frate scippo portafogli

NON UNO STINCO DI SINTI – RINVIATO A GIUDIZIO IL 41ENNE DI UNA NOTA FAMIGLIA SINTI CHE A OTTOBRE 2002 A ROMA AVEVA RUBATO UN BORSELLO A UN FRATE CAPPUCCINO 88ENNE CON DENTRO 4MILA EURO - IL RELIGIOSO NON AVEVA MOLLATO IL PORTAFOGLIO E AVEVA PERMESSO ALLA POLIZIA DI INTERVENIRE E ARRESTARE IL BALORDO CHE ORA ANDRA’ A PROCESSO PER RAPINA E LESIONI. MA COSA CI FACEVA UN UOMO DI CHIESA CON 4MILA EURO? IL CONVENTO E’ POVERO, SI SA, MA I FRATI SONO RICCHI…

Giulio De Santis per https://roma.corriere.it/

 

FRATE

Per rubargli quattromila euro trascina con la moto per diversi metri un frate cappuccino di 88 anni. Che, nonostante il dolore, non molla il borsellino, facendo arrestare il rapinatore.

 

È il finale a sorpresa dell’ennesimo sketch della truffa dello specchietto approntato da un appartenente alla famiglia Bevilacqua, etnia sinti specializzata nella realizzazione di questo tipo di trappola. L’autore della truffa sarebbe Maurizio Bevilacqua, 41 anni, ieri rinviato a giudizio come chiesto dal pm Pierluigi Cipolla non per la frode, come avviene in genere, ma per rapina e lesioni. 

 

(...)

 

 

La vicenda risale al 18 ottobre del 2022. È mattina e il frate cappuccino sta percorrendo con la sua Ford Fiesta le strade dell’Eur. All’improvviso lo affianca un motociclista che gli batte con violenza un pugno sul finestrino. Il guidatore accosta e scende dall’auto. Con dolcezza chiede al centauro cosa abbia provocato la sua ira. Bevilacqua si mostra furioso e accusa l’anziano di avergli rotto lo specchietto. Il frate non sa cosa dire, non ricorda di aver colpito la moto. Ma tant’è. Meglio cercare una soluzione e andare via in pace. Domanda a Bevilacqua qual è il costo del danno. E questi la spara grossa: «500 euro».

SCIPPO BORSELLO CON PORTAFOGLI

 

 

Il frate, anziché minacciare di chiamare le forze dell’ordine o al limite trattare, tira fuori dal saio il portafogli, lo apre e senza battere ciglio allunga i 500 euro al motociclista. Che non crede ai suoi occhi quando scorge la mazzetta, composta da biglietti da 20 e 50 euro, che ingombra il portafogli. Ingolosito da tutto quel denaro, non solo prende i 500 euro, ma strappa il borsellino dentro al quale il frate ha appena rinfilato il portafogli. Poi sale in moto. Senza pensarci un attimo accende e sgasa.

 

Tuttavia qualcosa gli impedisce di sparire. È il frate che, con tutte le forze, si è aggrappato al suo borsellino. L’anziano viene trascinato per qualche metro, finché una volante del commissariato Esposizione scorge la scena. Interviene, arresta Bevilacqua e salva il frate. Che ringrazia i poliziotti, controlla il suo ginocchio pieno di escoriazioni, riconta il denaro banconota per banconota e rientra in macchina con tutti i suoi quattromila euro. Salvati a ogni costo.

SCIPPO BORSELLO CON PORTAFOGLI

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