino mykonos

Insieme a un gruppo di amici, tutti con il Rolex d'ordinanza al polso, ha alternato le sue giornate tra resort e discoteche, spendendo centinaia di euro in cocktails e champagne. Una vacanza, anche questa, rigorosamente documentata con video e foto. 

 

Non si tratta, però, di semplici immagini ma anche di una dimostrazione di opulenza. In una di queste, ad esempio, il giovane Lo Russo è ripreso mentre conta una mazzetta di banconote da 50 euro, buona parte dei quali finirà, poco dopo, nelle casse di uno dei locali dell'isola. Poco dopo, infatti, arriveranno al suo tavolo due vasche piene di ghiaccio al cui interno ci sono non meno di venti bottiglie di Dom Perignon. 

crescenzo marino mykonos

 

LE RESTRIZIONI 

Eccessi che nemmeno il timore della pandemia è riuscito a impedire. Lo Russo, così come Marino e Pagano, non sembrano, infatti, preoccuparsi nemmeno delle restrizioni imposte dalle autorità dell'isola che, per evitare il diffondersi della pericolosa variante Delta, avevano imposto un vero e proprio coprifuoco. Le loro serate di baldoria non sono state minimamente turbate e, anzi, sono andate avanti all'insegna di costosissimi bagordi. Nulla di male dato che i tre non risultano coinvolti nelle attività illecite che hanno fatto la fortuna delle rispettive famiglie. Resta, però, la domanda sulla provenienza dell'ingente somma di denaro scialacquato. lui.sab.

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