LO ZOO IN SALOTTO - DALL’ALPACA ALLA CAPRA TIBETANA, GLI ITALIANO DICONO ADDIO A CANI E GATTI E VANNO A CACCIA DI SPECIE ESOTICHE DA METTERSI IN CASA - I MUFLONI VENGONO USATI COME TAGLIA-ERBA "ECOLOGICI" PER IL PRATO ALL'INGLESE E C'E' CHI HA REGALATO UN ASINO ALLA MOGLIE PER L'ANNIVERSARIO DI NOZZE – GLI AFFARI DEGLI ALLEVAMENTI DI ANIMALI DA COMPAGNIA “STRANI”…
Claudia Osmetti per "Libero Quotidiano"
Un alpaca in salotto e la capra tibetana in giardino. Ma quali cani e gatti: gli animali da compagnia, adesso, si vanno a pescare tra le specie esotiche. Mufloni, piccoli arieti, suini thailandesi. E non si tratta mica più di qualche capriccio da star, modello George Clooney a braccetto con il suo maialino nano o Mike Tyson in posa accanto all'adorata tigre bengalese. Nossignori.
La moda, qui, riguarda tutti: be', sì, tigri a parte. Lo dice chiaro che più chiaro non si può la Cia (la Confederazione italiana degli agricoltori) di Reggio Emilia: «È un vero e proprio boom, una pratica diventata comune», racconta la tecnica forestale Arianna Mariotti snocciolando gli schedari dell'associazione.
«E non si tratta di richieste di allevatori o altre persone del settore, sono cittadini privati che vogliono avere al proprio fianco questi animali per questioni puramente affettive. Concluso il lockdown, tra l'altro, le richieste stanno subendo un ulteriore incremento». Vuoi mettere andare a fare la spesa con un iguana al guinzaglio?
ASINELLO IN REGALO Chiariamo subito: non tutti i cuccioli "selvatici" si possono adottare. Ché un conto è avere in casa un criceto che rosicchia carote tutto il giorno e un conto è un vitello che passa le ore a giocare con i bambini nel retro di un palazzo condominiale (sì, esiste: e pare che ci sia pure da divertirsi non poco). Le esigenze sono differenti e così anche l'impegno e la cura.
Chiarito questo, però, largo alla fantasia. Da chi s' è messo in testa che non c'è niente di più ecologico di due mufloni uso taglia-erba da piazzare sul prato all'inglese della casa di campagna, a chi ha regalato per l'anniversario di nozze un bellissimo asino alla moglie (i diamantini son diventati banali, diciamocelo una volta per tutte).
A Reggio Emilia prendono sul serio queste nuove affezioni con i "pet" più insoliti del pianeta, e infatti gli esperti dell'azienda sanitaria locale fanno ispezioni e controllo per attestare le condizioni degli animali e il loro trattamento. Più che giusto. Il punto, però, è che anche il resto d'Italia non riesce a resistere al sorriso disarmante di un lama peruviano.
Giada è una ragazza di nemmeno trent' anni, della provincia di Cesena, che dopo essersi messa in tasca un diploma in Agraria ha deciso di dedicarsi alla sua passione: così ha aperto un allevamento di animali da compagnia "strani", che in breve tempo è diventato una fattoria di conigli nani, pecore svizzere e alpaca richiestissimi. Gli affari vanno bene (i suoi cuccioli, Giada, li cede solo a privati: astenersi perdigiorno) e ha anche iniziato a organizzare visite didattiche.
Tra chi le chiede di adottare un mini maiale, chi si innamora dei suoi galli e chi a casa si vuole portare un'anatra da compagnia. È la carica dei cuccioli non convenzionali, che portano il buonumore anche solo a guardarli. E chi l'avrebbe mai detto che bastava una capretta per sentirsi un po' meno soli? Ovvio, ci vuole costanza.
E anche un po' di buon senso: ché una colonia di tarantole velenose, forse, è meglio evitarla a priori e se i ricci sono vietati dalla legge perché rientrano in una specie protetta, un motivo ci sarà. Tuttavia roditori (nutrie comprese), furetti, uccelli e rettili stanno soppiantando, si fa per dire, nelle nostre case, i bassotti e i pastori tedeschi.
A ognuno il suo: le capre nane sono molto giocherellone ma fanno un baccano che la metà basta quindi chi ama il silenzio è meglio si diriga su altri lidi; il petauro dello zucchero è un animale notturno che andrà d'accordo con gli insonni incalliti; le puzzole sono esemplari socievoli e si divertono con pressoché qualsiasi cosa capiti loro a tiro, ideali per i bambini.
TARTARUGHE E GERBELLINI L'Enpa (l'Ente nazionale per la protezione degli animali) recupera ogni anno un numero sempre maggiore di tartarughe d'acqua, scoiattoli giapponesi, cincillà e gerbillini (ossia piccoli topolini). Segno che qualche imbecille che si stufa un po' troppo presto dell'animaletto particolare, c'è anche nelle file dei padroncini inusuali. Ecco, questo no. Per il resto, sappiate che non è più così strano vedere scorrazzare un tacchino in camera da letto. riproduzione riservata.