regina elisabetta carlo inghilterra

LA REGINA ELISABETTA LASCERÀ IL TRONO ENTRO IL 2021, LASCIANDO IL POTERE A CARLO - QUEL FREGNONE DEL FIGLIO NON DIVENTERA’ RE MA SOLO “REGGENTE”, SECONDO UNA LEGGE DEL 1728 - LA REGINA, CHE HA 91 ANNI, NON REGGE PIU’ IL PESO DEGLI IMPEGNI DELLA CORONA MA PRIMA DI LASCIARE VUOLE…

Vittorio Sabadin per “la Stampa”

 

LA REGINA ELISABETTA IL PRINCIPE FILIPPO CON CARLO E CAMILLA DI INGHILTERRALA REGINA ELISABETTA IL PRINCIPE FILIPPO CON CARLO E CAMILLA DI INGHILTERRA

Elisabetta II, sovrana da 64 anni del Regno Unito, lascerà entro il 2021 il potere al figlio Carlo. La decisione è stata presa in questi giorni, come hanno confermato al «Mail on Sunday» attendibili fonti di Buckingham Palace. Elisabetta, a 91 anni, ha stabilito che se sarà ancora sul trono quando ne compirà 95 invocherà il Regency Act, una legge del 1728 aggiornata l' ultima volta nel 1953, con la quale si prevede che in caso di malattia o impedimento del sovrano venga nominato un reggente che assume tutte le incombenze, ma senza ricevere insieme a quelle anche il titolo di re. Il principe Carlo, che il prossimo anno compirà 70 anni, si è preparato per tutta la vita a questo momento e negli ultimi mesi ha già sostituito la regina in molte occasioni e in tutti i viaggi all' estero, dove ormai è già ricevuto come un re.

IL RITRATTO DELLA REGINA ELISABETTA CON IL FIGLIO CARLOIL RITRATTO DELLA REGINA ELISABETTA CON IL FIGLIO CARLO

 

Elisabetta gode ancora di un' ottima salute, ma gli anni cominciano a pesare, così come pesa l' assenza al suo fianco del principe Filippo, che a 96 anni si è ritirato a vita privata. La regina sente di non poter più adempiere al proprio dovere come prima, ma un' autorevole fonte del Palazzo ha detto al royal correspondent del «Mail», Robert Jobson, che prima di lasciare la sovrana vuole essere certa di «avere fatto tutto quello che poteva per il suo Paese». Nel 1947, parlando alla radio dal Sudafrica, aveva promesso di dedicare l' intera vita, «per breve o lunga che fosse», al Regno Unito: non si farà da parte senza aver dimostrato che la promessa è stata mantenuta.

 

LA REGINA ELISABETTA CON IL FIGLIO CARLOLA REGINA ELISABETTA CON IL FIGLIO CARLO

Certamente Elisabetta non farà mai come Beatrice d' Olanda o come Juan Carlos di Spagna, che si sono ritirati abdicando. La parola abdicazione è stata bandita nel Palazzo, e la regina non vuole più ascoltarla dal 1936, anno in cui zio Dickie, Edoardo VIII, lasciò il trono a suo padre per poter sposare l'avventuriera americana Wallis Simpson. Quella decisione fu giudicata un tradimento, un venir meno a un dovere che è un impegno, e forse anche una condanna, a vita.

 

regina elisabettaregina elisabetta

Il Regency Act fu applicato l'ultima volta nel 1811 a causa della pazzia di re Giorgio III, che lasciò il potere al figlio, uomo di smodati eccessi, in un periodo travagliato dalle guerre napoleoniche. La legge prevede che a deciderne l'applicazione sia una commissione formata dal consorte del sovrano, in questo caso Filippo, dal Lord Cancelliere, dallo speaker della Camera dei Comuni, dal Lord Giudice capo e dal Master of the Rolls, il custode della Cancelleria d' Inghilterra, i quali devono decidere con una maggioranza di tre voti. Nel 1953, al momento dell' ascesa al trono, Elisabetta aveva stabilito che nel caso di un suo impedimento la reggenza passasse a suo marito Filippo e non alla sorella Margaret che ne avrebbe avuto titolo, ma era considerata instabile e piena di idee un po' stravaganti.

elisabetta william carlo e georgeelisabetta william carlo e george

 

In questo caso non ci sono però ragioni perché non sia Carlo ad assumere la reggenza e a diventare re alla morte della madre, visto che l' ipotesi di passare il trono direttamente all' ancora impreparato William, che era il sogno di Lady Diana, è del tutto campata in aria. Il periodo di transizione poggerà però, come tutte le transizioni, su un terreno molto instabile. Nelle ultime settimane sono state annunciate le dimissioni dei segretari privati della regina, di William, di sua moglie Kate e del principe Harry, che saranno seguite a cascata dalla partenza di molti altri collaboratori.

 

la regina elisabetta incorona il figlio carlo la regina elisabetta incorona il figlio carlo

L' unico staff che non è cambiato e non cambierà è quello di Carlo, deciso più che mai a esercitare un controllo sui suoi indisciplinati e troppo ciarlieri figli, richiamandoli al dovere: saranno loro a dover accompagnare la regina nei suoi ultimi impegni, dedicandosi finalmente a tempo pieno al ruolo che hanno nella Royal Family.

Elisabetta prepara intanto la sua meritata uscita di scena, dopo un impeccabile, encomiabile e lunghissimo servizio che non ha, e non avrà forse mai più, uguali nella storia delle monarchie del mondo.

la regina elisabetta incorona il figlio carlo  la regina elisabetta incorona il figlio carlo

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni romano prodi elon musk donald trump ursula von der leyen giovanbattista fazzolari

COME MAI ALLA DUCETTA È PARTITO L’EMBOLO CONTRO PRODI? PERCHÉ IL PROF HA MESSO IL DITONE NELLA PIAGA: “L’ESTABLISHMENT AMERICANO ADORA LA MELONI PERCHÉ OBBEDISCE” - OBBEDIENTE A CHI? AI VERI ‘’POTERI FORTI’’, QUEI FONDI INTERNAZIONALI, DA BLACKSTONE A KKR, CHE FINO A IERI LO STATALISMO DI MELONI-FAZZOLARI VEDEVA COME IL FUMO AGLI OCCHI, ED OGGI HANNO IN MANO RETE UNICA, AUTOSTRADE, BANCHE E GRAN PARTE DEL SISTEMA ITALIA - E QUANDO SI RITROVA L’INATTESO RITORNO AL POTERE DI TRUMP, ECCOLA SCODINZOLARE TRA LE BRACCIA DI ELON MUSK, PRONTA A SROTOLARE LA GUIDA ROSSA AI SATELLITI DI STARLINK - LA FORZA MEDIATICA DI “IO SO’ GIORGIA” VA OLTRE QUELLA DI BERLUSCONI. MA QUANDO I NODI ARRIVERANNO AL PETTINE, CHE FARÀ? DA CAMALEONTICA VOLTAGABBANA TRATTERÀ I DAZI CON TRUMP O RESTERÀ IN EUROPA? - MA C’È ANCHE UN ALTRO MOTIVO DI RODIMENTO VERSO PRODI…

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…