cellulare mare spiaggia genitori distratti

“I GENITORI  CHATTANO IN CONTINUAZIONE E NOI SALVIAMO I LORO FIGLI” – I BAGNINI DI RIMINI SONO STUFI DI MAMME E PADRI CHE INVECE CHE TENERE D’OCCHIO I LORO PUPI STANNO A SPIPPOLARE SUL CELLULARE: “OGNUNO DI NOI HA UNO SPECCHIO D’ACQUA GRANDE COME DIECI CAMPI DA CALCIO. DA PARTE NOSTRA FACCIAMO MOLTA PREVENZIONE. È IL NOSTRO MESTIERE, MA ANCHE LORO DOVREBBERO PRESTARE PIÙ ATTENZIONE. I BAGNINI NON SONO BABY SITTER…

Peppe Aquaro per il “Corriere della Sera”

 

stefano simoni bagnino

È Ferragosto. E con questo caldo infernale, non deve essere facile neppure per loro, i bagnini, stare dietro a tutti gli imprevisti che accadono tra la spiaggia e il mare. Si è perso il conto degli interventi di salvataggio in queste settimane. Come a Rimini, dove una donna è finita in acqua a testa in giù, perdendo i sensi: soltanto la prontezza di riflessi di un bagnino ha evitato il dramma.

 

A volte capitano incidenti: in una spiaggia del Leccese, un pitbull ha azzannato una bagnante e un bagnino... Pochi giorni fa, sempre a Rimini, al Tortuga Beach Bagno 67 della riviera romagnola, due fratellini di 7 e 8 anni sono stati salvati da un annegamento sicuro, a poco meno di trecento metri dalla riva, grazie al pronto intervento dell'esperto marinaio di salvataggio, Stefano Simoni, e del suo collega Roberto Bertozzi. Ricorda Simoni: «Per fortuna, li ho afferrati con le braccia, riportandoli col pattino in spiaggia». Se qualcuno già immagina scene da Baywatch è fuori strada.

in spiaggia con il cellulare

 

«Pacche sulla spalla? Quei ragazzini non li ho più visti, e neppure i genitori: ma il punto non è questo...». In che senso? «Il punto è che i genitori dovrebbero essere più attenti, tenendo sott' occhio i figli e lasciando perdere il telefonino: spesso sono distratti e chattano in continuazione», risponde uno dei trecento bagnini della Riviera.

 

Magari trecento sembrerà un gran bel numero: «Ma ognuno di noi ha uno specchio d'acqua da sorvegliare di 45 mila metri quadrati, qualcosa come dieci campi da calcio». E si torna dunque al ruolo dei genitori. «Da parte nostra, facciamo molta prevenzione: una volta alla settimana, alla fine del turno, seguiamo i corsi di aggiornamento dell'East Coast Rescue Academy. È il nostro mestiere, va bene così.

bagnino

 

Però, anche i genitori devono prestare più attenzione ai loro figli», conclude Simoni. «I bagnini non sono baby-sitter», sintetizza con una battuta (mica tanto), Giuseppe Marino, presidente della Società nazionale di salvamento, fondata a Genova 150 anni fa dal senatore Edoardo Maragliano, assieme ad altri «benemeriti cittadini, preoccupati del continuo verificarsi di casi di annegamento, dovuti in gran parte all'imperizia dei bagnini». Nello statuto non si faceva menzione dei genitori. Erano altri tempi, certo. Quando non c'erano i telefonini.

in spiaggia con il cellualrestefano simoni bagnino in spiaggia con il cellulare

Ultimi Dagoreport

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…