satanisti messa nera

“MI DISSERO CHE DOVEVO AIUTARE UN AFFILIATO ‘NELL'ESPELLERE SALE’. L'UNICO MODO ERA QUELLO DI FARE SESSO CON LEI. PER LE PRESSIONI, CI ANDAI A LETTO. FU ORRIBILE. MI SENTII UNA CAVIA. PER REAZIONE CERCAI DI AVERE CON LUI UNA RELAZIONE AMICALE, MA…” - E’ UNA DELLE STORIE RACCONTATE DAL LIBRO “NELLA SETTA”, DI CARMINE GAZZANNI E FLAVIA PICCINNI, IN CUI VENGONO DENUNCIATE LE VIOLENZE E GLI ABUSI DI GRUPPI OCCULTISTI, SEDICENTI ORGANIZZAZIONI “PER LO SVILUPPO UMANO” E CIRCOLI DI MINCHIONI SATANISTI

1 - "VIVEVO NELLA SETTA E HO PERSO TUTTO"

Carmine Gazzanni e Flavia Piccinni per il “Fatto quotidiano”

 

NELLA SETTA - FLAVIA PICCINNI E CARMINE GAZZANNI

C'è un'Italia che esiste, ma non si vede. È un'Italia che scorre parallela alla quotidianità e si affossa in riti segreti, appena palpabili, compresi fra un messaggio in codice e un sorriso. Per raccontare quest' Italia, nell' ultimo anno e mezzo ci siamo infiltrati in realtà più o meno conosciute, abbiamo provato a guardare con i nostri occhi e abbiamo incontrato decine di persone: rappresentanti di nuovi culti, esperti internazionali, membri della squadra anti-sette della polizia (Sas), avvocati e giudici, volontari delle numerose associazioni che sostengono gli ex-adepti e i loro famigliari.

 

mario pianesi - seguace

Soprattutto, abbiamo incontrato decine e decine di fuoriusciti. Donne e uomini che - nonostante i rischi in alcune situazioni fossero reali - hanno scelto di parlarci degli abusi verbali e psicologici, economici e fisici subiti.

 

"Ho perso tutto", è stata la frase che abbiamo sentito più spesso. C'è chi ha perso la famiglia come la campana Grazia, testimone di Geova, le cui figlie hanno deciso di non rivolgerle più la parola dopo una trasfusione di sangue che le ha salvato la vita.

C'è chi è stato abusato da bambino e chi da ragazzo, come Sergio al Forteto, nel Mugello. Raccontare le drammatiche storie di violenze e di pedofilia, a volte ci ha fatto perdere il fiato e il sonno.

 

"Completamente isolati,vietate le televisioni" Così è successo con Valentina, tredici anni dentro "Un Punto Macrobiotico", l'organizzazione fondata da Mario Pianesi, oggetto di una sconvolgente inchiesta giudiziaria. Valentina ha affidato a noi la sua storia, che ha deciso di non rivelare neanche agli investigatori.

 

mario pianesi

"Per anni ho seguito la Ma.Pi2", una delle diete ideate dal guru, che si declinava attraverso pochi selezionatissimi elementi come riso, lenticchie, carote e cavolo. Niente acqua - perché al suo posto veniva consentito solo l'energizzante tè bancha - carne o pesce. Né olio o sale. A pranzo, colazione e cena. "Io - prosegue Valentina - per sette anni non ho usato il dentifricio perché i denti li dovevi pulire con il tè. Stesso trattamento per i capelli: l'indicazione era lavarli una volta al mese. Non si potevano utilizzare detersivi, o apparecchi elettromagnetici come televisori e frigoriferi".

 

Un giorno a Valentina, che per anni ha lavorato all' interno dei centri macrobiotici ("guadagnavo massimo 500 euro al mese per più di quaranta ore di fatica settimanali"), dicono che deve aiutare un affiliato "nell' espellere sale". L'unico modo è quello di fare sesso con lei. Per le pressioni cui è sottoposta, alla fine cede. "Ci andai a letto. Fu orribile. Mi sentii una cavia. Per reazione cercai di avere con lui una relazione amicale, ma non era previsto".

mario pianesi - seguace

 

Il capocentro non voleva. "Per questa ragione sono stata spedita a fare la governante-tata in un' altra regione". In esilio. A subire altre indicibili violenze. Oggi, Valentina - che è arrivata a pesare 47 chili per assecondare la dieta del guru - è seguita da una psicologa e convive con diversi problemi fisici. Metà utero le è stato esportato: "Mi avevano diagnosticato un condiloma piano, ma in Upm mi avevano detto che sarebbe bastato seguire la dieta di Pianesi per guarire".

 

Per comprendere la violenza psicologica sono necessarie le parole di Mauro Garbuglia. Per anni segretario personale di Pianesi, Garbuglia nel suo memoriale affidatoci in esclusiva racconta dello "sperma alcalino" di Pianesi "capace di resuscitare i morti". Scrive nel dettaglio di abusi sessuali praticati a danno di donne sposate e incinta. Racconta di neonati cui era impossibile dare latte in polvere o vaccino perché "vietati dalla dieta".

MARIO PIANESI BERGOGLIO

 

Come spesso accade quando si parla di situazioni distruttive, la facciata proposta al mondo era molto diversa: il guru Pianesi si presenta come un messia della buona alimentazione, viene insignito del titolo di cavaliere dal presidente della Repubblica, colleziona rapporti e intesse reti. Solo nell'arco del 2016 organizza eventi con il Ministero della Difesa, allora guidato da Roberta Pinotti, e con quello dell'Interno (allora c' era Angelino Alfano), passando per università (da La Sapienza al Campus Bio-Medico di Roma).

 

C'è un libro - pubblicato da una delle tante società che la galassia Pianesi aveva creato (sono quattro gli indagati dalla Procura di Ancona) - che aiuta a comprendere la capacità del guru di alimentare il mito. Il titolo è emblematico: Il contributo di Mario Pianesi alla scienza e all' umanità. Il pamphlet si apre con l'elenco delle onorificenze (26 in tutto) e prosegue con messaggi augurali che arrivano - così viene specificato, perlomeno - dall' ex parlamentare di centrodestra Cristiana Muscardini, dal sindaco di Macerata Romano Carancini, dal presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli. Altri elogi sono firmati da Fidel Castro e Obiang Nguema, dittatore a capo della Guinea Equatoriale dal 1969. Compaiono anche la pacifista indiana Vananda Shiva e la premio Nobel per la Pace Rigoberta Menchu.

MARIO PIANESI RAGGI

 

"Mi hanno già tagliatoi freni della macchina" Diventa così lampante la capacità di numerose organizzazioni di attestarsi, di costruire un mito e di alimentarlo. A rendere tutto più semplice è il vuoto normativo che affligge il nostro Paese. A seguito del caso di Aldo Braibanti - che portò nel 1981 a definire incostituzionale l'articolo 603 del codice penale relativo al reato di manipolazione mentale - si è infatti creato un varco: le organizzazioni settarie si sono così moltiplicate, stringendo vincoli con la politica e con il potere, penetrando nei gangli della provincia italiana e devastandoli.

 

Provare a tracciare una mappa italiana di occulto e affini non è stato facile. Non è stato facile per la paura di tanti fuoriusciti che all' ultimo momento si sono tirati indietro - "mi hanno già tagliato i freni della macchina tre volte, spero capiate" ci ha detto A., poco prima di annullare per il nostro appuntamento -, per il talento camaleontico delle organizzazioni di nascondersi e di camuffarsi, per i metodi dissuasivi praticati che comprendono, nel migliore dei casi, l' uso dell' arma legale.

MARIO PIANESI ECO

 

Nel nostro Paese, ormai il vuoto legislativo corrisponde a quello complessivo. I dati ufficiali più recenti rispetto al fenomeno appartengono all' ultima relazione del Viminale che inquadrava la presenza di 76 movimenti settari. Peccato che risalga esattamente a vent' anni fa.

 

Oggi se ne stimano più di 500. E sono quattro milioni i nostri connazionali coinvolti.

Esiste un florilegiodi "culti fatti in casa" Adesso - grazie anche a una rete politica complessa che abbiamo documentato - a spartirsi l'Italia non ci sono solo le più celebri organizzazioni, ma anche un florilegio di sette fatte in casa altrettanto pericolose che si fanno largo da Torino a Pistoia, da Genova a Bari.

 

Alla fine del nostro viaggio, la profezia dell' antropologa Cecilia Gatto Trocchi pare essersi avverata: "L'Italia, un tempo feudo del cattolicesimo, tra poco non avrà più nulla da invidiare alla California, patria conclamata delle iniziazioni esoteriche". Lo scriveva addirittura oltre venticinque anni fa. E con Nella Setta (edito da Fandango, in libreria da giovedì prossimo) dimostriamo come, adesso più che mai, l' occulto italiano goda di eccellente, preoccupante salute.

LO PSICOTERAPEUTA LUIGI CORVAGLIA

 

2 - LO PSICOTERAPEUTA LUIGI CORVAGLIA: "LA COSTANTE DI QUESTI GRUPPI: GLI ADEPTI FINISCONO SUL LASTRICO"

Mariateresa Totaro per il “Fatto quotidiano”

 

"Il termine setta non ha una valenza scientifica, preferisco parlare di gruppi con caratteristiche costrittive e abusanti che convenzionalmente possiamo chiamare sette una volta accordatici sul senso. Si tratta di vere dittature che agiscono su base non territoriale". Il dottor Luigi Corvaglia, psicologo e psicoterapeuta, è uno studioso ed attivista anti-sette, nonché presidente del Cesap (Centro studi sugli abusi psicologici). Da anni si occupa di vittime di questi gruppi, non senza difficoltà. "Agiscono con una forma di persuasione indebita, perché finalizzata all' abuso".

 

Come riescono a manipolare le persone?

Questi gruppi agiscono tramite l'isolamento, allontanando gli adepti dalla propria famiglia. Le loro conversazioni con l' esterno sono controllate, spesso impedite. Questa autoreferenzialità facilita la convinzione in quello che il leader professa e nei suoi poteri sovrumani.

 

Chi entra in una setta è costretto anche a pagare somme di denaro?

SETTA SATANICA

Sì, sempre. All' inizio si tratta di piccole cifre, proprio per non spaventare chi si sta avvicinando ai culti, man mano si arriva a chiedere percentuali sullo stipendio, la cessione dei propri beni, in alcuni casi si lavora esclusivamente per la setta.

 

Che tipo di sette esistono?

Ce ne sono di vario tipo. Esistono i culti religiosi, i culti per il potenziamento dello sviluppo umano e molti altri credi basati su un humus culturale ostile all'oggettività scientifica e al pensiero occidentale.

 

Una setta può attrarre a sé anche intere famiglie?

Assolutamente sì, ma ci sono anche famiglie che nascono all' interno di questi gruppi. Bambini che non hanno potuto scegliere e sono costretti a quella vita. Come ad esempio i "Bambini di Dio", gruppo noto anche come The Family, in cui vige la promiscuità assoluta, e addirittura il sesso con minori è stato a lungo praticato e promosso.

 

Si può uscire da una setta?

Sì, è possibile anche se è molto difficile. Chi vuole uscire deve prima riconoscere di aver sbagliato e rimettere in discussione tutta la propria vita, e poi c'è la paura del mondo reale, che ormai si teme.

SETTA SATANICA

 

E allora come si fa?

Si va via in seguito a un evento che modifica la visuale, ad esempio un trauma (come quello di una madre cui viene tolto il figlio) oppure, ma è molto più difficile, grazie a un intervento esterno.

 

Cosa consiglia a chi è vittima di questi gruppi?

Non essendoci un reato specifico, bisognerebbe denunciare di volta in volta i singoli reati: violenza sessuale, maltrattamenti (come la privazione del cibo), riduzione in schiavitù, abusi. Consiglio ai familiari di stare attenti a repentini comportamenti di isolamento e allontanamento dalla famiglia. E, nel caso di questo e altri segni di manipolazione, di rivolgersi alle tante associazioni per affrontare questa difficile battaglia.

 

SETTA SATANICA

Lei è un medico anti-sette. Cosa significa?

Significa tollerare costantemente la diffamazione da parte di blog anonimi, subire minacce, pedinamenti, lettere di avvocati prima di una conferenza in cui mi diffidano dal parlare di questo o quell' argomento, essere fotografato per strada. Ma significa anche poter aiutare tante persone, per questo continuerò a difendere la dignità dell' individuo dagli abusi e dai soprusi.

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