CON QUESTI CHIARI DI LUNA, MEGLIO PREPARARSI ALLA COLONIZZAZIONE SPAZIALE – AL “MERCANTEINFIERA” DI PARMA SARÀ POSSIBILE AMMIRARE IL PRIMO PROGETTO DELLA BASE LUNARE DELL’AGENZIA SPAZIALE EUROPEA – LA STRUTTURA, DISEGNATA DA NORMAN FOSTER, È A FORMA DI CUPOLA E POTREBBE DIVENTARE OPERATIVA GIÀ A METÀ DEL PROSSIMO DECENNIO – COME ABITUARSI ALL’ARIDO PANORAMA LUNARE? CON LA REALTÀ AUMENTATA, CHE RIPRODURRÀ I LUSSUREGGIANTI AMBIENTI TERRESTRI. E AL CIBO CI PENSERANNO LE STAMPANTI 3D...
Estratto dell’articolo di Gaia Giuliani per “la Repubblica – Design”
«Noi disegniamo lo spazio, prepariamo il futuro della vita umana nel cosmo». Parole in scioltezza, senza enfasi, che Tommaso Ghidini usa con garbo per spiegare il suo lavoro di capo del dipartimento dell'ingegneria meccanica dell'Esa (l'Agenzia spaziale europea).
Con la sua divisione dà il supporto ingegneristico a tutte le missioni […] dell'Agenzia, comprese quelle che […] progettano i primi insediamenti dell'homo sapiens al di là dell'atmosfera terrestre.
L'apripista di queste nuove residenze stellari sarà una base lunare scientifica di cui Mercanteinfiera, l'esposizione di collezionismo, antiquariato e modernariato di Parma, proporrà un assaggio dal 12 al 20 ottobre in Shoot for the moon: come abiteremo il nostro satellite, una delle sue mostre collaterali che ospiterà una riproduzione in scala proprio della base, con un corredo di tecnologie all'avanguardia studiate per lei.
lunar habitation la base lunare progettata da norman foster
«Il design della struttura è opera dell'architetto Norman Foster, e ne è stato così orgoglioso da chiederci il permesso di usare uno dei rendering come copertina del libro celebrativo dei suoi cinquant'anni di lavoro», racconta Ghidini […]
Per quando riguarda i tempi di realizzazione bisognerà aspettare ancora un po', probabilmente la prima metà del prossimo decennio, ma a poco più di cinquant'anni dal primo palpitante allunaggio del 1969, la possibilità di trasferirci tra i crateri del satellite sta per concretizzarsi.
lunar habitation la base lunare progettata da norman foster 2
Ma andiamo per gradi, cominciando magari dalla forma dolce, convessa «una cupola praticamente, che ha una ragion d'essere precisa: non avendo atmosfera, la Luna non offre nessuna protezione dalle radiazioni, dai meteoriti o dai raggi solari, con un'escursione termica incredibile che oscilla di 150 gradi sopra e sotto lo zero», spiega l'ingegnere.
«Bisognava immaginare un'architettura che desse garanzie di solidità e semplicità costruttive, e questa si è rivelata la migliore, unita ai materiali naturalmente». All'inizio sarà una specie di "campeggio” […] perché dal lander, il modulo spaziale che atterrerà sulla superficie, verrà soffiata una cupola gonfiabile molto simile a una tenda, una specie di stampo che sarà rivestito con mattoni di regolite, la polvere sabbiosa e ricca di minerali che copre la Luna (e, in conformazioni diverse, anche le rocciosità terrestri e marziane).
«I mattoni avranno una struttura ad alveare, con delle cavità interne che li rendono leggeri e robustissimi allo stesso tempo, e saranno realizzati direttamente in loco grazie a un forno solare», continua.
La base infatti nascerà nel polo sud del satellite, dove la luce del Sole non tramonta mai regalando un'illuminazione perpetua […]. «L'idea di usare la regolite nasce […] anche da una visione di circolarità delle risorse: quella lunare è ricchissima di materiali nobili come il silicio per esempio, che estrarremo per realizzare componenti elettronici», spiega, «mentre l'ossigeno che scaturirà nel processo di estrazione verrà convogliato nella base a beneficio degli astronauti».
[…] «Abbiamo fatto delle simulazioni, e l'aspetto psicologico è una parte fondamentale di quest'avventura», racconta ancora Ghidini. «La Luna […] è senz'altro un ambiente ostile, e dobbiamo offrire agli astronauti il benessere necessario per una so pravvivenza piacevole».
Come? Con la realtà aumentata, che riprodurrà ambienti naturali ricchi di vegetazione, o panorami più familiari della quotidianità terrestre. Proponendo anche attività ludiche e la possibilità di interloquire con degli avatar dei propri cari.
lunar habitation la base lunare progettata da norman foster.
Mentre la cucina, uno degli spazi di incontro e relax più importanti della comunità, sarà attrezzata con delle stampanti biologiche in 3D per riprodurre del cibo che somigli in tutto e per tutto al nostro come le bistecche, già sperimentate con la coltivazione delle staminali bovine.
La gravità ridotta della Luna ha come effetto collaterale l'azzeramento del gusto, e addentare qualcosa che almeno nell'aspetto somigli al cibo tradizionale, aiuta. Ci saranno anche degli orti e altro ancora che Ghidini, che insegna anche al Politecnico di Milano, sta studiando con i colleghi di architettura dell'ateneo. […]
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