sergio mattarella giorgia meloni

QUI RADIO COLLE – IL DISCORSO DI FINE ANNO DEL CAPO DELLO STATO VISTO DA UGO MAGRI: “SOSTENERE I GIOVANI E L’OCCUPAZIONE, PER NON DIRE DELLA SANITÀ PUBBLICA: TUTTE CARENZE, MESSE IN FILA NEL MESSAGGIO PRESIDENZIALE, CHE NEI FATTI CONTRADDICONO LA FANFARA GOVERNATIVA” – IL PASSAGGIO SUL "RISCHIO DELLA DIFFUSIONE DELLA ARMI", IL SILENZIO SU MES E "LEGGE BAVAGLIO" E LA FRECCIATONA: “È IL VOTO LIBERO CHE DECIDE, NON I SONDAGGI SUI SOCIAL” - VIDEO

 

 

sergio mattarella discorso di fine anno 2023 2

Estratto dell’articolo di Ugo Magri per “La Stampa”

 

Il Presidente (16 minuti in piedi, come ormai è sua abitudine rivolgersi agli italiani, e l’albero di Natale sullo sfondo) è un inno all’unità nazionale, un appello alla partecipazione al voto contro menefreghismo e astensionismo.

 

Va raccontato incominciando dal fondo, cioè dalle reazioni politiche che ha suscitato in quanto ciascuna aiuta a comprendere quali corde Sergio Mattarella è andato a pizzicare.

 

EVITA DE' NOALTRI - VIGNETTA BY MACONDO

La più sollecita a farsi viva per telefono è stata Giorgia Meloni. Le premeva confermare al capo dello Stato che pure lei condivide l’urgenza di sostenere i giovani, l’occupazione, retribuzioni adeguate e garantire più sicurezza sui posti di lavoro per non dire della sanità pubblica: tutte carenze messe in fila nel messaggio presidenziale che […] Nei fatti contraddicono la fanfara governativa. «Ce ne stiamo occupando», ha messo le mani avanti Meloni: una buona notizia.

 

A Giuseppe Conte è piaciuta l’ampia riflessione dedicata alla pace, idem a Elly Schlein. Si sapeva dalla vigilia che gli orrori delle guerre sarebbero stati il cuore del messaggio perché Mattarella ne prova «angoscia»; vede il mondo sull’orlo del precipizio e teme l’«indifferenza» da «assuefazione».

 

SERGIO MATTARELLA IN VERSIONE NATALIZIA BY IL GRANDE FLAGELLO

Era pure scontato […] che condannasse senza mezzi termini l’aggressione russa all’Ucraina volta a «sottometterla e annetterla». A scanso di equivoci, per non passare da putinista, il presidente ha precisato: «Volere la pace non è neutralità rispetto a ciò che accade; sarebbe ingiusto e anche piuttosto spregevole».

 

Meno prevedibile il giudizio sul Medio Oriente, dove si percepisce un cambiamento di umore. Mattarella è scosso dalla reazione israeliana «che provoca migliaia di vittime civili e costringe moltitudini di persone ad abbandonare le proprie case». […] Senza fare sconti alla «ferocia terroristica» di Hamas, alla sua «ignobile disumanità», il presidente avverte che «la guerra, ogni guerra, genera odio». E l’odio «durerà, moltiplicato, per molto […] tempo dopo il conflitto». Il conto lo pagheranno le generazioni a venire.

 

GIORGIA MELONI - POST DI CAPODANNO

Ignazio la Russa, presidente del Senato, s’è detto entusiasta di Mattarella per un curioso motivo: nel suo messaggio ha pronunciato la parola “Patria” […] (in realtà è la quinta volta che accade, la penultima nel 2022, senza che nessuno vi facesse caso). Matteo Salvini valorizza invece un aspetto che interpreta a modo suo, cioè il passaggio dove Mattarella censura «la pessima tendenza di identificare avversari o addirittura nemici verso i quali praticare forme di aggressività, anche attraverso le accuse più gravi e infondate, spesso travolgendo il confine che separa il falso dal vero».

 

Il vice-premier ci vede – lui solo per la verità – una bacchettata a quanti lo chiamano in causa sugli appalti Anas  […]. Certe alte cariche non disdegnano di volare basso con discorsi incendiari e la vena gonfia sul collo. Ecco: questo «culto della conflittualità» preoccupa Mattarella perché alimenta la violenza diffusa nella società, di cui pagano il prezzo per prime le donne.

 

salvini mattarella

Inoltre tra cinque mesi si vota per le Europee e l’escalation verbale dei leader non promette niente di buono. Rischia di alimentare il disgusto della gente comune, la spinge nell’astensione. Scelta sbagliatissima perché chiudersi a casa serve a poco. Decisivo «è il voto libero, non rispondere a un sondaggio o stare sui social».

 

In un passaggio, sul «rischio di diffusione delle armi», qualcuno ha colto una “stoccatina” ai Fratelli d’Italia che hanno avuto la pensata di estendere ai sedicenni il porto d’armi per andare a caccia. Più di ciò che Mattarella ha detto, per esempio contro l’evasione fiscale, fa riflettere il silenzio sul Mes, o sul nuovo Patto di stabilità, o sul Pnrr, o sulla cosiddetta «legge bavaglio» […] . Zero riferimenti all’Europa in balia di nazionalismi e sovranismi. La stessa riforma del premierato è stata ignorata […].

 

gli otoliti di giorgia meloni meme by rolli per il giornalone la stampa

Perché ha preferito volare alto anziché lanciarsi in picchiata? Forse non era l’occasione giusta per le polemiche: col cenone in tavola gli ascoltatori avrebbero cambiato canale. Oppure (più probabile) Mattarella ha voluto dare l’esempio di un discorso davvero “super partes”. Che tiene insieme e non divide. Che rappresenta il comune denominatore di una nazione eternamente preda delle fazioni. «Uniti siamo forti», non a caso, ha concluso.

SERGIO MATTARELLA GIORGIA MELONI

sergio mattarella discorso di fine anno 2023 4

le altre copertine su giorgia meloni dell anno by andrea bozzo per il giornalone

sergio mattarella discorso di fine anno 2023 8sergio mattarella discorso di fine anno 2023 3sergio mattarella discorso di fine anno 2023 6sergio mattarella discorso di fine anno 2023 7sergio mattarella discorso di fine anno 2023 5sergio mattarella discorso di fine anno 2023 1

Ultimi Dagoreport

elly schlein almasri giuseppe conte giorgia meloni

DAGOREPORT - BENVENUTI AL GRANDE RITORNO DELLA SINISTRA DI TAFAZZI! NON CI VOLEVA L’ACUME DI CHURCHILL PER NON FINIRE NELLA TRAPPOLA PER TOPI TESA ALL'OPPOSIZIONE DALLA DUCETTA, CHE HA PRESO AL BALZO L’ATTO GIUDIZIARIO RICEVUTO DA LO VOI PER IL CASO ALMASRI (CHE FINIRÀ NELLA FUFFA DELLA RAGION DI STATO) PER METTERE SU UNA INDIAVOLATA SCENEGGIATA DA ‘’MARTIRE DELLA MAGISTRATURA’’ CHE LE IMPEDISCE DI GOVERNARE LA SUA "NAZIONE" - TUTTE POLEMICHE CHE NON GIOVANO ALL’OPPOSIZIONE, CHE NON PORTANO VOTI, DATO CHE ALL’OPINIONE PUBBLICA DEL TRAFFICANTE LIBICO, INTERESSA BEN POCO. DELLA MAGISTRATURA, LASCIAMO PERDERE - I PROBLEMI REALI DELLA “GGGENTE” SONO BEN ALTRI: LA SANITÀ, LA SCUOLA PER I FIGLI, LA SICUREZZA, I SALARI SEMPRE PIÙ MISERI, ALTRO CHE DIRITTI GAY E ALMASRI. ANCHE PERCHE’ IL VERO SFIDANTE DEL GOVERNO NON È L’OPPOSIZIONE MA LA MAGISTRATURA, CONTRARIA ALLA RIFORMA DI PALAZZO CHIGI. DUE POTERI, POLITICO E GIUDIZIARIO, IN LOTTA: ANCHE PER SERGIO MATTARELLA, QUESTA VOLTA, SARÀ DURA...

donald trump zelensky putin

DAGOREPORT - UCRAINA, LA TRATTATIVA SEGRETA TRA PUTIN E TRUMP È GIA' INIZIATA (KIEV E UE NON SONO STATI NEANCHE COINVOLTI) - “MAD VLAD” GODE E ELOGIA IN MANIERA SMACCATA IL TYCOON A CUI DELL'UCRAINA FREGA SOLO PER LE RISORSE DEL SOTTOSUOLO – IL PIANO DI TRUMP: CHIUDERE L’ACCORDO PER IL CESSATE IL FUOCO E POI PROCEDERE CON I DAZI PER L'EUROPA. MA NON SARA' FACILE - PER LA PACE, PUTIN PONE COME CONDIZIONE LA RIMOZIONE DI ZELENSKY, CONSIDERATO UN PRESIDENTE ILLEGITTIMO (IL SUO MANDATO, SCADUTO NEL 2024, E' STATO PROROGATO GRAZIE ALLA LEGGE MARZIALE) - MA LA CASA BIANCA NON PUO' FORZARE GLI UCRAINI A SFANCULARLO: L’EX COMICO È ANCORA MOLTO POPOLARE IN PATRIA (52% DI CONSENSI), E L'UNICO CANDIDATO ALTERNATIVO È IL GENERALE ZALUZHNY, IDOLO DELLA RESISTENZA ALL'INVASIONE RUSSA...

donnet, caltagirone, milleri, orcel

DAGOREPORT - COSA POTREBBE SUCCEDERE DOPO LA MOSSA DI ANDREA ORCEL CHE SI È MESSO IN TASCA IL 4,1% DI GENERALI? ALL’INIZIO IL CEO DI UNICREDIT SI POSIZIONERÀ IN MEZZO AL CAMPO NEL RUOLO DI ARBITRO. DOPODICHÉ DECIDERÀ DA CHE PARTE STARE TRA I DUE DUELLANTI: CON IL CEO DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, OPPURE CON IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI? DIPENDERÀ DA CHI POTRÀ DARE PIÙ VANTAGGI A ORCEL - UNICREDIT HA IN BALLO DUE CAMPAGNE DI CONQUISTA: COMMERBANK E BANCO BPM. SE LA PRIMA HA FATTO INCAZZARE IL GOVERNO TEDESCO, LA SECONDA HA FATTO GIRARE LE PALLE A PALAZZO CHIGI CHE SUPPORTA CALTA-MILLERI PER UN TERZO POLO BANCARIO FORMATO DA BPM-MPS. E LA RISPOSTA DEL GOVERNO, PER OSTACOLARE L’OPERAZIONE, È STATA L'AVVIO DELLA PROCEDURA DI GOLDEN POWER - CHI FARÀ FELICE ORCEL: DONNET O CALTA?