roma criminalita

ROMA SPARA MILANO RISPONDE: NUOVA FIGURACCIA VERGOGNOSA NELLA SAGA DI "AFFITTOPOLI" - IL CAMPIDOGLIO INCASSA DA TUTTI I SUOI IMMOBILI (OLTRE 40.000) QUANTO MILANO CON LA SOLA GALLERIA VITTORIO EMANUELE (CHE IL PROSSIMO ANNO DOVREBBE ADDIRITTURA SUPERARE GLI INTROITI D'AFFITTO DEL COMUNE CAPITOLINO)

 

Ettore Livini per "la Repubblica"

 

raggi opera

La storica affittopoli del mattone pubblico di Roma (nata ben prima - diciamolo subito - della giunta Raggi) ha generato alla fine l' assurdo immobiliare: la Galleria Vittorio Emanuele di Milano, 196 metri di lunghezza per 105 di larghezza, rende a Palazzo Marino più di quanto incassa il Campidoglio da tutti i suoi 42.717 immobili di proprietà.

roma case

Buona parte del tesoretto (si fa per dire) capitolino è fatta di edilizia residenziale pubblica, affittata a canoni agevolati. Ma ci sono pure un migliaio di immobili - tra cui interi palazzi di pregio - piazzati sul libero mercato.

 

E i numeri parlano chiaro: gli inquilini ospitati nell' ottagono tra Piazza Duomo e Scala hanno versato al Comune di Milano nel 2015 (ultimi dati comparabili) 25,7 milioni di affitto. Nello stesso periodo - certifica il sito di Roma Capitale - «gli introiti realmente incassati derivanti dai canoni di locazione dell' amministrazione ammontano a 24,9 milioni». Il distacco, oltretutto, è destinato nel breve termine ad allargarsi: le griffe della moda e gli chef stellati (ultimi arrivati Prada, Dutti e Cracco) continuano a contendersi a suon di rilanci le vetrine del salotto meneghino e il gettito nel 2018 dovrebbe salire a 32 milioni.

 

galleria vittorio emanuele

Il caos della gestione del mattone di Roma è una storia antica come quella dell' Urbe.

Ogni amministrazione appena insediata ha consegnato alla città le stesse laconiche parole che usa oggi Rosalba Castiglione, assessora a patrimonio e politiche abitative della giunta Raggi («abbiamo ereditato una situazione con zone grigie ingiustificabili!

»), impegnandosi a sistemare le cose. Nessuno però c' è riuscito.

 

Manca un censimento approfondito delle proprietà effettive della città. Resistono storture come le case vista Colosseo affittate a 30 euro al mese o l' inquilino con intestate 18 case popolari.

 

virginia raggi al corteo a ostia

La certificazione più plastica del fallimento è la radiografia fatta nel 2016 dall' ex-Commissario del Campidoglio Francesco Paolo Tronca su 547 immobili del primo municipio, nel centro della capitale. Un' analisi a campione che ha certificato come solo il 18,5% degli appartamenti era affittato a prezzi di mercato, il 16,2% era occupato abusivamente, il 46% aveva contratti scaduti. Più ciliegina sulla torta, una morosità che proiettata sul territorio di Roma capitale ipotizzava un arretrato complessivo di 350 milioni.

affittopoli a roma

 

Milano - ovviamente - non è un' oasi di felicità immobiliare.

C' è l' hotel a sette stelle finito in arretrato con il pagamento del canone in Galleria. La Metropolitana milanese ha appena scoperto 1.500 appartamenti in case popolari dove - per decessi o trasferimenti - inviava le bollette ma non abitava più nessuno.

 

Sono però più eccezioni che la regola: la morosità sulle 900 case affittate a canone di mercato è all' 1,98%. Palazzo Marino spende "solo" 3,4 milioni l' anno in affitti a terzi per ospitare uffici pubblici o garantire case a canone agevolato mentre Roma - che ha territorio e utenza molto più ampi - paga un conto annuo di 23 milioni per l' edilizia residenziale più un' altra trentina per ospitare scuole e istituzioni.

 

case roma 2

Proprio la storia immobiliare della Galleria Vittorio Emanuele, però, è la prova che basta poco - in parole semplici una buona amministrazione dei beni comunali - per ottimizzare il rendimento del patrimonio pubblico e garantirsi entrate da spendere in servizi ai cittadini: nel 2007 il salotto di Milano rendeva appena sette milioni l' anno. Ora ha moltiplicato quasi per quattro le entrate aumentando dal 46 al 75% la parte ad uso commerciale, azzerando o quasi gli appartamenti, spostando in sedi più decentrate parte delle associazioni ospitate sotto la cupola del Mengoni e inserendo nei nuovi contratti d' affitto (moltiplicati a volte per dieci rispetto ai precedenti) l' impegno degli inquilini a ristrutturare le parti pubbliche dell' Ottagono.

 

affittopoli a roma 2

La giunta Raggi dopo il cambio in corsa dell' assessore con le deleghe sul patrimonio, sta provando ora ad attaccare il Moloch malato del patrimonio immobiliare capitolino. Il censimento sulle case popolari ha scoperchiato il tradizionale rosario di abusi e scandali: 2mila case occupate da persone con redditi alti, 1.600 appartamenti i cui legittimi assegnatari erano deceduti (tra cui uno di 100 metri quadri in Piazza Navona ereditato dalla nipote - tutt' altro che indigente - di una defunta).

 

Castiglione ha inviato una lettera agli inquilini più ricchi invitandoli a fare garbatamente un passo indietro. «In un anno e mezzo - spiega - abbiamo assegnato 700 alloggi popolari di cui 450 solo nel 2017, contro i 250 del 2014 e i 280 del 2015».

 

affittopoli

«Abbiamo avviato un percorso virtuoso i cui primi risultati si vedono - garantisce - e l' assegnazione a una società interna della questione degli arretrati consentirà il recupero della morosità in tempi certi».

 

Parole già sentite dalle precedenti amministrazioni che andranno verificate con i fatti.

 

Ultimi Dagoreport

ursula von der leyen giorgia meloni elon musk donald trump

DAGOREPORT – IL CAMALEONTISMO DELLA DUCETTA FUNZIONA IN CASA MA NON PAGA QUANDO METTE I BOCCOLI FUORI DAI CONFINI NAZIONALI - MELONI PRIMA SI VANTAVA DELL’AMICIZIA CON MUSK E STROPPA E DELLA “SPECIAL RELATIONSHIP” CON TRUMP, ORA È COSTRETTA A TACERE E A NASCONDERSI PER NON PASSARE COME "AMICA DEL GIAGUARO" AGLI OCCHI DELL'UE. E, OBTORTO COLLO, E' COSTRETTA A LASCIARE A STARMER E MACRON IL RUOLO DI PUNTO DI RIFERIMENTO DELL'EUROPA MENTRE SALVINI VESTE I PANNI DEL PRIMO TRUMPIANO D’ITALIA, L'EQUILIBRISMO ZIGZAGANTE DELLA GIORGIA DEI DUE MONDI VIENE DESTABILIZZATO ANCOR DI PIU' DAL POSIZIONAMENTO ANTI-TRUMP DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO MERZ CHE FA SCOPA COL POLACCO TUSK, E LEI RISCHIA DI RITROVARSI INTRUPPATA CON IL FILO-PUTINIANO ORBAN - IL COLPO AL CERCHIO E ALLA BOTTE DEL CASO STARLINK-EUTELSAT...

elly schlein luigi zanda romano prodi - stefano bonaccini goffredo bettini dario franceschini

DAGOREPORT – PD, UN PARTITO FINITO A GAMBE ALL'ARIA: LA LINEA ANTI-EUROPEISTA DI SCHLEIN SULL’UCRAINA (NO RIARMO) SPACCA LA DIREZIONE DEM ED ELETTORI - SOLO LA VECCHIA GUARDIA DI ZANDA E PRODI PROVANO A IMPEDIRE A ELLY DI DISTRUGGERE IL PARTITO – LA GIRAVOLTA DI BONACCINI, CHE SI È ALLINEATO ALLA SEGRETARIA MULTIGENDER, FA IMBUFALIRE I RIFORMISTI CHE VANNO A CACCIA DI ALTRI LEADER (GENTILONI? ALFIERI?) – FRANCESCHINI E BETTINI, DOPO LE CRITICHE A ELLY, LA SOSTENGONO IN CHIAVE ANTI-URSULA - RISULTATO? UN PARTITO ONDIVAGO, INDECISO E IMBELLE PORTATO A SPASSO DAL PACIFISTA CONTE E DAL TUMPUTINIANO SALVINI CHE COME ALTERNATIVA AL GOVERNO FA RIDERE I POLLI…

ursula von der leyen elisabetta belloni

FLASH – URSULA VON DER LEYEN HA STRETTO UN RAPPORTO DI FERRO CON LA SUA CONSIGLIERA DIPLOMATICA, ELISABETTA BELLONI – SILURATA DA PALAZZO CHIGI, “NOSTRA SIGNORA ITALIA” (GRILLO DIXIT) HA ACCOMPAGNATO LA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NEL SUO VIAGGIO IN INDIA, SI È CIRCONDATA DI UN PICCOLO STAFF CHE INCLUDE GLI AMBASCIATORI MICHELE BAIANO E ANDREA BIAGINI – URSULA, PER FRONTEGGIARE L’URAGANO TRUMP, HA APPIANATO LE TENSIONI CON IL NEO-CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ (LEI ERA LA COCCA DELLA MERKEL, LUI IL SUO PIÙ ACERRIMO RIVALE). PACE FATTA ANCHE CON LA NEMESI, MANFRED WEBER…

emmanuel macron donald trump keir starmer xi jinping elon musk

DAGOREPORT – COME MAI LA GRAN BRETAGNA, PAESE STORICAMENTE GEMELLATO CON GLI STATI UNITI, SI E' RIAVVICINATA DI COLPO ALL'EUROPA, DIMENTICANDO LA BREXIT? DIETRO LA SORPRENDENTE SVOLTA DI KEIR STARMER CI SONO STATI VARI INCONTRI TRA I GRANDI BANCHIERI ANGLO-AMERICANI SPAVENTATI DAL CAOS ECONOMICO CREATO DAI DAZI DI TRUMP E DALLE CRIPTOVALUTE DI MUSK - DI QUI, SONO PARTITE LE PRESSIONI DEL CAPITALISMO FINANZIARIO SU KEIR STARMER PER UNA SVOLTA EUROPEISTA SULL'ASSE PARIGI-LONDRA CHE OPPONGA STABILITÀ E RAGIONEVOLEZZA ALLE MATTANE DELLA CASA BIANCA – ANCHE LA CINA, CHE HA RIPESCATO I VECCHI CAPITALISTI COME IL FONDATORE DI ALIBABA JACK MA, SI STA PREPARANDO A RISPONDERE ALLA DESTABILIZZAZIONE TRUMPIANA (XI JINPING HA NELLA FONDINA UN'ARMA MICIDIALE: 759 MILIARDI DI TITOLI DEL DEBITO USA. UNA VOLTA BUTTATI SUL MERCATO, SALTEREBBE IN ARIA TUTTO...)

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - ZELENSKY? VATTELA PIJA ‘NDER KURSK! LA CONTROFFENSIVA RUSSA NELLA REGIONE OCCUPATA DAGLI UCRAINI È IL FRUTTO DELLO STOP AMERICANO ALLA CONDIVISIONE DELL’INTELLIGENCE CON KIEV: SENZA L’OCCHIO DELLO ZIO SAM, LE TRUPPE DI ZELENSKY NON RESISTONO – IL TYCOON GODE: I SUCCESSI SUL CAMPO DI PUTIN SONO UN’ARMA DI PRESSIONE FORMIDABILE SU ZELENSKY. MESSO SPALLE AL MURO, L’EX COMICO SARÀ COSTRETTO A INGOIARE LE CONDIZIONI CHE SARANNO IMPOSTE DA USA E RUSSIA A RIAD…

turicchi, giorgetti, sala

FLASH! - IL DILEMMA DI GIORGETTI: IL CAPO DELLE PARTECIPATE DEL TESORO E SUO FEDELISSIMO, MARCELLO SALA, NON HA INTENZIONE DI TRASLOCARE ALLA PRESIDENZA DI NEXI PER FARE POSTO AD ANTONINO TURICCHI, CHE VANTA PERO’ UN ‘’CREDITO’’ NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL MEF PER AVER CONDOTTO IN PORTO LE TRATTATIVE ITA-LUFTANSA. MA ALLA PRESIDENZA DI ITA, INVECE DI TURICCHI, MELONI & C. HANNO IMPOSTO SANDRO PAPPALARDO, UN PILOTA PENSIONATO LEGATO AL CLAN SICULO DI MUSUMECI – ORA GIORGETTI SPERA CHE VENGA APPLICATA LA LEGGE CHE VIETA AI PENSIONATI DI STATO DI RICOPRIRE INCARICHI RETRIBUITI)…