UNA REPUBBLICA SFONDATA SUL LAVORO – ENNESIMA MORTE BIANCA IN ITALIA: A TRAPANI, UN OPERAIO CHE STAVA LAVORANDO SU UNA PALA EOLICA È MORTO DOPO ESSERE CADUTO DA UN’ALTEZZA DI CIRCA 30 METRI – GIOVANNI CARPINELLI, 33 ANNI, ERA DIPENDENTE DI UNA DITTA DI NAPOLI CHE OPERAVA IN SUBAPPALTO - LE POLEMICHE DELLA FIOM: "PERCHÉ IL LAVORO DI SABATO? ERA COSÌ URGENTE?..."
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Estratto da www.tg24.sky.it
Un'altra tragedia sul lavoro. Un operaio, che stava lavorando in una pala eolica nel territorio di Salemi, in provincia di Trapani, è morto dopo essere precipitato da un'altezza di 30 metri. Giovanni Carpinelli, di 33 anni e originario di Benevento, è caduto all'interno della struttura. L'incidente si è verificato in contrada Ulmi, una strada provinciale nei pressi del paese che collega Salemi a Trapani. Si tratta di un cantiere di nuova installazione di pale eoliche. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri che indagano.
L'OPERAIO ERA DIPENDENTE DI UNA DITTA IN SUBAPPALTO
Il parco eolico in cui Carpinelli è deceduto si chiama parco 'Erg 69'. L'incidente è avvenuto al palo numero 3. L'uomo era dipendente della ditta 'Ivpc service srl' di Napoli, ditta che operava in sub-appalto per il montaggio meccanico. "Lavorava in una ditta in subappalto per l'installazione di turbine delle pale eoliche nel parco Vestas l'operaio morto a Salemi, in contrada Ulmi, nel Trapanese", ha dichiarato il segretario dei metalmeccanici della Fiom siciliana Francesco Foti.
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"Come sempre - continua - esce fuori che la causa di tutti questi morti sul lavoro è legato al mondo del subappalto, fatto di lavoratori precari e di sfruttamento. Perché il lavoro straordinario di sabato? Era così urgente?". Poi aggiunge: "Inoltre, a tutto questo si aggiunge che non ci sono controlli da parte degli organi competenti ed è evidente che le leggi che riguardano il subappalto vanno cambiate, come chiediamo da anni.
Uil: "Rabbia e dolore non bastano più"
"La strage continua, la rabbia e il dolore non bastano più", così i segretari generali di Uil Sicilia e Uil Trapani, Luisella Lionti e Tommaso Macaddino hanno commentato la vicenda. "Lasciamo che magistratura e forze dell'ordine - aggiungono - assicurino giustizia e verità ai familiari dell'operaio morto sul lavoro oggi a Salemi. Noi, intanto, denunciamo inerzie, ritardi, misure-spot della politica. Se non si fa subito qualcosa, se i Governi non affrontano le cause di questa strage che si consuma ogni giorno nei cantieri, nei campi e nelle fabbriche, il numero di morti sul lavoro crescerà ancora seguendo una tragica tendenza che in Sicilia sta tutta in pochi numeri: 65 vittime nel 2023, 60 nell'anno precedente". [...]
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