HO VISTO LA LUCE! – RENATO FARINA SMONTA LA RETORICA DEL CARDINALE ELETTRICISTA KRAJEWSKI: “CHI AVEVA BISOGNO DI UN URGENTE INTERVENTO ALLE TUBATURE ERA LA REPUTAZIONE DELLE GERARCHIE ECCLESIASTICHE. IL FINE GIUSTIFICA I MEZZI: BISOGNA PASSARE DALL' IMMAGINE DEL CARDINALE PEDOFILO A QUELLA DEL CARDINALE ROBIN HOOD” – IN UN ALTRO PALAZZO ROMANO GLI ABUSIVI HANNO BLINDATO IL CONTATORE E I TECNICI NON POSSONO APRIRLO…
1 – PALAZZO OCCUPATO, NUOVO CASO: CONTATORI IN MANO AGLI ABUSIVI
Marco Pasqua per “il Messaggero”
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Se a Spin Time Labs l' elemosiniere del Papa è riuscito, forse con l' aiuto di qualche complice, a ripristinare la corrente, staccata per morosità, nell' occupazione di viale delle Province non si corre alcun rischio, in tal senso.
Qui, infatti, il contatore è stato letteralmente blindato dagli abusivi, proprio per evitare che la società elettrica potesse interrompere la fornitura. Il particolare è emerso nei giorni scorsi, dopo che la bolognese Hera, titolare del contratto, ha chiesto al distributore Areti di staccare la luce agli inquilini circa 500 che dal dicembre del 2012 occupano abusivamente l' ex sede Inpdai. Ma quando i tecnici hanno raggiunto l' area del contatore, si sono resi conto che gli abusivi guidati dai Blocchi Precari Metropolitani (Bpm) lo avevano di fatto blindato, con catene e lucchetti.
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Due i tentativi dei tecnici andati a vuoto. Per questo motivo, Areti secondo quanto si apprende sporgerà ora una denuncia alla Procura della Repubblica. Lo stabile, occupato nel dicembre del 2012, è di proprietà del Fondo Immobili Pubblici, gestito dalla Investire Sgr (la stessa di Spin Time Labs, all' Esquilino). Quando viene occupato, durante il cosiddetto Tsunami Tour dei movimenti di lotta per la casa, era già stato firmato un preliminare per la vendita, del valore di circa 25 milioni di euro. L' obiettivo era quello di riqualificare la palazzina di 8 piani e uno interrato 12mila metri quadrati totali realizzandovi alloggi privati.
Piano naufragato, con la proprietà che, ogni anno, è costretta a versa oltre 130mila euro per Imu e Tasi. E che, nei mesi scorsi, ha anche ricevuto una diffida dai vigili urbani, relativa allo stato di pericolosità dell' edificio, che sarebbe a rischio crollo.
Ora l' altra beffa, per la Hera.
L' azienda, aveva spiegato nelle settimane passate, «è risultata aggiudicataria della gara pubblica per il servizio di salvaguardia elettrica nella regione Lazio. Tale servizio permette ai clienti che si trovano senza un fornitore di energia elettrica a mercato libero di continuare a ricevere la fornitura, purché regolari nel pagamento delle bollette. Anche lo stabile in questione rientra tra i clienti del servizio di salvaguardia». La morosità, come nel caso di Spin Time, è notevole, visti i 7 anni di mancati pagamenti.
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In via di Santa Croce in Gerusalemme, intanto, gli occupanti hanno annunciato che la discoteca abusiva riaprirà il 31 maggio, dopo i lavori per l' insonorizzazione, con il famigerato Rave Amen. Sempre che la Questura non decida di far partire la stretta sui locali abusivi, anche all' interno dei centri sociali.
2 – L' ELEMOSINIERE DEL PAPA FINISCE SOTTO INCHIESTA
Renato Farina per “Libero Quotidiano”
Due notizie fresche. La prima. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo dopo la denuncia di Acea (Azienda Comunale Energia e Ambiente) per il riallaccio abusivo della corrente elettrica allo stabile occupato vicino a San Giovanni in Laterano. I reati ipotizzati vanno dal danneggiamento al furto di energia elettrica. A calarsi acrobaticamente nel pozzetto per spezzare i sigilli e attuare le manovre per ridare la luce al palazzo era stato l' elemosiniere del Papa, il cardinale Konrad Kraijewski, che si è autodenunciato. È, a questo punto, scontata l' iscrizione nel registro degli indagati.
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La seconda. I 319mila euro di bollette non pagate per tutti i sei anni dall' occupazione non risultano a tutt' oggi ancora pagati all' Hera, altra società con capitali pubblici incaricata della riscossione. Nel momento stesso in cui ha rivendicato l' atto, dovuto secondo il porporato, a motivi di urgenza per salvare delle vite di bambini e malati, aveva garantito di saldare lui le bollette.
Evidentemente non ha ritenuto urgente l' adempimento. Pantalone non abita in Vaticano.
krajewski e papa bergoglio elemosiniere
Date le due notizie peraltro in evoluzione (più la prima che la seconda, a quanto pare), dopo dieci giorni dal gesto clamoroso del principe della Chiesa oltre ai locali occupati si sono illuminati parecchi altarini, altri restano in penombra. Ci sono aspetti che interessano i cittadini italiani; altri riguardano i cattolici di tutto il mondo (circa un miliardo e duecento milioni). Provo a metterli in fila, sperando di non restare fulminato.
SBALLO PER CARITÀ CRISTIANA
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1- Il cardinale elemosiniere è intervenuto chiamato da una suora. Gli è stato detto che la situazione per 98 bambini ed alcuni malati era insostenibile. Da qui la discesa nei tombini. Siamo in grado di dire che tutto questo è un falso. Il comune aveva offerto alloggi alternativi. Gli inquilini hanno rifiutato. Costoro pagano l' affitto sociale ai padroni illegittimi del palazzo, cioè una società che abusivamente ha aperto un locale dove si celebrano rave, ristoranti, pub. Ciò era noto a suora e cardinale. La sala più grande ospita a pagamento mille persone, ed è immune da Imu come un edificio di culto. Eppure i rave non sono di precetto, non bisogna per forza garantire il diritto allo sballo per ragioni di carità cristiana.
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2- I bambini sono stati usati come scudo umano. Non è un buon motivo per lasciarli morire, se qualche mascalzone li usa come alibi per le proprie attività illegali. Ovvio.
Ma il cardinale, anzi ogni romano, sa molto bene che la Chiesa coincide con Roma, quanto a potenza e pervasività: è in grado nelle sue strutture ricettive di ospitare bambini e malati il tempo necessario per consentire, lunedì, il ripristino della corrente elettrica. Ha un' influenza decisiva.
Se il porporato, vestito di tutte le palandrane colorate, messa nel cassetto la tuta da acrobata dei corto circuiti, si fosse presentato all' Acea richiedendo ufficialmente il ripristino dei servizi, gliel' avrebbero accordato con un inchino perché l' anello non si bacia perché poco igienico, specie con la garanzia da lui data mezz' ora dopo lo scassinamento notturno, che avrebbe provveduto al saldo del dovuto, con la cassa di elemosiniere a sua disposizione.
STRATEGIA MEDIATICA
3 - In realtà, altro che emergenza, e nobile petto. La decisione nasce come rottura dottrinale e pratica maturata negli ambiti prossimi al Sancta Sanctorum. Lo ha rivelato con lealtà, o voce dal sen fuggita, il direttore di Civiltà Cattolica, padre Antonio Spadaro. Il quale ha spiegato in un tweet: «Con una sola mossa Kraijewski nel tombino cambia l' immaginario collettivo del cardinale: non l' uomo degli arcana imperii, elegante ed equilibrista, anziano e irraggiungibile, ma un militante della disobbedienza civile, un luddista del XXI secolo, vangelo e tuta da operaio». Il linguaggio è per intellettuali e teologi, con tutta quella storia del luddismo e degli arcana imperii.
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Ma il senso è chiaro. Chi aveva bisogno di un urgente intervento alle tubature non erano i bambini senza latte (a Roma senza latte!) ma la reputazione delle gerarchie ecclesiastiche. Il fine giustifica i mezzi: bisogna passare dall' immagine del cardinale pedofilo a quella del cardinale Robin Hood (vedi Repubblica).
Un furto è stato elevato a parabola evangelica: siamo davanti a uno spartiacque nella storia della Chiesa, secondo i suoi teorici progressisti. Perché tutto questo dovrebbe pagarlo la cittadinanza romana tutto questo. Pagate almeno la bolletta.
BATTAGLIE ALLA MODA E NON
4- È scritto negli Atti degli Apostoli. Pietro davanti al Sinedrio dice: «È meglio obbedire a Dio che agli uomini». Questo però è stato sempre riferito all' impossibilità per il cristiano di tacere la verità su Cristo. A Pietro e a Paolo non è mai venuto in mente di liberare gli schiavi.
Per venire ai nostri giorni, la denuncia di leggi sbagliate non ha mai indotto cardinali e vescovi a guidare manipoli per impedire lo squartamento dei bimbi non nati, ammazzati legalmente in nome delle varie leggi di molti Paesi. Kraijevski è pronto? Se il Papa mi dice che si può, io da umile credente retrò lo faccio, seguo Kraijevski. Figuriamoci. Calarsi in un tombino per salvare i bambini non nati non si fa, è considerato poco politicamente corretto, la sinistra non approverebbe, Repubblica si scandalizzerebbe, Zingaretti non parlerebbe di gesto «meraviglioso».
5 - Tanta povera gente è offesa dal cardinale. Fa un sacco di fatica a pagare la bolletta. Tanti preti si fanno collettori di offerte, senza bisogno di infrangere la legge, corrono dovunque. Poi ci sono i geni del Vangelo. Una signora anziana di mia conoscenza ha riferito in lacrime che una suora attiva nella carità è venuta come ogni anno da lei a raccogliere il suo obolo. La vedova l' ha dato volentieri, osando dire però che i poveri non sono solo gli immigrati. La suora ha restituito orripilata i sofferti denari dicendo che con questo discorso la poveretta si poneva fuori della Chiesa. Guai a chi scandalizza uno di questi piccoli. O no?
6- Qualcuno gioca in alto a provocare uno scisma. Da una parte gli illuminati di Santa Marta, bergogliani a dispetto di Bergoglio, che hanno sostituito il crocefisso con il cacciavite, dall' altra i fedeli scalcagnati dei santuari che se fanno del bene non lo esibiscono come gesto eroico e rivoluzionario e dicono il rosario ripetendo ancora l' antica formula: «Per l' acquisto delle sante indulgenze preghiamo secondo la mente del Sommo Pontefice». E ritengono vincolante il comandamento numero 7: non rubare. Specialmente la buona fede dei poveri.
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