pistola ad aria compressa

FAR WEST CAPITALE - A ROMA UN UOMO INTERVIENE DURANTE UN LITIGIO TRA LA FIGLIA E IL FIDANZATO E SPARA AL GIOVANE CON UNA PISTOLA AD ARIA COMPRESSA, COLPENDOLO AL SOPRACCIGLIO E AI TESTICOLI – IL RAGAZZO FERITO HA OPPOSTO RESISTENZA AGLI AGENTI E LE FORZE DELL'ORDINE SONO DOVUTE RICORRERE ALL'UTILIZZO DELLO SPRAY URTICANTE PER RIUSCIRE A BLOCCARLO…

Marco De Risi per "il Messaggero"

 

sparatoria quarticciolo roma

Una lite in casa che degenera fino al punto che qualcuno esplode dei colpi di pistola. Lite che poi si è protratta anche in strada, con l'intervento di decine di persone che sono uscite dalle rispettive abitazioni. Il dramma è accaduto ieri pomeriggio verso le 15 in un appartamento di via Ostuni, nelle case popolari del Quarticciolo, quando il padre di una ragazza si è intromesso durante un litigio fra lei ed il suo ragazzo, entrambi sulla ventina d'anni di età. 

sparatoria quarticciolo roma

 

I due prima hanno usato toni normali ma rapidamente il litigio è trasceso e sono volate parole forti. Il motivo era legato, così almeno si presume, alla gelosia della giovane verso il fidanzato che, a suo dire, si era comportato male. Sono volati insulti ed anche spintoni fino a quando il padre di lei ha deciso di indossare i panni del giustiziere. Così ha impugnato una pistola ad aria compressa ed ha iniziato a sparare al ragazzo. 

 

carabina aria compressa

Lui ha cercato di schivare i colpi gettandosi sotto il tavolo ma è stato inutile. Un proiettile l'ha colpito ad un sopracciglio ed un altro nelle parti basse, ai testicoli. Per fortuna, essendo proiettili a piombini ed esplosi da una pistola ad aria compressa, non sono risultati fatali per il giovane. Il proiettile che l'ha colpito al volto per questione di millimetri avrebbe potuto centrarlo ad un occhio, che sarebbe stato lesionato in modo permanente. 

 

I colpi di pistola sono stati sentiti anche dai vicini che si sono riversati sul pianerottolo. Fortunatamente sono finiti i proiettili ed il papà-giustiziere non ha potuto più infierire ulteriormente sul ragazzo, ferito a sangue. 

 

carabinieri

SOCCORSI 

Il giovane si è fatto strada da solo ed è riuscito a raggiungere la strada usando un asciugamano per bloccare l'emorragia dalle ferite. Intanto, qualche condomino ha chiamato il 112 segnalando i colpi di pistola. Sul posto sono accorse le volanti e un'ambulanza del 118. I mezzi dei soccorsi hanno fatto fatica a raggiungere il luogo della sparatoria a causa della tanta gente che dalle case popolari era scesa in strada. 

 

Almeno un'ottantina di persone stavano sul marciapiede. Qualcuna di loro ha avuto un comportamento al limite dell'ostile con la polizia, comunque abituata a dover fronteggiare certe situazioni in quella zona. Al Quarticciolo, oltre alla maggioranza di persone per bene, abita un'esigua minoranza di persone che si trova agli arresti domiciliari e che alimenta il giro dello spaccio di droga. I poliziotti, quindi, non si sono lasciati intimorire e hanno fatto largo all'ambulanza che è arrivata a sirene spiegate in via Ostuni. 

 

CARABINIERI

Lo stesso fidanzato ferito ha opposto resistenza agli agenti, tanto che le forze dell'ordine sono dovute ricorrere all'utilizzo dello spray urticante per riuscire a bloccarlo. Il ragazzo è stato subito soccorso al policlinico Casilino dove è entrato in codice rosso, a causa della ferita alla testa. Ma i medici hanno subito accertato che si trattava di una lesione superficiale causata da un piombino. 

 

Il ragazzo è stato medicato, suturate le ferite e poi in serata è stato dimesso e accompagnato in commissariato dove è in stato di arresto per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale in concorso con persone rimaste ignote (i residenti scesi in strada). 

 

carabinieri

LE INDAGINI 

Ora ad indagare sono gli agenti del Distretto Prenestino che hanno ascoltato a caldo la versione del padre che ha sparato. L'uomo rischia un'incriminazione per lesioni gravi. In un primo momento lo sparatore è rimasto in silenzio davanti alle domande degli investigatori.

Ultimi Dagoreport

turicchi, giorgetti, sala

FLASH! - IL DILEMMA DI GIORGETTI: IL CAPO DELLE PARTECIPATE DEL TESORO E SUO FEDELISSIMO, MARCELLO SALA, NON HA INTENZIONE DI TRASLOCARE ALLA PRESIDENZA DI NEXI PER FARE POSTO AD ANTONINO TURICCHI, CHE VANTA PERO’ UN ‘’CREDITO’’ NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL MEF PER AVER CONDOTTO IN PORTO LE TRATTATIVE ITA-LUFTANSA. MA ALLA PRESIDENZA DI ITA, INVECE DI TURICCHI, MELONI & C. HANNO IMPOSTO SANDRO PAPPALARDO, UN PILOTA PENSIONATO LEGATO AL CLAN SICULO DI MUSUMECI – ORA GIORGETTI SPERA CHE VENGA APPLICATA LA LEGGE CHE VIETA AI PENSIONATI DI STATO DI RICOPRIRE INCARICHI RETRIBUITI)…

donald trump

DAGOREPORT - LA DIPLOMAZIA MUSCOLARE DI TRUMP È PIENA DI "EFFETTI COLLATERALI" - L'INCEDERE DA BULLDOZER DEL TYCOON HA PROVOCATO UNA SERIE DI CONSEGUENZE INATTESE: HA RIAVVICINATO IL REGNO UNITO ALL'UE, HA RILANCIATO L'IMMAGINE DI TRUDEAU E ZELENSKY, HA RIACCESO IL SENTIMENT ANTI-RUSSO NEGLI USA - LA MOSSA DA VOLPONE DI ERDOGAN E IL TRACOLLO NEI SONDAGGI DI NETANYAHU (SE SALTA "BIBI", SALTA ANCHE IL PIANO DI TRUMP PER IL MEDIO ORIENTE) - I POTENTATI ECONOMICI A STELLE E STRISCE SI MUOVONO: ATTIVATO UN "CANALE" CON LE CONTROPARTI BRITANNICHE PER PREVENIRE ALTRI CHOC TRUMPIANI...

giorgia arianna meloni maria grazia manuela cacciamani gennaro coppola cinecitta francesco rocca

DAGOREPORT - MENTRE LE MULTINAZIONALI STRANIERE CHE VENIVANO A GIRARE IN ITALIA OGGI PREFERISCONO LA SPAGNA, GLI STUDIOS DI CINECITTÀ SONO VUOTI - SONDARE I PRODUTTORI PER FAVORIRE UNA MAGGIORE OCCUPAZIONE DEGLI STUDIOS È UN’IMPRESA NON FACILE SOPRATTUTTO SE A PALAZZO CHIGI VIENE L’IDEA DI NOMINARE AL VERTICE DI CINECITTÀ SPA, CARDINE DEL SISTEMA AUDIOVISIVO ITALIANO, MANUELA CACCIAMANI, LEGATA ALLE SORELLE MELONI, IN PARTICOLARE ARIANNA, MA DOTATA DI UN CURRICULUM DI PRODUTTRICE DI FILM “FANTASMA” E DOCUMENTARI “IGNOTI” – FORSE PER IL GOVERNO MELONI È STATA PIÙ DECISIVA LA FEDE POLITICA CHE IL POSSESSO DI COMPETENZE. INFATTI, CHI RITROVIAMO NELLA SEGRETERIA DI FRANCESCO ROCCA ALLA REGIONE LAZIO? LA SORELLA DI MANUELA, MARIA GRAZIA CACCIAMANI, CHE FU CANDIDATA AL SENATO NEL 2018 NELLE LISTE DI FRATELLI D’ITALIA - QUANDO DIVENTA AD DI CINECITTÀ, CACCIAMANI HA LASCIATO LA GESTIONE DELLE SUE SOCIETÀ NELLE MANI DI GENNARO COPPOLA, IL SUO COMPAGNO E SOCIO D'AFFARI. QUINDI LEI È AL COMANDO DI UNA SOCIETÀ PUBBLICA CHE RICEVE 25 MILIONI L'ANNO, LUI AL TIMONE DELL’AZIENDA DI FAMIGLIA CHE OPERA NELLO STESSO SETTORE…

consiglio europeo giorgia meloni viktor orban ucraina zelensky ursula von der leyen

LE DECISIONI ALL’UNANIMITÀ IN EUROPA SONO FINITE: IERI AL CONSIGLIO EUROPEO IL PRIMO PASSO PER IL SUPERAMENTO DEL VETO, CON L’ISOLAMENTO DEL PUTINIANO VIKTOR ORBAN SUL PIANO IN CINQUE PUNTI PER L’UCRAINA – GIORGIA MELONI NON POTEVA SFILARSI ED È RIUSCITA A RIGIRARE LA FRITTATA CON MATTEO SALVINI: NON ERA UN DESIDERIO DI TRUMP CHE I PAESI EUROPEI AUMENTASSERO FINALMENTE LE SPESE PER LA DIFESA? DI CHE TI LAMENTI? - ANCHE LA POLEMICA DEL LEGHISTA E DI CONTE SUI “SOLDI DEGLI ASILI CHE FINISCONO IN ARMAMENTI” È STATA AGILMENTE NEUTRALIZZATA DALLA SORA GIORGIA, CHE HA FATTO “VERBALIZZARE” LA CONTRARIETÀ DELL’ITALIA ALL’UTILIZZO DEI FONDI DI COESIONE…