IL PD PREPARA IL COMITATO DI ACCOGLIENZA PER RENZI SEGRETARIO: LA CGIL PRO-CUPERLO BLOCCA FIRENZE - SECONDO GIORNO DI SCIOPERO DEGLI AUTISTI ATAF

Jacopo Storni per il "Corriere Fiorentino - Corriere della Sera"

Ancora sciopero. Gli autisti Ataf si fermano anche oggi, per il secondo giorno consecutivo. E anche stavolta senza rispettare le fasce garantite. Blocco totale del servizio. Protestano contro lo spacchettamento dell'azienda e la conseguente disdetta dei contratti integrativi, che comporterà «riduzione dei giorni di riposo e aumento delle ore lavorative a fronte del medesimo stipendio». È in corso un incontro fra i lavoratori e l'azienda. Mentre esplode l'ira dei fiorentini che arrivano alle fermate: «Basta, non è giusto che si paralizzi una città» si arrabbiano, soprattutto i pendolari.

Fibrillazione al deposito di viale dei Mille, dove i lavoratori sono riuniti in assemblea permanente in attesa di un nuovo incontro con l'azienda, dopo quello di ieri in Prefettura che ha portato a un nulla di fatto. E il traffico cittadino è di nuovo in tilt. Lunghe code sui viali, cittadini a piedi, servizi pubblici a singhiozzo, vane attese alle fermate dell'autobus, pensiline elettroniche con su scritto «Blocco servizio per sciopero illegittimo».

Il Prefetto ha precettato tutto il personale Ataf per garantire il servizio, ma gli autisti non demordono e vanno avanti: «I veri illegali sono i nostri dirigenti». Anche oggi i dipendenti dell'azienda di trasporti potrebbero tornare a manifestare in strada, come già successo ieri mattina.

Il vento di Genova, paralizzata da uno sciopero selvaggio lungo quasi una settimana, arriva anche a Firenze. E gli autisti promettono: «Andremo avanti a oltranza se non si impedirà lo spacchettamento dell'azienda». Qualcuno invita al senso di responsabilità, ma prevale la rabbia della massa. Proteste non comprese dai fiorentini che stamani erano bloccati nel traffico, o da quelli in attesa alle fermate: «I conducenti sono privilegiati che lavorano meno di tutti gli altri cittadini» è stato il commento di molti.

«Prima s'informino» ribattono da viale dei Mille. «Il nostro non è un lavoro come un altro. Saremo costretti a guidare otto ore filate con una sola pausa di venti minuti. Neppure il tempo di andare in bagno. A volte siamo costretti a trattenere la pipì, oppure dobbiamo fermare gli autobus con i passeggeri a bordo e andare ai gabinetti dei bar più vicini. E' come guidare da Firenze alla Svizzera senza soste».

Intanto il Comune ha fatto un'ordinanza per ampliare orario taxi, centrali radio e steward stazione. Mentre l'assessore alla mobilità Filippo Bonaccorsi attacca: «Questo non è più uno sciopero selvaggio ma un ricatto in violazione delle norme nazionali. Stanno calpestando i diritti dei loro stessi concittadini».

«Tanto più - aggiunge - che in quella che chiamano piattaforma non c'è assolutamente niente. Qui non è Genova, dove ancora si discute di privatizzazione. A Firenze la privatizzazione è stata fatta un anno fa senza che sia stato perso un posto di lavoro o un centesimo dalla busta paga».

Lo sciopero, secondo Bonaccorsi, «ha altre finalità: un regolamento di conti tra organizzazioni sindacali e lo scopo politico di colpire Matteo Renzi. Gli slogan e gli striscioni di ieri lo indicano chiaramente». L'assessore ha annunciato un incontro con il prefetto Luigi Varratta, la cui precettazione non è stata rispettata, per chiedere «il massimo delle sanzioni sia nei confronti dei singoli, sia delle organizzazioni sindacali».

 

 

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