le ville degli horvat-nicolini

ASCESA E DECLINO DELL’IMPERO ROM - HANNO UN TESORO DA 50 MILIONI DI EURO MA DICHIARAVANO 100 EURO L’ANNO DI REDDITO: DENUNCE E SEQUESTRI PER UNA FAMIGLIA DI NOMADI CON BASE NEL BERGAMASCO - GLI HORVAT-NICOLINI, 74 MEMBRI, IN 30 ANNI HANNO DICHIARATO IN TUTTO 117.000 EURO, PUR AVENDO IMMATRICOLATO 1600 AUTO DI LUSSO (VIDEO)

 

 

 

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tribunale di bergamotribunale di bergamo

Se non fosse per le dichiarazioni dei redditi (praticamente inesistenti, secondo l’accusa) e per i precedenti (praticamente chilometrici), quella degli Horvat-Nicolini, famiglia di etnia rom con base tra Trescore Balneario e San Paolo d’Argon, potrebbe aggiudicarsi un posto tra le dinastie più floride e produttive della Bergamasca. Ricca lo è di sicuro. Per dire: negli ultimi trent’anni hanno immatricolato 1.600 autoveicoli, anche di lusso, per un valore che sfiora i 30 milioni di euro.

le  ville degli horvat nicolinile ville degli horvat nicolini

 

Peccato che nello stesso periodo abbiamo denunciato al Fisco solo 117 mila euro, una media di neanche 100 euro a testa per ogni anno d’imposta. Al termine di un’indagine condotta dalla Guardia di finanza insieme al Nucleo investigativo dei carabinieri di Bergamo, è stata calcolata una sproporzione tra i redditi ufficialmente dichiarati e quanto di fatto nella disponibilità del gruppo familiare pari a 50 milioni e 535 mila euro. E oggi 2 agosto sono scattati sequestri e provvedimenti.

 

I provvedimenti del tribunale

Il tribunale ha disposto la sorveglianza speciale con obbligo di dimora nel Comune di residenza per sei membri del clan e il sequestro preventivo di 1.133.000 euro, corrispondenti a 7 immobili, 10 autoveicoli, conti depositati in vari istituti di credito. Inoltre, tre dei soggetti attenzionati sono stati denunciati in stato di libertà per violazione trasferimento fraudolento di beni.

le  ville degli  horvat nicolinile ville degli horvat nicolini

 

Redditi dichiarati: 100 euro a testa

Gli Horvat-Nicolini sono in 74 in famiglia, 41 i maggiorenni. Gli accertamenti finalizzati a rilevare le consistenze patrimoniali e i precedenti di polizia, si sono concentrati sul periodo compreso tra il 1985 e il 2015. Stando alle indagini, i 41 maggiorenni non avrebbero mai svolto alcuna attività lavorativa in maniera lecita; avrebbero acceso formalmente diverse partite Iva nel settore della compravendita di autovetture, senza tuttavia mai ottemperare ai previsti obblighi dichiarativi di natura fiscale;

 

hanno accumulato diverse condanne irrevocabili e numerosissimi precedenti di polizia (294 deferimenti all’autorità giudiziaria a carico di 37 individui), di cui la metà per reati contro il patrimonio (truffe, usure, appropriazioni indebite);

beni immobili degli horvat nicolini nel bergamascobeni immobili degli horvat nicolini nel bergamasco

 

negli ultimi 30 anni avrebbero ufficialmente dichiarato redditi per complessivi euro 117.000 circa (pari mediamente ad euro 99,89, cadauno, per ogni anno d’imposta);  avrebbero immatricolato circa 1.600 autoveicoli per un valore complessivo di quasi 30 milioni di euro; avrebbero acquistato immobili e costruito abitazioni per oltre 10 milioni di euro; hanno subito accertamenti fiscali da parte dell’amministrazione finanziaria, che contesta loro la percezione di redditi non dichiarati pari a 6.800.000 euro.

 

arresti horvat nicoliniarresti horvat nicolini

Le faide e le sparatorie

Gli inquirenti rimarcano anche il capitolo delle faide familiari. L’elenco delle sparatorie va da quella a Montello del 18 ottobre 2015, quando furono sparati da una moto cinque colpi di pistola contro l’auto di uno dei Nicolini a quella del 9 maggio scorso, a Trescore Balneario: alcuni Horvat avevano denunciato uno dei nipoti per tre colpi sparati vicino alle loro abitazioni e frasi minatorie.

 

le ville degli horvat nicolinile ville degli horvat nicolini

Di mezzo, il sequestro del 3 dicembre 2015, a Trescore, di una borsa a tracolla da uomo contenente una pistola semiautomatica Glock, quattro caricatori (di cui tre pieni) e una semiautomatica Beretta, e il finto posto di blocco, il 5 gennaio 2017, a San Paolo d’Argon lungo la ex statale 42: alcuni tizi non identificati avevano esploso quattro colpi di pistola in direzione del conducente di un’auto di grossa cilindrata.

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